“Piazza della Libertà” in festa il 3 giugno prossimo per i 60 anni di attività de “I NOMADI”

La Rocca dei Gonzaga si erge maestosa ai margini di Piazza Unità d’Italia, quale testimonianza di magnificenza di un potere politico passato, mentre ora emerge quale sede che ospita servizi comunali alla cittadinanza, sale dedicate alle attività democratiche, attività culturali, esposizioni museali di prim’ordine. Ma la Rocca non è solo questo. La bellezza del Palazzo si esalta nella poderosa struttura, ma anche nella parte circostante il maniero, una volta percorsa dal fossato difensivo, ove gli spazi esterni e l’ampia area verde del lato nord delineano meglio l’architettura del Castello e le zone di rispetto che, come si diceva, ne arricchiscono le linee poderose. Quell’ampia area verde di rispetto al monumento ha una sua storia; una storia più vicina ai nostri tempi, alle nostre esigenze, alle dinamiche attività che il ricco mondo associativo ha promosso e promuove a Novellara. L’evento del 3 giugno prossimo, organizzato a celebrazione dei 60 anni di vita della mitica band de “I NOMADI”, il gruppo che tuttora raccoglie fans e appassionati da mezz’Italia, n’è dimostrazione e la più emblematica delle conferme. Quell’area negli ultimi 30 anni ha visto il celebrarsi iniziative a tutto campo: concerti de I Nomadi, Feste Celtiche, della Birra, Feste dell’Unità, Rassegne Canine tanto per citarne alcune, senza tralasciare gli usi dei campeggiatori, come tuttora sono i caravan dei giostrai che lì vi “albergano” più che volentieri. Ma detta area che denota una vocazione specifica e che, specificatamente, viene appunto utilizzata, in passato tale destinazione d’uso è stata vista e proposta in altre maniere. Sono passati tanti anni e quelle discussioni orientate a definire come utilizzarla e quali prospettive si sarebbero create per finalizzazione di altro tipo, ritornano in mente e ora recano con sé il sapore del confronto che, a volte, è stato uno scontro serrato di idee. C’erano orientamenti sull’uso a parcheggio; un parcheggio in chiave moderna, non una semplice distesa di asfalto con segnati orizzontalmente gli stalli per la sosta delle macchine. Chi sosteneva la proposta, evidenziava la carenza dei parcheggi in centro storico e la necessità di ricavare spazi nell’ipotesi di impedire poi la sosta delle macchine nel perimetro della Piazza. Si diceva e si evidenziava che in varie parti d’Italia le soste in prossimità di monumenti erano organizzate e perciò studiate e realizzate ad hoc. Argomentazioni tutt’altro che peregrine che però non fecero breccia nella maggioranza che guidava il Comune. La scelta di mantenere a verde di rispetto quell’ampio rettangolo a fianco del lato nord del maniero fu una scelta giusta, ebbe quel senso che va dal rispetto alla prospettiva che la Rocca merita. E’ sede ideale per eventi e iniziativa ludiche e culturali. La siepe poi, piantumata sul lato a fianco del fabbricato ove campeggia la splendida immagine di Augusto, è cresciuta ed è splendida e accoglie una piccola biodiversità arborea e di piccoli soggetti viventi. Poi il 3 giugno prossimo, come si diceva, ospiterà quell’evento storico coincidente con il concerto che celebrerà i 60 anni di vita della band più longeva italiana e tra le più quotate e amate. Quel luogo è ai margini di Via della Libertà, ecco perché pensiamo ora sia denominato Piazza della Libertà. Toponimo azzeccato non c’è che dire: perché libertà è rispetto, attenzione e amore, in questo caso del monumento, del verde, delle persone, delle iniziative aggregative e culturali.

Sergio Calzari

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