“Nubilaria”: l’ultima nata di un’avviata tradizione di volontariato locale

Intanto i residenti del quartiere Principessa vogliono costituire un comitato

nubilaria

Studenti, donne, pensionati e anche disoccupati hanno risposto all’appello lanciato dal Comune di Novellara per costituire un’associazione volta al pronto intervento in caso di calamità naturali. Si chiama “Nubilaria” ed è già composta da una trentina di persone molto motivate e intenzionate, ciascuno in base alle proprie competenze e studi, a contribuire nella tutela del territorio ed alla promozione della protezione civile.
Il gruppo, che ha avuto modo di farsi conoscere durante le giornate della Fiera di San Cassiano, si è fatto supportare durante le prime assemblee, dalla Protezione civile “Bentivoglio” di Gualtieri per avere validi suggerimenti a livello organizzativo e amministrativo. Statuto, atto costitutivo e nomine sono state già formalizzate: il Presidente è il giovane Elias Diacci, vice Presidente Fabio Corradini, pensionato novellarese già molto attivo nel mondo del volontariato e come segretario Davide Salsi.
L’obiettivo dell’associazione di volontari è quello di promuovere le attività di Protezione Civile nei confronti delle popolazioni colpite da calamità nonché sostenere gli enti e l’Unione dei Comuni Bassa Reggiana in un’ottica di solidarietà territoriale. Il gruppo si sostiene grazie alle quote associative ed alle erogazioni che soggetti privati vorranno fare. Già per la Fiera, biro, palloncini e stampe su gilet sono stati offerti dalla ditta Max Devil.
Per tutti coloro che fossero interessati a farne parte contattare Marzia Menozzi m.menozzi@comune.novellara.re.it. associazione.nubilaria@gmail.com Facebook: “Protezione Civile Nubilaria”.
Nubilaria è solo l’ultima associazione che si è costituita in ordine di tempo in questi anni a Novellara. E’ il segnale del fermento dei cittadini novellaresi, da sempre attivi, propositivi, capaci di reagire e di voler offrire qualcosa al proprio territorio in prima persona. In campo educativo, solo per fare qualche esempio dei più recenti, si è costituita l’associazione “Volontari a scuola e…”, il gruppo teatrale Taldirò. In campo sociale e culturale sono diventati ormai un punto di riferimento l’associazione di genitori “Un sasso nello stagno”. In campo sportivo e culturale le associazioni NovePedali e CAI stanno proponendo un diverso approccio al viaggio e al turismo.
E tanto ancora si vuole dare e si vuole fare. L’amministrazione comunale, infatti, ha accolto positivamente la volontà da parte dei residenti del quartiere Principessa di creare un Comitato per la cura, tutela e valorizzazione del parco.
Di storie di volontariato e di gestione del verde pubblico Novellara ne sa qualcosa: il percorso fatto dal Comitato Parco Primavera è un’esperienza che ha fatto scuola ed ha contribuito ad entusiasmare e aprire il varco ad altri gruppi di residenti come al Parco Poli. Un salto oltre all’individualismo, per chi vive in un quartiere o per chi solamente usufruisce di un’area verde, per renderla più bella, confortevole e ricca di iniziative per i più piccoli e non solo. Tutti coloro che sono interessati a rendersi partecipi di questa nuova avventura potranno contattare l’ufficio Ambiente del Comune nella persona del geom. Claudio Rossi 0522-655448 c.rossi@comune.novellara.re.it disponibile ad offrire attrezzatura e materiale per rendere e garantire un parco sempre in ordine. Ci si metterà a tavolino con proposte, idee e tanta concretezza, elementi che a Novellara non sono mai mancati.
Sulla falsa riga di quanto è già esistente e attivo, dal parco Primavera al parco Poli, chi vive o semplicemente usufruisce del Parco può contribuire a renderlo più bello e ricco.

consiglieri640

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Assemblea pubblica per la costituzione di un Nucleo di Protezione Civile locale a Novellara

