D come Futuro – Un viaggio può cambiarti la vita

Può mostrarti che non esiste un solo modo di vivere, può farti conoscere persone capaci di ispirarti con le loro storie, può farti evolvere in un essere umano molto più forte e determinato rispetto a quello che eri alla partenza. È ciò che è successo ad Elena, da quando, con suo marito, andò in ferie in campeggio a Cefalonia nel 1998, dove conobbero delle persone che avevano casa proprio nella zona in cui, dopo 2 anni, innamoratisi di quest’isola ricca di storia, grazie ad una piccola disponibilità con cui in Italia non avrebbero potuto acquistare nulla, anche loro comprarono un piccolo terreno con 4 mura e un tetto terremotati. È agosto 2022 e, durante un viaggio nel Mediterraneo, io e la mia famiglia siamo accompagnati nella visita dell’isola di Cefalonia da una simpatica guida.
Sul bus che ci porta alla prima tappa, appena la signora prende la parola, mio marito salta su (eravamo seduti nei primi posti causa bambino con mal d’auto e numerose curve previste) e, con il suo bell’accento novellarese e il sense of humour che quando lo conobbi concorsero a farmi innamorare, dice: “S’lè mia Arsana chilè à sbaja tòta la mlonera!”. Elena prontamente risponde: “Sono di Reggio!”, e i due continuano così: “Avrei detto di Cavriago, quelle parti lì” (affermazione che mio marito negherà poi di aver detto, come Giuda), “No sono della Bassa, di Novellara”.
Che poi, con il campanilismo tipico di un seguace di Don Camillo e Peppone, ora mio marito alzerebbe il dito dissentendo, perché, in realtà, Elena Bonacini è nata a Reggio Emilia, per finire a Bagnolo per un certo periodo della sua vita, e solo recentemente cambiare piazza e approdare sulle rive ombrose (i bei portici) di Novellara, poco prima di decidere di fare quello che tutti, almeno una volta nella vita, sognano e quasi nessuno davvero fa: cambiare tutto e partire per un’isola (in questo caso greca) dove godere del clima, del paesaggio e della lentezza.
Ora che sei di nuovo, per l’inverno, a ‘Nvalera puoi dirmelo: come sei finita a fare la guida turistica sui bus a Cefalonia?
“Dopo aver cambiato diversi lavori, ho gestito per circa 4 anni, con mio marito, Cocaflut, una gelateria artigianale a Bagnolo, finché lui nel 2010 non è andato in pensione. Avevamo comprato una casa a Cefalonia nel 2000, ma fino al 2014 andavamo solo con il camper, usandone il giardino, che era asservito con acqua e corrente elettrica. Dopo il suo pensionamento, quindi, abbiamo pensato di iniziare il restauro della casa, che era quasi un rudere, per trasferirci lì. Ho cominciato a fare le promozioni di prodotti presso negozi e centri commerciali tra ottobre ad aprile, per andare poi a Cefalonia a lavorare al restauro della casa negli altri mesi dell’anno. Con geometra e impresa locali abbiamo cominciato quest’avventura, facendoci conoscere dagli artigiani dell’isola per la nostra pignoleria. Facevamo i lavori in base alle disponibilità monetarie e abbiamo finito nel 2019.”
Quindi hai sempre lavorato qui in autunno/inverno, e invece lì andavi solo ad occuparti della casa?
“Durante il restauro principalmente seguivamo le opere, poi, conoscendo anche persone del posto, ci era capitato di aiutare un ristoratore amico, saltuariamente. Quella esperienza bellissima mi ha portato anche a voler imparare il greco, per smettere di interfacciarmi in inglese ed entrare maggiormente a far parte della comunità. In gioventù avevo frequentato il liceo linguistico di Reggio, ma imparando inglese, tedesco e spagnolo.”
Conoscere la lingua è fondamentale per potersi integrare in una comunità?
“Certamente. A Cefalonia sono molto orgogliosi, ti aiutano, però se non parli la lingua mantengono un po’ di distanza. Devi entrare nella loro mentalità, prenderne atto, e ti devi adattare; loro difficilmente si adattano alle tue esigenze. Quando non sei più turista vacanziero, ma residente, devi cambiare modo di fare. Se vado in un ristorante e pretendo di mangiare in poco tempo, mi dicono: “Vai fuori che è meglio”. Da loro il caffè al bar si beve solo seduti e minimo per mezz’ora. Non concepiscono che tu abbia fretta.
