GLI ULTIMI NON POSSONO ASPETTARE

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Gentile direttore, se si considerano gli effetti devastanti dell’attuale congiuntura, la posta in gioco è alta se viviamo la “missione” con passione a fianco degli ultimi. Basti pensare alla persistente dissennatezza dei poteri che hanno fin qui governato le sorti economiche e politiche del mondo. Per non parlare dello sconquasso valoriale derivante da una concezione fortemente materialistica dell’esistenza umana o dalle derive di certi fondamentalismi che s’impongono con violenza sul palcoscenico della Storia. In questa baraonda è sempre più difficile cogliere la linea di demarcazione tra Bene e Male; si avverte l’esigenza di un nuovo umanesimo. Un grande religioso affermava che: <<Vedete, noi credenti ma anche non-credenti, non abbiamo più i segni del potere>>. Nel senso che se noi potessimo davvero risolvere tutti i problemi dei disoccupati, dei drogati, dei migranti, i problemi di tutta questa povera gente, allora, sì, avremmo <<i segni del potere>> sulle spalle. <<Però c’è rimasto – continuava l’ecclesiastico – il potere dei segni, il potere di collocare dei segni sulla strada a scorrimento veloce della società contemporanea, collocare dei segni vedendo i quali, la gente deve capire verso quali traguardi stiamo andando e se non è il caso di fare qualche inversione di marcia>>. Ricordo allora il celebre detto del poeta messicano Salvador Diaz  Miròn: <<Sappiatelo, sovrani e vassalli, eminenze e mendicanti: nessuno avrà diritto al superfluo, finchè uno solo mancherà del necessario>>.

Cordialità

Paolo Pagliani
Pubblicità

PREDICATORI E PAROLAI

CAMPAGNA ELETTORALECaro direttore, l’atmosfera che si respira è da … notte delle streghe. Rabbia più o meno giustificata si riversa nelle strade e nelle piazze mentre risposte e soluzioni sembrano non arrivare mai. E ai giovani oltre agli slogan, alle manifestazioni, agli scioperi rimangono ancora gli ideali, i sogni, i valori? “E’ una vergogna, è uno scandalo, tutti a casa!”. A mio avviso bisogna stare attenti al rischio della verbosità, della prolissità, dell’eccesso come nel caso dei parolai, dei logorroici e degli urlatori, caratteristici di questa campagna elettorale. Spesso in quel fiume grigiastro, da un lato spesso si annida la serpe di una parola sbagliata o cattiva e d’altro lato, si manifesta l’assenza di pensiero. La protesta invece non lascia spazio invece a chi ogni giorno s’impegna in silenzio nelle associazioni, nel volontariato, nelle parrocchie, nel mondo missionario. Perché fa sempre più notizia chi urla e rompe, rispetto a chi lavora, raccoglie e sussurra. La sobrietà è una dote della vita ma anche del linguaggio.

Cordialità
Paolo Pagliani

Farmacia Web

Aumenta la videosorveglianza a Novellara

Trattato di Lisbona - Potenziamento dei sistemi di sorveglianza.

Trattato di Lisbona – Potenziamento dei sistemi di sorveglianza.

Sul territorio 20 occhi elettronici vigileranno sulla sicurezza.
Nei prossimi mesi si interverrà con nuove installazioni 

