13 aprile Vaisakhi, festa di primavera

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A partire dalle ore 14.00 il corteo, accompagnato dal suono cadenzato dei tamburi, partendo dal tempio di via Bandini raggiungerà  il centro storico di Novellara per la cerimonia ufficiale, che si svolgerà in piazzale Marconi. Da segnalare che, la sosta prevista al campo sportivo in via Indipendenza, a causa del maltempo, è stata sostituita dal raduno nelle basse della Rocca. L’Amministrazione comunale invita i cittadini ad accogliere gli ospiti in segno di pace.

Vaisakhi, un grande momento di gioia

images (1)Vaisakhi è un grande momento di gioia, che oltre a segnare l’inizio della primavera e della stagione del raccolto, è simbolo dell’identità religiosa dei Sikh. Infatti ricorda quando Guru Gobind Singh il terzo dei dieci maestri del Sikhismo, fondò il Khalsa (confraternita religiosa che riunisce i Sikh praticanti, cloro che hanno ricevuto una sorta di battesimo). Celebrare la fondazione del Khalsa, che letteralmente significa “puro”, è il segno della totale dedizione alla fede. Non a caso tutti i khalsa portano le cinque “K”: kesh, i capelli lunghi, prova che si ascolta la volontà di Dio; kanga, il pettine, simbolo di pulizia; kaccha, i pantaloni, simbolo di autocontrollo e castità; kara, il bracciale d’acciaio che segna la forza infinita di Dio; kirpan, la spada cerimoniale, che non è un arma ma un simbolo religioso di lotta contro ogni forma di ingiustizia.

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A Novellara la comunità Sikh celebra l’arrivo della primavera

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Come ogni anno, la comunità Sikh si prepara a celebrare l’arrivo della primavera. Dall’India alla Gran Bretagna e dal Canada all’Italia, i colori, i canti, la gioia di una festa esuberante riempiono le strade delle città che hanno la fortuna di ospitare questo importante avvenimento.
Novellara, sede del tempio Sikh più grande d’Italia, celebra la ricorrenza Domenica 21 Aprile, presso la sala Papa Giovanni Paolo II, Galleria Slanzi, dalle 16,00 alle 18,30.
La cittadinanza tutta è invitata a condividere questo momento di conoscenza reciproca. Tra i numerosi interventi che si susseguiranno sul palco: canti, spettacoli di danze bhangra, videodocumentari, presentazione di libri…
L’iniziativa è ormai un appuntamento classico del progetto Nessuno Escluso,  il progetto di valorizzazione delle diversità che da quest’anno è  coordinato dall’associazione di promozione sociale La FiUmana, culture in piena.
La visita gratuita al Gurdwara (il Tempio Sikh, in via Bandini 7) sarà possibile a partire dalle 14,30, su prenotazione all’indirizzo  EMAIL.
Si ricorda inoltre che Sabato 13  Aprile dalle ore 14:00 con partenza dal tempio Sikh si terrà l’ormai consueto corteo liturgico con sosta davanti alla Rocca dei Gonzaga (P.le Marconi) per terminare al campo sportivo di Via Indipendenza.

Festa della donna al tempio sikh

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Un’occasione di condivisione e dialogo importante