Altro esempio, chiami l’idraulico, e lui ti dice che interverrà “domani” e “con calma”, non ti dà appuntamenti precisi, non si sa a che ora lo vedrai. Questa è la normalità per tutti, non solo per la manovalanza”.
È la sola difficoltà che si trova nel farsi accettare?
“Anche nell’alimentazione, per noi che stiamo lì tanto tempo. La cucina greca è molto speziata, ma non ha una grande varietà. Al ristorante i menù sono un po’ ripetitivi.
Noi veniamo dall’Italia con una varietà di prodotti e piatti tipici che ci invidia il mondo intero. Lì patisco anche la voglia di minestrone! Fanno la zuppa, con pezzi di carne cotti nell’acqua con un po’ di verdura, davvero poca, e con dei risoni. Le abitudini alimentari sono molto diverse e più monotone.
Abbiamo notato che la maggior parte dei greci non mangia cibo italiano. Quando invito amici a casa, so che devo preparare gli spiedini, con tanta verdura, perché loro mangiano sempre e solo quello. Se organizzo una cena per le 20, so che prima delle 20.30 non arriveranno. Si tratta di abitudini completamente diverse. Poi magari una volta fissi la cena per le 20, e loro si presentano alle 19.30. Da noi i pranzi hanno antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, loro invece mettono tutto in tavola contemporaneamente. E difficilmente escono dalla loro comfort-zone. Sei tu che devi avvicinarti ai loro gusti. Sono molto conservatori”.
Hai studiato greco sul posto?
“Ho cominciato a studiare il greco alla comunità ellenica di Parma, e poi, nell’inverno del 2020, essendo rimasti bloccati sull’isola a causa della pandemia, dato che la mia vicina voleva imparare l’italiano, abbiamo pensato di fare uno scambio: lei insegnava greco a me e io italiano a lei. Per 4 ore a settimana, alternando le case, abbiamo entrambe imparato tantissimo. Amici italo-greci facevano le guide per la Costa Crociere, e così mi sono incuriosita. Parlando con una persona del posto, che si occupa degli eventi culturali di tutta l’isola, ho pensato che potesse essere nelle mie corde, essendo una persona estroversa. Quindi, lo studio fatto con la vicina di casa, iniziato per piacere personale e per la voglia di integrarmi, è stato anche propedeutico a contattare questa persona, nella primavera del 2021, e all’inizio del lavoro di guida sui Pullman di Costa”.
Non si finisce mai di imparare, e penso che ad una età matura sia più difficile, forse, riprendere a studiare. Servono impegno e caparbietà. Per non parlare del rimettersi in gioco e alla prova con una professione tutta nuova.
“Volevo un lavoro non troppo impegnativo, ma anche di soddisfazione. Mi piace così tanto che, avendo pur sempre fatto da guida in italiano, ho recentemente scoperto di non aver dimenticato lo spagnolo ma di avere solo difficoltà nel parlarlo, quindi, ho pensato di provare a riprendere dimestichezza, per poter fare la guida anche in lingua spagnola. Sto frequentando a Reggio Emilia un corso avanzato, per rimettere in pratica tutto quanto avevo imparato a scuola. Contemporaneamente, da quando siamo tornati a Novellara, ho ripreso con le promozioni nei negozi e nei centri commerciali. Torneremo a Cefalonia la prossima primavera, quando avrò terminato il mio corso.”
Viaggiare può farti trovare quel luogo dove ti senti davvero a casa, può stravolgere le tue convinzioni e il tuo punto di vista sul mondo, può farti venire l’ispirazione per scegliere uno stile di vita completamente diverso rispetto a quello che hai sempre avuto.
“Quando siamo qua parliamo di casa intendendo Cefalonia, quando siamo a Cefalonia parliamo di casa intendendo Novellara.”
La paura è il più grande nemico della realizzazione personale. Ti blocca, ti tiene fermo, ti inchioda a una comfort-zone dove teoricamente hai tutto ma, a volte, in realtà, ti manca l’unica cosa che conta davvero: la felicità.