Novellara (RE) 27 novembre 2013 – L’amministrazione comunale ha iniziato nella mattinata di lunedì i lavori di estendimento ed adeguamento degli impianti di videosorveglianza nei punti più sensibili del territorio comunale.
Sono degli interventi che hanno un duplice obiettivo: da una parte rispondere alle istanze dei cittadini e dall’altra facilitare il lavoro delle forze dell’ordine che così potranno utilizzare le registrazioni per combattere episodi di microcriminalità e vandalismo.
Il costo complessivo dei lavori ammonta a 26mila euro e prevede la collocazione di cinque telecamere presso il Parco Primavera, cinque nel Piazzale della stazione, mentre le telecamere già presenti (all’ingresso della Rocca, sulla rotonda della Fossetta e dalle scuole elementari) verranno adeguate agli impianti in fase di installazione per garantire un’efficiente ed efficace interconnessione della rete di sicurezza. Tutte le telecamere, in totale 20, saranno collegate ad un unico e nuovo server modulare di registrazione del Comando della sede municipale di Novellara così da innalzare i livelli di sicurezza sul territorio. Ma gli interventi da parte del Comune non finiscono qui, perché nei prossimi mesi verranno installate altre telecamere per un importo pari a 24mila euro.
“L’amministrazione comunale sta investendo sulla prevenzione – ha sottolineato l’assessore ai giovani e all’associazionismo Salmi Youssef – ed è intenzione nostra proseguire in questo cammino che è partito attraverso percorsi di educazione civica e cittadinanza attiva nei parchi e luoghi pubblici insieme alla Tavolo Rotonda ed alle iniziative a cura di Progetto Giovani. Un cammino che si è fatto forte in questi anni grazie all’ascolto e all’interazione con il Comitato Parco Primavera che si prende cura dell’area verde con feste e manutenzione diretta. Proprio ai volontari che ve ne fanno parte desidero rivolgere un mio personale ringraziamento per la costanza ed impegno con cui mantengono vivo e fruibile questo parco, oltre che la sicurezza complessiva. Quest’intervento del Comune riuscirà a rafforzare e facilitare il loro lavoro”.

I politici, sanno tutto !!!

Ma c’è ancora un fatto più grave (6:00 video) quello che è successo da 15 anni nel nostro paese cioè aver regalato la banca d’Italia hai banchieri, una volta lo Stato Italiano aveva due possibilità di entrate, una dalle tasse e un’altra perché batteva moneta.
Batteva moneta ad 1 euro e la rimetteva in circolazione a 500 euro cioè a dire il costo reale e il costo commerciale, cioè la moneta aveva un costo reale, cioè il costo della carta della filigrana, che costava una percentuale, il costo reale di una moneta di 500 euro è 0,30 centesimi e il costo commerciale 500.
“499,70” è la differenza che c’è dal costo reale e quello commerciale, questo denaro una volta andava nelle casse dello Stato, andava nelle case dei cittadini italiani, lo stato lo utilizzava per dare aiuto alle piccole e medie imprese, alle famiglie bisognose, a fare opere, nell’interesse della collettività.
Oggi non è possibile perché quel denaro va nelle casse dei banchieri.
Ohh…. Ohh….  Non c’è niente di dire: oh o non ohh, ma è la verità e la realtà, e la cosa che mi dispiace, e che qualche parlamentare conosce l’argomento ed è complice di questo comportamento sciagurato e scellerato da parte delle banche.
Colgo un dato signor Presidente, al 31 di dicembre del 2011 il circolante monetario del bilancio dell’istituto centrale ammontava a 146 miliardi di euro e poiché il suo costo di produzione non superava e non supera l’1% se ne deduce che l’entrate in circolo dell’euro le banche partners avrebbero lucrato un signoreggio di circa 145 miliardi di euro, che se fossero stati incamerati dallo Stato, avrebbero consentito agli italiani un ingente alleggerimento del carico fiscale. E lei sa perfettamente come sanno coloro che rappresentano il governo in quest’aula di che cosa stiamo parlando.
Chi sono le banche? Che sono in questo momento artefici di questa operazione?
Il gruppo Intesa San Paolo per il 44% – Il gruppo Unicredit – Il Monte dei Paschi di Siena – La Cassa di Risparmio di Firenze, cioè a dire banche che hanno che cosa? Hanno le azioni della Banca d’Italia, la Banca d’Italia non è più proprietario del proprio denaro, ma, il denaro degli italiani e dello stato è dei banchieri. E allora signor Presidente, colleghi presenti in aula, che cosa dobbiamo dire alla banche? Che cosa dovremmo fare nei confronti delle banche? Se già le banche si prendono ciò che è nostro. Che cosa dovremmo fare nei confronti delle banche, se già le banche si sono appropriati di quella che è la nostra moneta? Questo si chiama perdita della sovranità monetaria, questo si chiama SIGNORAGGIO primario, e poi c’è il signoraggio secondario che è ancora un fatto più grave, ciò a dire, la Banca d’Italia che presta il denaro allo stato italiano e si fa pagare i tassi d’interesse, questo è veramente vergognoso, e vergognoso perché chi lo sa,  non lo denunci.