CAMBIARE PARERE

Bisogna tenere sempre presente questi due principi: primo, agire unicamente secondo ciò che ti suggerisce il bene dell’umanità; secondo, cambiar parere se trovi qualcuno capace di correggerti, rimuovendoti da una certa opinione. Questo nuovo parere, comunque, deve sempre avere una ragione, come la giustizia o l’interesse comune, ed esclusivamente tali devono essere i motivi che determinano la tua scelta, non il fatto che ti sia parsa più piacevole o tale da procurarti maggior gloria.
Marco Aurelio  (121 – 180)

Ci sono due verità  “nel cambiar parere” che si assomigliano nel comportamento ma sono antitetiche nella loro qualità morale: da un lato, c’è la perseveranza nel bene e coerenza coi valori scelti, anche a costo di subire svantaggi; d’altro lato, c’è invece la ostinazione che è pervicacia in una scelta sbagliata, pur di non ferire il proprio orgoglio. Sì, perché alla radice c’è sempre quel vizio capitale principe, la superbia, che riesce a renderti simile a un mulo  (ammesso che questo animale meriti una simile qualifica che è ben più umana), incaponito fino all’ultimo nel tutelare la propria scelta, anche quando essa si rivela palesemente errata. Tuttavia Marco Aurelio ammonisce che il <<mutare consiglio>> non è indice di sapienza ma segno di viltà quando lo fai solo perché la nuova opzione è più comoda e vantaggiosa. Rimane, quindi, una lezione unica: l’etica dev’essere la lampada sempre accesa sulle nostre azioni così da svelarne la verità, nel bene e nel male e così da smuovere la nostra coscienza e volontà.

Serena giornata e buona settimana

P.S.
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