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Il presepio e Saman

L’immagine di Saman che arricchisce il presepio di Borgonuovo è il simbolo di un intero paese, Novellara, che vuole associare il volto della vita e dell’innocenza a quello di chi ha sofferto la tragedia di una morte ingiusta. C’è chi comprensibilmente avrebbe voluto vedere Saman ritratta in jeans e maglietta.
Al di là delle sensibilità artistiche, mi preme tuttavia annotare che è giusto ricordare il simbolo dell’oppressione che ha impedito a Saman di essere una donna libera.
Gli internati di Auschwitz li ricordiamo con le tute a righe: è il monito che la storia ci consegna affinché ci si ricordi di non essere costretti a riviverla.
Ricorderemo Saman con i suoi piercing e il suo sguardo sbarazzino ma non dovremo dimenticare l’immagine della sua schiavitù che, frutto di un pensiero che l’ha condotta alla morte.

Mattia Mariani

CS – Tre borse di studio per il corso OSS

L’Amministrazione comunale, con il sostegno della Regione Emilia Romagna, promuove una borsa di studio intitolata alla Rosa dei Venti, destinata a donne residenti a Novellara.
Il bando per la borsa di studio “La Rosa dei venti” è stato ideato per creare un’opportunità concreta di sbocco sul mondo del lavoro, grazie ad un corso altamente professionalizzante. La borsa di studio prevede infatti l’erogazione di un contributo pari a 2500 euro, a coperturadel costo di iscrizione al corso di formazione per operatori socio sanitari.

È prevista l’erogazione di 3 borse di studio che saranno assegnate alle prime candidate in graduatoria. La graduatoria sarà stilata secondo il punteggio raggiunto da ogni candidata, determinato da diversi parametri, tra cui ISEE, età anagrafica ecc.

    Le interessate dovranno presentare la domanda, redatta secondo lo schema in allegato al bando, entro le ore 12.00 del 10/12/2022. Per maggiori informazioni e per verificare i requisiti di ammissione, consulta il bando completo  sul sito del Comune.

    La segreteria del Sindaco

      CS – IX Rassegna Corale Regionale di Santa Cecilia

      Domenica 27 novembre alle ore 18,00 presso la Chiesa Collegiata di Santo Stefano a Novellara si terrà la IX Rassegna Corale Regionale di Santa Cecilia, giunta alla nona edizione e promossa dal Coro Giaches de Wert. Si esibiranno il Coro Giaches de Wert di Novellara in collaborazione con il Coro 101 di Fabbrico (Giuseppina Poli direttore), il Coro Polifonico di S. Anselmo di Lucca di Reggio Emilia (Francesca Canova direttore) e il Coro Voci Bianche Augusto Del Rio – RE (Francesca Galeotti direttore) con Danilo Villa pianoforte, Enrica Rossini soprano, Flavio Bussei oboe, violino.
      Coro Giaches de Wert Nato in seno alla Scuola di Musica “C. Confetta” di Novellara (RE), è attivo da più di venti anni. Ha partecipato a rassegne ed eventi e numerose esibizioni in teatri, chiese, in Vaticano a Roma, nel Santuario di Loreto, nel Duomo di Milano, nella Cattedrale di San Lorenzo a Perugia e nella Basilica di San Francesco ad Assisi, con repertorio di autori classici e moderni.Il Direttore M. Giuseppina Poli è diplomata in organo e composizione organistica presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. E’ direttore anche del Coro dell’Associazione I 101 di Fabbrico attivo sul territorio da oltre 50 anni, che ha partecipato alla realizzazione di questa rassegna corale.
      Coro Polifonico di S. Anselmo di Lucca di Reggio Emilia Il Coro Polifonico, nasce agli inizi del 2014 dal desiderio di don Giancarlo Simonazzi di diffondere l’educazione al canto. Da un iniziale repertorio di ispirazione liturgica è passato negli anni successivi ad un repertorio più vasto, arricchito con brani della tradizione popolare e musica classica.Il  Direttore del coro è Francesca Canova,diplomata a Reggio nell’Emilia in pianoforte e perfezionatasi a Imola nel Corso di Musica da Camera. Da anni è direttrice di cori di diverso genere musicale.
      Coro Voci Bianche Augusto Del Rio – RE
      Il coro è nato nel 2014, in occasione del trentesimo anno di attività della Yamaha Music School Del Rio, con l’obiettivo di completarne l’offerta didattica. E’ attualmente composto da quattordici elementi, perlopiù allievi della scuola, di età compresa tra 6 e 14 anni. E’ diretto da Francesca Galeotti e si avvale della collaborazione, al pianoforte, di Danilo Villa, entrambi insegnanti della Yamaha Music School. Nel 2022 con il brano “Come to the music” è risultato vincitore del concorso “Dai voce al tuo talento!”, indetto da Universal Pictures, in occasione del lancio del film “Sing2 Sempre più forte”.Appuntamento domenica 27 novembre alle ore 18,00 in Chiesa Collegiata di Santo Stefano a Novellara.

