Stimato direttore, in questi giorni di Festa, sino all’Epifania, risuona non solo in Chiesa un canto stupendo che tradotto “liberamente” in italiano è chiamato Astro del ciel. Ho letto che è trasferito in 300 tra lingue e dialetti e si canta ininterrottamente da 200 anni proveniente dalla versione originale Stille nacht che significa “notte silenziosa”, in inglese Silent night. E’ un canto che ha conquistato il mondo, una ninna-nanna nata sulle sonorità delle zampogne che trasmette un’ autentica spiritualità. Tra i cinquanta brani musicali che, in tutto il mondo, hanno avuto più rifacimenti e interpretazioni, trenta sono canti di Natale e Stille Nacht si piazza solidamente al secondo posto con centinaia di versioni, dal folk al pop, dal gregoriano al rock. Il repertorio natalizio ha pervaso ogni parte del globo, diffondendosi ed essendo apprezzato anche là dove dove il cristianesimo è una realtà marginale. Non a caso, Stille Nacht nel 2011 è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità: per la prima volta il riconoscimento è stato attribuito ad una canzone, segno evidente che è considerata un bene da tutelare.
Cordialità e un sereno 2019
Paolo Pagliani