Bella giornata di condivisione della festa internazionale della donna che a Novellara è trascorsa proprio all’insegna della interculturalità. Per la prima volta la comunità sikh ha festeggiato la ricorrenza invitando tutte le donne ad un pranzo conviviale al tempio sikh. Oltre un centinaio le donne presenti tra esponenti della comunità sikh, novellarese, pakistana e turca che tutte rigorosamente con il velo e le mani pulite si sono sedute nell’ala preposta alla preghiera della Gurdwara.
Oltre al sacerdote del tempio, l’assessore alla cultura Paolo Santachiara ha salutato le donne presenti sottolineando: “Il senso di comunità che il popolo sikh dimostra quotidianamente e la profonda solidarietà che li contraddistingue: chiunque visita il tempio avrà un pasto condiviso con gli altri”. La consigliera del gruppo Uniti per Novellara Agnese Vezzani ha sottolineato: “l’importanza di valorizzare le differenze, ma anche le similitudini che accomunano ciascuna donna: la cura per la casa ed il proprio lavoro, l’amore per la propria famiglia ed i figli. Ogni donna con la propria passione, impegno e professionalità può costruire un mondo migliore e più rispettoso”.
Presente ai saluti anche  l’associazione “Non da sola” di Reggio Emilia che ha esposto in breve i suoi servizi e la realtà che offre su tutto il territorio provinciale: in questi ultimi 15 anni sono state oltre 3200 le donne vittime di violenza aiutate dal centro. Tutti di saluti sono stati tradotti dalla mediatrice culturale.
A tutte le convenute è stato offerto un pezzo di parshaad dolce sacro che viene tradizionalmente mangiato dopo la preghiera. Il dolce fatto con semolino, zucchero e burro deve essere rigorosamente preso a due mani.
Tutte le ospiti si sono poi spostate a piano terra, nella mensa comune dove a tutte è stato offerto come antipasto del samosa, classiche verdure fritte in pastella, del khiri zuppa di yougut e verdura molto speziata da intingere nel riso con verdure. Infine del riso dolce e del thè come dessert.

La storia di una giovane indo-italiana

Abbiamo chiesto a Sonia in stage presso la Ci&Wi  computer graphics di Novellara di raccontarci come sia cresciuta una ragazza nata in Italia da genitori Indiani.
Molte persone stanno immigrando in Italia, soprattutto dall’Asia e dall’Africa, lasciando il proprio paese, per trovare un lavoro e una vita migliore.
Anche mio padre è partito dal suo paese del Punjab (India) 22 anni fa alla ricerca di un miglioramento.
Quando è arrivato gli stranieri non erano tanti come oggi. All’inizio ha lavorato come operaio tutto fare nei luna park e nei motor show. Poi ha trovato lavoro come staliere grazie ad un compaesano. Il lavoro era duro, però guadagnava abbastanza bene, così ha potuto sposarsi.
Nel 92 sono nata io, mi hanno dato come nome “Sonia” è un nome che si usa sia in Italia che in India. Mia madre dice che sono stata la prima indiana a nascere nel ospedale di Codogno (Lodi).
Quando avevo 4-5 anni i miei genitori mi hanno mandato in India da mia nonna per studiare e sono rimasta per 4 anni. A quel tempo mio padre aveva pensato di tornare in India.
Invece dopo un po’ ha aperto un negozio a Novellara il (Timmy TRS che si trova ancora oggi in via della Costituzione angolo strada Provinciale), perciò mi ha fatto tornare in Italia.Qui ho frequentato terza, quarta e quinta elementare. Mio padre pensava fosse giusto che avessi anche una formazione indiana, per questo in 15 giorni ho preparato l’esame per la quinta elementare indiana. Sono tornata nuovamente in Punjab e ho sostenuto l’esame per terza media indiana, per prima superiore indiana e ho iniziato a frequentare il secondo anno della scuola superiore.Nel 2007 sono tornata in Italia e ho iniziato a frequentare l’Istituto Iodi, con specializzazione Tecnico Gestione Aziendale (TGA). Il prossimo anno spero di prendere diploma. Posso dire di conoscere la cultura e le lingue sia dell’India che dell’Italia, però è stato difficile lasciare la vecchia scuola e i vecchi amici. Per fortuna con qualcuno di loro sono ancora in contatto tramite Internet. Quando non sono a scuola e non studio, frequento le mie amiche, navigo su Internet, do una mano a casa e seguo i miei fratellini piccoli.
Molti pensano che la mia famiglia sia di religione Sikh come tanti Indiani che vivono a Novellara, in realtà noi siamo Hindu. Però anche se la fede è diversa molte tradizione sono comuni.
Mi piace stare in Italia ma sono un po’ preoccupata per mio futuro. Alcune mie amiche che si sono diplomate a pieni voti oggi non riescono a trovare lavoro, per questo anche se sono cittadina italiana non sono sicura di rimanere anche nei prossimi anni.

Sonia Jasra