Ringraziamento a tutti i cittadini che hanno creduto nella nostra iniziativa

Sabato 21 luglio, insieme al Sindaco del nostro Comune, al presidente e volontari dell’AVIS di Novellara – San Giovanni e S.Maria e ai podisti del Jogging Team Paterlini, il Portico, rappresentato dal sottoscritto e da Rinaldo Pace, ha fatto visita alla comunità di S.Agostino di Ferrara, per portare la nostra solidarietà attraverso la consegna di un assegno di Euro 4.690,00, frutto della sottoscrizione lanciata all’indomani della violenta scossa di terremoto del 20 maggio, dal mensile novellarese IL PORTICO. Ci siamo intrattenuti con gli assessori alla Cultura e al Bilancio del Comune di Sant’Agostino, al presidente e vice presidente dell’Avis dello stesso Comune, ai volontari della Protezione Civile ed a semplici cittadini, sotto il tendone allestito presso il campo base di S.Carlo, frazione si Sant’Agostino, ove, allo stato attuale, la tendopoli ospita ancora un centinaio di sfollati. Nel corso di una semplice e breve cerimonia abbiamo consegnato il nostro contributo. A questo proposito colgo l’occasione per rivolgere un caloroso e sentito ringraziamento a tutti i cittadini che hanno creduto nella nostra iniziativa e che hanno sottoscritto, collaborato e dimostrato una straordinaria sensibilità, alla sezione AVIS, AL JOGGING TEAM PATERLINI, al Gruppo SAMBERNARDINESE – RANA CROSS, alle CANTINE LOMBARDINI, all’amico ADRIANO BERTOLINI (Riunite), all’amico AVIO ZECCHETTI presidente dell’Acetaia Comunale, alla PRO-LOCO di Novellara. Ancora grazie.

PAOLO PATERLINI- IL PORTICO 

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SOTTOSCRIVI ANCHE TU a favore del comune di Sant’Agostino (FE)

UNA SOTTOSCRIZIONE POPOLARE PER AIUTARE LA POPOLAZIONE DEL COMUNE DI SANT’AGOSTINO (FERRARA) COLPITA DAL TERREMOTO DEL 20 MAGGIO

Non si poteva far finta di nulla, Io credo che avremmo dimostrato scarsa sensibilità nei confronti delle popolazioni colpite e di tutti coloro che già in passato, in occasione di altri drammatici eventi sismici, inondazioni, ecc (Serravalle di Chienti, S.Giuliano di Puglia, Alba) hanno sempre raccolto gli appelli lanciati dal Portico, dimostrando grande vicinanza, generosità e solidarietà. Lo scorso 20 maggio, e successivamente il 29 la terra ha tremato causando morti e gravi danni ad abitazioni, strutture pubbliche, capannoni industriali e artigianali, con migliaia di sfollati, a pochi chilometri da noi: S.Felice sul Panaro, Medolla, Finale Emilia, Cavezzo, Sant’Agostino di Ferrara e Mirandola i comuni più colpiti. Noi abbiamo scelto di aiutare, nel nostro piccolo, il Comune di Sant’Agostino, aprendo una SOTTOSCRIZIONE POPOLARE. Le somme che riusciremo a raccogliere, al termine della sottoscrizione saranno consegnate al Sindaco del Comune di Sant’Agostino. Un gesto piccolo ma, io credo, signifìcativo, quale segno tangibile della solidarietà dei novellaresi.

Sottoscrivi anche Tu!

Puoi farlo direttamente presso la redazione del Portico in viale Montegrappa, 50/54 o versando presso la Banca Popolare Emilia Romagna agenzia di Novellara sul cc.2060112 

Alla data odierna abbiamo raccolto € 2.400

SIAMO IN CRISI, QUALI SPERANZE?

Caro direttore,
ci siamo dentro fino al collo. Dopo averla negata, esorcizzata, rimossa ma anche evocata, bordeggiata, temuta, ora ci troviamo in piena crisi, anzi in recessione.
I consumi calano a picco, fin quelli alimentari che rappresentano l’ultima frontiera.
Tiene la tecnologia ma sbancano gioco e scommesse: da 62 miliardi nel 2010 a 79 nel 2011, cifra in crescita esponenziale (non c’ è bisogno di dire perché) nell’ anno in corso. Mi ha spaventato il racconto di un amico medico che si trova di fronte persone anziane, le quali rifiutano di fare visite specialistiche perché non possono permettersi di pagare il ticket. <<Un’altra volta, dottore>>, si sente dire da pensionati, che misurano tutto e sono costretti a barattare quote di salute per tenersi in tasca pochi soldi. Di chi è la colpa ci si chiede e chi ci ha portato a questa deriva? Il turbo-capitalismo, la bolla immobiliare statunitense, le banche e banchieri, oppure la mancata percezione dei fini e del corretto uso degli strumenti  economici con un offuscamento alla radice, di cosa sia l’uomo; in pratica una crisi etica e antropologica? Nell’impossibilità che tutto ritorni come prima (questo sbocco della crisi, pur desiderato, è il meno probabile), si tratta di di scegliere i contorni del nuovo o almeno la direzione per approdarvi, più in fretta possibile. Solo in questa logica si può parlare, senza abusare del termine, di speranza. Sant’Agostino sosteneva che <<la speranza ha due figli bellissimi, lo sdegno per le cose come sono e il coraggio per cambiarle>>. Lo  sdegno in giro abbonda, fin troppo, in forma di rabbia, delusione, sconcerto, anche per il fatto che tutto sta succedendo in modo fulmineo. Allo sdegno però, deve seguire il coraggio, che potrà dare il meglio di sé rimboccandosi le maniche e organizzando la speranza.
Se è vero che il futuro è nebuloso e fa paura, non possiamo sottrarci alla necessità di dare un senso a quello che sta accadendo.
Cordialità
Paolo Pagliani