
E’ una comune mattina di novembre, la nebbia ha appena lasciato spazio al sole pallido autunnale e al Circolo Tennis già qualcuno armeggia tra i campi e gli spogliatoi: non può che essere Paolo Tagliavini, istruttore del nostro circolo che è probabilmente in attesa del primo allievo della giornata.
Entro nel campo 2, il suo “preferito” e ne approfitto per fargli una breve intervista sul suo lavoro che è nato, anni fa, forse da una grande passione.
D. Buongiorno Paolo, da quanto tempo hai intrapreso l’attività di istruttore di tennis?
Paolo: Ho cominciato questa professione nel 1999 qui al Circolo La Rocca e la mia avventura prosegue tuttora.
D. Cosa ti ha spinto a scegliere questa professione?
Paolo: Da quando mi sono avvicinato al tennis ho subito desiderato di trasformare la mia passione sportiva in un impegno costante, così mi sono impegnato perché questo desiderio diventasse reale.
D. Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Paolo: Prima di tutto, mi impegno sempre per cercare di trasferire la mia passione per il tennis ai miei allievi, piccoli e grandi; inoltre, insegnare loro la tecnica sportiva che ho imparato negli anni perché possano maturare nello sport che hanno scelto di praticare.
D. Cosa vorresti fare di diverso o di nuovo?
Paolo: Beh, senza dubbio sento l’esigenza di rinnovare la mia preparazione professionale; credo che sia necessario essere sempre al passo con i tanti progressi delle tecniche sportive e di insegnamento. Gli allievi della scuola Tennis, piccoli e grandi, possono trarre molti benefici da questo. Il Circolo poi è in una fase di miglioramento strutturale che, insieme all’impegno mio e dei soci, aiuterà senz’altro ad offrire un servizio soddisfacente.
D. Ti sei mai chiesto come mai è difficile, per gli adolescenti, proseguire uno sport come il tennis?
Paolo: Non è facile trovare una sola risposta a questa domanda: nei nostri paesi è da sempre forte la tradizione di sport come calcio, basket e pallavolo che danno spazio a molti giovani nel territorio e che offrono un apparato organizzativo più consolidato rispetto al tennis. Il nostro circolo è senza dubbio in crescita. Io sono fiducioso e quindi ottimista per il futuro.
D. Consiglieresti ad un giovane sportivo di intraprendere il tuo percorso?
Paolo: Assolutamente sì, perché la passione per il proprio lavoro è importantissima e questo permette di svolgere un “dovere” in modo più sereno. Inoltre considero lo sport un elemento fondamentale di crescita personale ed il tennis mi ha insegnato disciplina ed estrema correttezza. Il tennis poi, a differenza di quello che molti pensano, è un grande esercizio fisico e mentale, completo ed aggregativo che permette di praticarlo, ad ottimi livelli, anche in età non più giovanissima.Inoltre questa pratica sportiva puo’ convivere bene con lo studio domestico di un giovane studente.
Si conclude così la prima di una serie di brevi profili che vogliono far conoscere piu’ da vicino, personaggi che hanno fatto e costituiscono tuttora la storia del tennis novellarese.
Si ricorda che per corsi, lezioni private e informazioni si può telefonare al n° 0522- 653026.
Anna Maria Ferrari
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