      La segreteria del Sindaco

      Progetto Speciale-Trasporto Sociale

      L’Azienda Speciale “I Millefiori”, ente gestore del Comune di Novellara, persegue l’obiettivo di accompagnare e gestire tutta quella parte di cittadinanza adulta che si ritrova in una fase di fragilità estrema: forte anzianità, solitudine, disagio sociale, mancanza di sostegni (soprattutto sociali).

      Per raggiungere l’obiettivo sopra indicato, essa sviluppa continuamente nuovi progetti per promuovere quei valori di solidarietà ed uguaglianza, che da sempre caratterizzano la nostra realtà novellarese. L’Azienda, quindi, chiede il coinvolgimento finanziario delle Ditte e Società nella partecipazione al progetto condividendo questi valori e nel creare nuove soluzioni per offrire servizi utili a quella parte di comunità più fragile.

      Parliamo, in concreto, del servizio di Trasporto Sociale, che l’Azienda Millefiori mette a disposizione di quella parte di comunità fragile e che si pone come obiettivo l’acquisto di un autoveicolo attrezzato per disabili, finalizzato a garantire alle persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti di muoversi sul territorio, permettendo loro di svolgere alcune attività correlate alla vita quotidiana e a specifiche esigenze.

      A fronte di una sponsorizzazione, alle Società che avranno finanziato il Progetto Trasporto Sociale, verrà garantita adeguata visibilità in appositi e predeterminati spazi dell’automezzo, nonché la possibilità di indicare il logo all’interno di spazi web nelle pubblicazioni, anche elettroniche, che l’Azienda realizzerà. 

      Gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio segreteria dell’Azienda Speciale I Millefiori al numero 0522.655456

      AVVISO DI SELEZIONE PARTNER DI PROGETTO – Bando pari opportunità e contrasto alla violenza di genere


      Il Comune di Novellara è alla ricerca di partner di progetto con cui partecipare al Bando regionale per il conseguimento
      delle pari opportunità e contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere.
      I soggetti individuati come partner affiancheranno il Comune nella progettazione e realizzazione di attività di sensibilizzazione
      e di promozione mirate a favorire il rispetto per una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione, anche in relazione
      all’orientamento sessuale e all’identità di genere, promuovere il tema della parità uomo-donna e le pari opportunità.A titolo esemplificativo,  tali azioni potranno essere di natura informativa, di socializzazione linguistica, alfabetizzazione informatica,
      formativa, di accompagnamento in ambito sociale, legale e lavorativo, di sostegno alla responsabilità genitoriale, ecc.La selezione è aperta ad associazioni, enti locali e istituzioni. Gli interessati dovranno presentare il modulo di partecipazione compilato
      entro e non oltre le ore 12:00 di lunedì 28/11/2022.
      Per maggiori dettagli e per le modalità di presentazione della domanda, vi invitiamo a consultare bando completo sul sito del Comune:
      https://www.comune.novellara.re.it/novita/notizie/archivio-notizie/avviso-di-selezione-partner-di-progetto-2013-bando-pari-opportunita-e-contrasto-alla-violenza-di-genere 
      Per maggiori informazioni: 0522655457 – segreteriasindaco@comune.novellara.re.it

      La segreteria del Sindaco

      La cittadinanza onoraria del Comune di Novellara a Luigi Pederzoli

      Con la delibera del consiglio comunale del 25 ottobre 2022, su proposta della nostra Sindaca Elena Carletti e della giunta comunale, maggioranza e minoranza hanno approvato all’unanimità di concedere a Luigi Pederzoli la Cittadinanza Onoraria del Comune di Novellara.

