Spero che a nessuno dispiacerà se oso la triste confessione che vi sono momenti, oh, molti momenti in cui io desidererei essere un alcolista. La ragione è che io considero la gente di A.A. la più incantevole del mondo. Tale è la mia considerata opinione. In qualità di giornalista ho scoperto essere mia fortuna l’aver incontrato molte di quelle persone che vengono ritenute affascinanti. Conto fra i miei amici stelle e luci meno brillanti del palcoscenico e del cinema. Gli scrittori rappresentano la mia dieta giornaliera, conosco dame e gentiluomini di entrambi i partiti politici. Sono stato ricevuto alla Casa Bianca; ho diviso il pane con re, ministri e ambasciatori e io dico, dopo questo elenco, che preferirei una serata con i miei amici A.A., piuttosto che una con qualsiasi persona o gruppo tra quelli che ho indicato. Mi sono chiesto perché io consideri così affascinanti questi bruchi alcolisti che hanno scoperto le loro ali da farfalla in Alcolisti Anonimi. Vi è più di una ragione ma posso dirne alcune. Gli A.A. sono quelli che sono ed erano quelli che erano, perché essi sono sensibili, immaginativi, ossessionati da un <<sense of humour>> e una consapevolezza di una universale verità. Essi sono sensibili, il che significa che vengono facilmente feriti e ciò li aiuta a divenire alcolisti. Ma quando si sono ristabiliti sono ancora così sensibili – come sempre – sensibili alla bellezza e alla verità e avidi inafferrabili delle glorie della vita. Ciò li rende compagni affascinanti. Alcuni di loro bevono per sconfiggere la loro immaginazione. Altri gozzovigliano solo per cancellare insopportabili visioni immaginarie. Ma quando essi hanno trovato la via del recupero, i loro discorsi traboccano di calore e di luce; questo li rende compagni incantevoli. Essi sono ossessionati da un <<sense of humour>>. Perfino nel corso della loro intossicazione essi erano conosciuti perché dicevano cose dannatamente divertenti. Ma quando hanno trovato la via del loro recupero, possono scoprire una felice libertà e sono capaci di raggiungere uno stato divino in cui essi possono ridere di se stessi – l’apice dell’auto-conquista. Andate alle riunioni e ascoltate le risate. Di cosa ridono? Ridono di macabre memorie su cui spiriti più deboli si rannicchierebbero in inutili rimorsi. E ciò li rende persone meravigliose con cui stare al lume di candela. State con loro quando finisce la riunione e ascoltateli recitare la Preghiera della Serenità! Essi hanno trovato un Potere Superiore che loro servono diligentemente. E ciò dà un fascino che non si trova mai altrove: né in mare né in terra.
Fulton Oursler (giornalista)
New York

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