Lunedì 24 febbraio alle ore 21,00 presso la Sala Civica in Rocca, si terrà un’assemblea pubblica per la costituzione di un Nucleo di Protezione Civile locale a Novellara.
All’incontro parteciperanno l’Assessore Youssef Salmi, il Presidente del coordinamento provinciale di volontari di protezione civile, Wolmer Bonini e Luciano Gobbi, Centro Unificato provinciale della Provincia di Reggio.
Proprio in questi giorni il Comune di Novellara ha lanciato un appello ai propri cittadini per costituire un nucleo di volontari di protezione civile locale; un gruppo di persone appositamente formate in base alle nuove indicazioni della Regione Emilia Romagna, che a titolo volontario sia in grado di intervenire in caso di emergenza.  Circa una ventina di persone hanno già risposto all’appello, dando al propria disponibilità a fare parte di questo importane gruppo di volontari.
“Ritengo positivo lo sviluppo di questo servizio, – ha affermato il Sindaco di Novellara, Raul Daoli, – nell’ottica di estendere la sensibilizzazione in materia di protezione civile, nonché di massimizzare le sinergie presenti sul territorio, per dare risposte immediate ed efficienti in caso di bisogno”.

A seguire incontro con le Associazioni locali.

Bussola

Novellara vuole creare un nucleo di Protezione Civile

Il Consiglio Comunale di Novellara, nella seduta del 30 gennaio, ha approvato un nuovo schema di convenzione tra i Comuni dell’Unione Bassa Reggiana per il trasferimento della Protezione Civile all’Unione dei comuni della Bassa reggiana, come previsto dalla legge regionale 21 del 2012.
La convenzione conferma la necessità di dotarsi di un Ufficio Associato di Protezione Civile per gli otto comuni della Bassa Reggiana. L’Ufficio, già attivo dal 2010, prosegue le proprie attività, rimanendo la struttura di riferimento a livello sovra comunale, per i Sindaci della Bassa Reggiana, nello svolgimento delle attività di competenza in materia di Protezione del territorio: dall’elaborazione e gestione del piano intercomunale di protezione civile, al coordinamento ed organizzazione delle attività operative, dalla creazione di una banca dati comune al miglioramento del progetto intercomunale di comunicazione radio con l’associazione Antenna Amica (frequenza radio in uso esclusivo fra i Comuni della Bassa Reggiana), alle attività di formazione e sensibilizzazione tra i cittadini e nelle scuole.

I rischi concreti da contrastare sul nostro territorio ci sono: gli allagamenti e smottamenti a causa del Po (almeno di riflesso), gli eventi sismici, la siccità” afferma il Sindaco “Ritengo positivo lo sviluppo di questo servizio, nell’ottica di estendere la sensibilizzazione in materia di protezione civile, nonché di massimizzare le sinergie presenti sul territorio al fine di dare risposte immediate ed efficienti in caso di bisogno”.

Proprio in questi giorni il Comune di Novellara ha lanciato un appello ai propri cittadini per costituire un nucleo di volontari di protezione civile locale; un gruppo di persone appositamente formate in base alle nuove indicazioni della Regione Emilia Romagna, che a titolo volontario sia in grado di intervenire in caso di emergenza. Nel caso si raccolgano un buon numero di adesioni verrà organizzato un incontro informativo per comprendere meglio le finalità del progetto.
La propria disponibilità va segnalata a Marzia Menozzi: 0522655463 oppure a: m.menozzi@comune.novellara.re.it  indicando Nome e cognome, indirizzo, cellulare, mail

