SIAMO UN PAESE “STRAORDINARIO”

Caro direttore, subito dopo il sisma che ha colpito la nostra Regione, il Presidente del Consiglio ha fatto visita alle zone terremotate, per rendersi conto dei danni, quantificare i primi aiuti ma ricevendo anche una contestazione da un ridotto numero di …persone. Non credo che ai più desse fastidio che egli andasse a manifestare la solidarietà e l’impegno del governo, come si addice ad una nazione “normale” ma per pochi che fischiavano. Era come fosse lui la causa della disoccupazione e del disastro dell’economia. Piacevano forse a questi, i governi precedenti che per ogni 100 euro di entrate, decidevano di spenderne 140 ma ora che arrivata gente capace, che decide che così non si può andare avanti, che bisogna ridurre le spese ed aumentare le entrate, a diversi connazionali questo non piace; meglio qualcuno che ti lascia vivere tranquillamente al disopra delle tue possibilità, come è successo all’ombra del Partenone. E così un premier che dai principali leader mondiali ci viene additato come esempio di capacità, di serietà e buongoverno, qui da noi diviene oggetto di ogni sorta di attacchi, denigrazione, fischi, lazzi, battute sceme e pseudo-satira politica. Nella nostra “straordinaria Italia credo occorra una sana “normalità” che comporta anche l’impopolare tassazione (ebbene sì!), per contrastare il dissesto finanziario. Altro che scadenza a marzo 2013, per sperare di cominciare a cambiare veramente questo “andazzo all’ italiana” ci vorrebbe Mario Monti Presidente del Consiglio per almeno altri 5 anni!

Cordialità
 Paolo Pagliani
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