Proteggere dal caldo

animali-2405Soprattutto in estate quando le temperature facilmente raggiungono e superano i 35°C – 36°C occorre proteggere i nostri animali dal calore eccessivo. Il “colpo di calore” (ipertermia) rappresenta sempre un’emergenza che richiede trattamento immediato. Poiché cani e gatti non sudano, se non in minima parte attraverso i cuscinetti plantari, non sono in grado di tollerare le alte temperature ambientali tanto quanto gli esseri umani. Il loro “sistema di raffreddamento” è basato sullo scambio di aria attraverso la respirazione a bocca aperta. In questo modo fanno uscire aria calda dal corpo ed assumono aria fresca dall’ambiente. Quando però la temperatura esterna è simile o uguale alla loro temperatura corporea (38°C-39°C) questo meccanismo non funziona più, non riescono più a rinfrescarsi e la temperatura corporea inizia a salire (come quando si ha la febbre). Così è soprattutto d’estate che si creano situazioni che possono predisporre ad un colpo di calore e che andrebbero perciò prevenute. Tra queste: lasciare gli animali nella macchina chiusa al sole, anche se con i finestrini aperti; far fare esercizio fisico eccessivo nelle ore più calde della giornata; fargli indossare la museruola in giornate molto calde; lasciare gli animali confinati per ore su cemento o simili, senza un riparo dal sole e senza acqua. Alcuni categorie di animali poi, come gli anziani o i cuccioli, o quelli sovrappeso, o quelli appartenenti a razze brachicefaliche (con il muso schiacciato) o che hanno patologie polmonari o cardiache sono ancora più vulnerabili.
Come ci accorgiamo che c’è qualcosa che non va? Potremmo trovare il cane che ansima esageratamente a bocca aperta, con la lingua e le mucose dell’interno della bocca di color rosso vivo. La saliva diventa più densa ed il cane può anche rimettere. La temperatura corporea diventa molto alta, 40°C-43°C, l’animale può essere debole, barcollare ed avere anche diarrea con sangue. Se la situazione continua a peggiorare ed il cane, o gatto, non viene soccorso può collassare, avere crisi convulsive e morire. Questo avviene perché quando la temperatura corporea supera certi livelli si ha un danno a livello cellulare e d’organi irreversibile.
Se in una calda giornata estiva doveste trovare il vostro cane o gatto in queste condizioni, occorrerà portarlo velocemente dal veterinario o, se non è possibile farlo immediatamente, cercare di rinfrescarlo il più velocemente possibile. Per far ciò lo si può mettere in una vasca piena d’acqua fredda (non ghiacciata, il troppo freddo può addirittura peggiorare la situazione) per un paio di minuti o spruzzarlo con il getto della doccia e poi metterlo davanti ad un ventilatore. Anche mettere asciugamani bagnati con acqua fredda sulle zampe, attorno alla testa e a livello di ascelle ed inguine aiuta a raffreddare il corpo. Occorre poi monitorare la temperatura rettale e smettere con le procedure di raffreddamento una volta che la temperatura scende sotto i 39,5°C. A questo punto occorrerà asciugarlo bene per evitare di ritrovarci con il problema opposto ed andare incontro ad ipotermia. Quando il cane inizierà a riprendersi gli si potranno offrire piccole quantità di acqua fresca da bere.
Purtroppo l’ipertermia può causare danni ed avere conseguenza che possono manifestarsi dopo ore o giorni dall’evento, aggravando la prognosi per l’animale.
Perciò è importante ricordarsi sempre che quando fa molto caldo i nostri animali devono poter avere la possibilità di un riparo all’ombra ed acqua fresca a volontà.

Roberta Bocedi

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