      La motivazione sta nell’indubbia stima che Luigi ha riscosso in tutti gli anni nei quali ha soggiornato a Novellara e nel riconosciuto valore dell’impegno portato avanti per anni per creare e sviluppare i servizi socio-assistenziali del nostro paese, servizi che sono stati più volte documentati dalle TV nazionali e dal ministero proprio per il loro carattere innovativo di rete integrata e diffusa e gestione semplificata. La consegna dell’ambìto riconoscimento è avvenuta dalle mani della Sindaca in occasione dell’incontro di sabato 29 ottobre 2022 volto a ricordare e valorizzare i primi 40 anni di vita del Circolo Ricreativo Aperto Novellarese. La storia lavorativa di Pederzoli a Novellara è stata ben raccontata dal Portico nel numero 373 di settembre 2020.
      La riassumo in breve. Vincitore di concorso pubblico e assunto in data 1 maggio 1962 come addetto al dazio, in breve il sindaco Mariani Cerati Antonio (Tonino) gli affida la gestione del personale dell’Ospedale San Tommaso d’Aquino e, gradualmente, la realizzazione di quei servizi socio assistenziali che partendo dai valori di solidarietà e rispetto della persona, hanno portato a valorizzare in primis la terza età e, a cascata, la diversità, il diritto alla cura, alla casa, alla dignità, al sostegno di chi è in difficoltà o malato, all’integrazione degli stranieri.
      Ha seguito dall’inizio e gestito la progettazione e la realizzazione di tutti quei servizi socio assistenziali che hanno visto Novellara all’avanguardia e modello anche a livello nazionale: dalla chiusura dell’Ospedale alla contemporanea nascita della rete tra assistenza domiciliare, centro diurno, casa protetta compresa la ristrutturazione dell’Umberto Primo, alla nascita e al successo del Circolo Ricreativo Aperto Novellarese.
      Questo senza togliere valore all’accoglienza, all’inserimento sociale, al sostegno alle fasce deboli e al disagio economico e psichico, al bisogno di casa. Dopo il suo pensionamento avvenuto il giorno 1 ottobre 1992, il sindaco Calzari gli affidò l’incarico di seguire il progetto della nuova Casa Protetta.
      Quando il progetto fu pronto e l’iter avviato, si presentò in giunta e pragmaticamente annunciò: “Il mio compito è finito. Grazie della fiducia.
      Ora il mio assessorato non serve più e rassegno le dimissioni.” Persona concreta, decisa, con le idee chiare, gran lavoratore, umile, è stato, però, in grado di mantenere rapporti alla pari con i responsabili in regione che gli hanno sempre portato grande rispetto e dato fiducia, garantendo sostegno e finanziamenti alle proposte innovative, compresa la Casa Protetta.
      Per tutti questi anni ha lavorato lasciando la ribalta a sindaci e assessori, ma viene riconosciuto da tutti coloro che hanno lavorato con lui che è stato il vero motore della progettazione e realizzazione dei nostri servizi.
      Ne è stato anche la memoria storica e, mentre i sindaci e gli assessori cambiavano, ha permesso di mantenere la continuità assistenziale e progettuale; anche la dr.ssa Elisa Paterlini che ne ha ereditato l’incarico, si è formata alla sua scuola e ne tramanda competenza e valori.
      Luigi da 15 anni vive a Campegine, il cuore suo e di sua moglie Alberta rimangono però a Novellara dove è proprio il Circolo Ricreativo a tenerli legati al nostro paese e a farli periodicamente tornare.
      Di solito, le città attribuiscono la Cittadinanza Onoraria a personaggi esterni dal grande valore simbolico. In questo caso questa onorificenza ha un valore diverso e ha fatto bene la Sindaca Carletti a rimarcarlo. E’ una Cittadinanza Onoraria che ha il sapore della Riconoscenza, per quello che Luigi ha effettivamente fatto per Novellara, per l’esempio di dedizione, amore per il paese che lo ha accolto, per l’amicizia che lo lega ancora a tantissimi novellaresi, per il bene che tutti gli hanno voluto e per il rispetto e la serietà che lui ha avuto nei confronti del lavoro e di Novellara che ha amato come fosse il suo paese. Grazie Luigi da parte di tutti i novellaresi che sono orgogliosi di avere un “concittadino” (ora possiamo dirlo) come te.

      Marco Ruini