La Bussola 2014-2

Ad un anno dal sisma del maggio e giugno 2012

giugno un anno dal terremoto

Il giorno 21 giugno una piccola scossa con epicentro a Fivizzano ha riaperto ferite e preoccupazioni che piano piano si stavano placando.
Sul nostro territorio i tecnici comunali hanno subito attivato le procedure per verificare la tenuta delle strutture pubbliche (inizialmente le scuole, chiese e altri locali pubblici) senza riscontare danni a cose o persone.
Nel contempo, come previsto, l’ufficio opere pubbliche ha avviato i lavori di miglioramento antisismico di alcune strutture sportive, sfruttando la pausa estiva delle attività scolastiche.
Nel dettaglio saranno rinnovati gli spogliatoi della palestra blu e sarà completamente ricostruita la copertura della struttura,  con annessi adeguamenti antisismici, grazie ai contributi regionali.
Si tratta di adeguamenti migliorativi di strutture pubbliche, che seppur progettate prima del 2005 (e quindi non sottoposte alle vigenti norme antisismiche) sono riuscite a resistere all’accelerazione sismica del 60% del progetto, condizione, come affermato durante l’assemblea pubblica dello scorso novembre che ha garantito il perfetto funzionamento ed uso delle strutture per tutta la stagione invernale in totale sicurezza.
Spostandoci nell’area industriale, ho constatato che già molte aziende private hanno effettuato i lavori in ottemperanza del D.l. 74/2012 convertito in legge 122/2012 sulla messa a norma in materia sismica, rispettando la scadenza per l’ottenimento della certificazione provvisoria e risolvendo le carenze strutturali dei capannoni con piastratura e fissaggi travi-colonne.
Nei mesi passati anche Novellara, essendo un territorio compreso nei 7 comuni del cratere ristretto, ha dovuto, con il coinvolgimento di imprese edili, ingegneri, geometri, muratori, imprenditori e associazioni di categoria comprendere quale fosse la soluzione migliore per ottimizzare i tempi d’intervento nei reparti produttivi, utilizzando i più efficienti materiali e soluzioni strutturali. Il tutto con occhio attento ai costi e sono fiera di aver constatato come si fosse generata con il tempo una vera e propria task force di professionisti che hanno consegnato al nostro territorio un patrimonio immobiliare produttivo più sicuro e a norma di legge.
Oggi possiamo dire, che molti di questi capannoni hanno ottenuto la certificazione necessaria anche  grazie alla Regione Emilia Romagna che ha messo a disposizione fondi a copertura fino al 70% per chi non ha subito danni (ma doveva ugualmente rafforzare il capannone) e il 100% per chi ha subito danni alla struttura compresi eventuali macchinari o semilavorati, danni anche minimi.
Il decreto ha inizialmente creato preoccupazioni e polemiche a volte  anche giustificate, ma oggi ritengo che, con i risultati che abbiamo ottenuto,  questo territorio diventerà un esempio di rigore e tutela della sicurezza per tutto il Paese; un impegno, il nostro, che deve diventare priorità per tutte le Regioni e amministrazioni locali, ricercando così di adeguare preventivamente gli edifici sensibili.
Il ringraziamento di Novellara alle associazioni che si sono impegnate nell’emergenza post-sisma
C’era anche il Sindaco Raul Daoli a rappresentare tutta la città a Reggiolo, lo scorso 1 giugno all’iniziativa promossa dalla Provincia per ringraziare tutte le associazioni, Protezione Civile in primis che si sono adoperate giorno e notte per garantire agli sfollati una quotidianità più serena e autonoma. Anche le associazioni novellaresi hanno contribuito con numerosi eventi, raccolte di fondi e prodotti di consumo da donare ai Comuni più colpiti. Anche nella drammaticità di quei mesi, le nostre comunità sono riuscite a tirare fuori il meglio.

di Barbara Cantarelli, Vice Sindaco

Per Guadagnare a Novellara, Si Passa Da Qui tel.3333460860

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Assemblea post-terremoto

Giovedì 2 agosto un momento di confronto con istituzioni ed esperti di rischio sismico per affrontare in modo consapevole le azioni post-terremoto

Gli eventi sismici delle scorse settimane e le direttive ed i decreti emanati per uscire dall’emergenza terremoto continuano a suscitare diversi quesiti e dubbi tra cittadini, imprenditori locali e tecnici locali. Per cercare di offrire informazioni corrette e rispondere ai quesiti sulla messa a norma degli edifici danneggiati il Comune di Novellara ha organizzato per giovedì 2 agosto alle ore 18.30 in sala del Consiglio del Municipio un incontro pubblico con la Protezione Civile.
L’incontro è promosso dalla Protezione Civile della Provincia di Reggio Emilia e dall’INGV e vedrà la partecipazione di ingegneri strutturisti di Re.Luis e del Servizio sanitario regionale.

2012-07-31 Aggiornamento sequenza sismica

TERREMOTO, PARLIAMONE INSIME

INVITO
La protezione civile incontra i cittadini
Giovedì 2 agosto ore 18.30

Il Comune di Novellara organizza per giovedì 2 agosto alle ore 18.30 presso la sala del Consiglio (P.le Marconi, 1) un momento di confronto con istituzioni ed esperti di rischio sismico per affrontare in modo consapevole le fasi post-terremoto.
Saranno presenti simologi INGV, ingegneri Re.Luis e referenti della Protezione Civile di Reggio Emilia e Ausl che illustreranno le dinamiche dei terremoti e offriranno utili informazioni sulla messa a norma delle abitazioni e degli impianti produttivi.
Un’assemblea pubblica estremamente utile per cittadini, imprenditori, associazioni che stanno agendo a supporto dei soggetti più colpiti dagli eventi sismici delle scorse settimane.

