
Gentile direttore, si parla di tv quella buona, quella cattiva, quella spazzatura… Credo che la la televisione sia come una “mamma” distratta che lascia mangiare ai figli ciò che vogliono e giocare come vogliono, purché stiano buoni. Sono convinto che dobbiamo essere noi genitori, a questo punto, all’interno delle nostre famiglie, a esercitare un minimo di controllo che chi dovrebbe non applica pur di vendere pubblicità. Si dovrebbe star vicino ai bambini e ai ragazzi e insegnar loro il gusto per la televisione, insegnar loro sin da piccoli a tenere gli occhi aperti, a non farsi imbrogliare dalla tv che ti dà sì quello che vuoi, sesso, violenza gratuita ma in cambio ti fa pagare un pesante tributo, costringendoti ad abdicare al tuo senso critico ed estetico. Chi dovrebbe vigilare non vigila, facciamolo noi a casa nostra. Non è un discorso moralista e puritano ma constato che oggi il massimo delle aspettative per molti giovani, è diventare “velina” partecipare a certi programmi tritacarne travestiti da reality. Non chiedo un ritorno ai programmi di una volta, il mondo si evolve e la televisione che è ne è lo specchio, lo segue. Questa affermazione dovrebbe impensierire… se questa televisione è lo specchio dell’attuale società, la situazione è davvero triste. Allora deve valere il ragionamento inverso, se ognuno inizia a usare il suo intelletto per tracciare uno spartiacque e penalizzare un certo tipo di televisione, forse sarà questa “mamma” distratta a capire che i suoi figli sono cresciuti e si adeguerà… chissà.