SANZIONIAMO IL CLIENTE

Caro direttore, la Svezia che è tutt’altro che un paese bacchettone, ha messo in legge la sua tariffa penale sui clienti della prostituzione: sei mesi di carcere. E la prostituzione è crollata. Il 75 per cento della gente si dice d’accordo. Anche il Comune di RE, ha inasprito considerevolmente le sanzioni portandole a 400 euro per i “clienti” intenzionati a comprare un corpo. Si potrebbe obiettare che; <<Prostituzione? E’ il mercato dove c’è chi vende e chi compra. Siamo un Paese libero: liberi clienti di libere prostitute. Io pago che problema c’è>>.
L’uomo scende di sera nelle buie strade di periferia, o nelle grandi arterie del sesso, o dentro al fiume di auto per i viali della città, seminata di lucciole per adescare un corpo. Oltre ad un problema di puro ordine pubblico, credo che l’ordinanza severa del Sindaco, sia un indice di civiltà. Stiamo imparando dagli svedesi la lezione dettata dall’ articolo uno della loro legge dove afferma che: <<la prostituzione è una forma di violenza dell’uomo verso la donna>>.
Questa è civiltà, finalmente. E a chi sostiene che è un mestiere come un altro, un’attività che potrebbe arricchire il fisco, si potrebbe rispondere come uno dei responsabili dell’anti-tratta: <<come mai allora non volete che lo facciano le vostre figlie?>>.
Cordialità
 Paolo Pagliani
Pubblicità