Dove vanno a finire i soldi degli SMS dei terremotati?

Al consiglio comunale di Assisi un’interpellenza sui fondi per l’Abruzzo decine di milioni sono gli euro donati dagli italiani dopo il sisma del 6 aprile 2009. Di molti si è persa letteralmente traccia. Di altri, come quelli raccolti dal comune di Assisi, non se ne conoscono le cifre e non è ancora stato inviato un centesimo a quasi due anni dal terremoto. Il sindaco in carica, Claudio Ricci (PdL), ritiene opportuno inviarli con comodo, dopo l’approvazione del bilancio 2011. E non c’è fretta nel consiglio comunale, in cui un’interpellenza del 4 marzo appariva come ultimo dei 14 punti all’ordine del giorno.
Di altri fondi si ha la trasparenza della destinazione, come quelli relativi agli SMS affidati alla Etimos dalla Protezione Civile, potendone almeno verificare impieghi e costi di gestione.
CHI E’ ETIMOS S.c.: un consorzio finanziario internazionale, con sedi in Italia, a Padova, e tre sedi decentrate in Sri Lanka, Senegal e Argentina. Da più di vent’anni raccoglie il risparmio e lo gestisce nei Paesi in via di sviluppo, con programmi di microcredito, cooperative di produttori, iniziative microimprenditoriali e organizzazioni di promozione sociale. Nel 1999 contribuisce a fondare Banca Etica, nel 2002 Sefea (la Società europea per la finanza etica e alternativa). Dal 2006 l’espansione e consolidamento in Asia, Africa e Sud America. Il capitale è fornito alla Etimos da risparmiatori (banche, fondazioni, cooperative, enti ecclesiali, Ong, imprese e privati) interessati a strumenti per investimenti socialmente responsabili, ma anche remunerativi sotto il profilo finanziario.
GLI SMS, 5 MILIONI DI EURO: sperimentata con parte delle donazioni raccolte dopo lo tsunami in Sri Lanka, in cui fu avviato un progetto di microfinanza, la collaborazione fra Etimos e Protezione Civile si ripete in Abruzzo, con una convenzione stipulata il 23 novembre 2009, e con l’assegnazione di 5 milioni destinati ad attività di recupero del tessuto socio-economico nel post-terremoto. Anche se il capitale fornito alla Etimos non proviene, in questo caso, da risparmiatori interessati a una remunerazione di quanto investito.
PROGETTO E COSTI: dei 5 milioni iniziali, 470mila vanno in “oneri riferiti alla gestione operativa del progetto per tre anni, a far data da dicembre 2009”, ci conferma Chiara Benvegnù, coordinatrice Progetti Innovativi Etimos, “somma largamente insufficiente” — aggiunge alla nostra richiesta di conoscere altri costi oltre a quelli indicati -“in ogni caso stiamo cercando di attivare tutte le possibili sinergie pubbliche e private, volte al raggiungimento di una sostenibilità dell’iniziativa nel medio-lungo termine”. Dei 4,53 milioni restanti, è previsto un plafond di 500mila euro per famiglie e singoli, 3,53 milioni per micro e piccole imprese, 500mila per cooperative, associazioni e imprese sociali.
All’8 marzo, l’ammontare complessivo dei crediti erogati dalle banche è di 204mila euro, di cui 54mila per famiglie (11 richieste) e 150mila per imprese (7 richieste). Sono nel complesso 132 le richieste di credito accolte presso i centri Caritas, incaricati di valutare i bisogni delle persone ed eseguire una prima valutazione in fase di pre-istruttoria che viene poi inviata alle banche. Abbiamo chiesto alla Etimos se era il caso di rivedere l’impostazione del progetto, in caso di scarso utilizzo dei fondi disponibili. Nella risposta si indica che “il Dipartimento della Protezione Civile e il Consorzio Etimos valuteranno assieme agli altri partner del progetto una diversa destinazione delle residue disponibilità economiche, coerente con le finalità dell’iniziativa e i bisogni della popolazione”.

Fonte:

http://www.youtube.com/watch?v=K6ezWXhf8YY&feature=em-uploademail