
H.Jackson Brown, scrittore statunitense del XX secolo, scriveva nella sua opera più famosa: “la migliore preparazione per domani è fare il tuo meglio oggi.” Lo scrittore nella sua opera elencava i comportamenti che a suo parere dovrebbero essere adottati per vivere un’esistenza felice, noi ragazzi dell’oratorio partiamo da questa citazione per raccontarvi di un nostro progetto partito da molto lontano.
Si potrebbe facilmente pensare che per organizzare tre giorni di sport occorra poco tempo, in realtà per la “buona riuscita” l’evento è stato preparato con un anno di anticipo.
Ragazzi e adulti si sono trovati intorno a una tavola a scrivere, raccontare, esprimere opinioni, mandare mail. Intanto in salone donne, ragazze, “nonne” si riunivano qualche sera a fare tortelli e cappelletti, che hanno contribuito a pagare diverse spese e sono diventati il piatto “più richiesto” dell’evento.
Brown aveva ragione, bisogna fare sempre del proprio meglio, giorno per giorno, per preparare eventi o progetti che spesso ci sembrano “più grandi” di noi.
Sport e Ben-essere è stato tutto questo.
L’evento creato dai giovani e per i giovani ha avuto inizio con la presenza del presidente della Associazione Italiana Calcio Damiano Tommasi, che si è confrontato con le provocazioni proposte dai giovani.
In una realtà di scommesse calcistiche, test positivi al doping, lacrime di atleti finiti, rabbia di atleti mai realizzati è possibile praticare sport in modo sano e costruttivo?
L’ex calciatore della nazionale e attuale presidente della A.I.C, risponde con un convinto sì a questa domanda che risuona all’interno delle mura della nostra Rocca. Con la sua serietà, unita ad una brillante ironia, ha saputo portare nella nostra cittadina non solo una testimonianza vera di sport ma anche la dimostrazione che ci si possa divertire ad alto livello mantenendo quei valori, quali la responsabilità, l’umiltà e il rispetto dell’altro, chiunque esso sia, che ogni allenatore dovrebbe insegnare sul campo ai propri ragazzi.
Il venerdì all’alba i ragazzi hanno iniziato ad allestire la piazza e neanche i lampi e l’abbondante pioggia del pomeriggio non hanno potuto impedire lo svolgimento dei tornei della gabbia maschile 3×3 e dello splash volley. Quando si ha nel cuore e nella mente un desiderio così “grande” non è certo un pò d’acqua o qualche rumore a intimorire!! Si è lavorato di notte, di giorno, si è montato e si è smontato, il nostro paese si è addormentato con un paesaggio e si è risvegliato con un altro, sempre diverso, sempre più “ricco”. I campi, le musiche e le squadre si alternavano, ma la gente rimaneva, aumentava, gioiva. Sabato 7 luglio è stato il giorno più temuto dallo staff a livello organizzativo, quattro tornei (gabbia femminile, gabbia maschile, blisghetto, beach) sostenuti contemporaneamente e la cucina sempre attiva sia di giorno che di notte. Tutto come previsto, anche i minimi problemi sono stati risolti brillantemente da ciascuno nel proprio campo, normali incomprensioni risolte con il sorriso, la fatica è diventata volontà, lo sport è diventato “stare bene”. Avvenuta questa conversione ci si è tuffati nella domenica con una gioia e una carica uniche per affrontare l’ultimo appuntamento: i concerti serali di band emergenti, dei Borghi Bros e Dj Cerla. Magliette azzurre dello staff che correvano da ogni parte, musica ad alto volume, cori di ragazzi e ragazze scatenati sotto il palco. Non era la festa di chiusura delle olimpiadi, tanto meno un concerto al Campovolo, era una manifestazione di gioia e condivisione nella nostra città troppo spesso resa “stanca” dall’abitudine e dalla tradizione. Sono giunti numerosi complimenti, richieste di iscrizione per l’anno successivo, strette di mano tra il comune stesso e lo staff, che hanno collaborato per diversi mesi con modalità e opportunità differenti, dando vita ad un principio di conoscenza e stima reciproca. Quando tutto ciò è cominciato l’obiettivo era quello di mettersi al servizio del prossimo e in particolare dei giovani per far vivere loro momenti di serenità e di gioia, ma presto ci siamo accorti che da soli non ci saremmo riusciti, per cui abbiamo cercato tante e belle collaborazioni che ringraziamo, che forse non erano mosse dalla nostra stessa fede, ma sicuramente siamo riusciti tutti insieme a trovare un punto in comune, quello di realizzare momenti belli di festa per una migliore comunità e civiltà.
La telecamera posta sulla finestra dell’oratorio è stata testimone di tutto ciò che abbiamo detto e ha filmato, i quattro giorni più ricchi di relazioni, sport e incontri che noi giovani avessimo mai vissuto nella nostra piazza.
Il ricavato della manifestazione (8000 euro) è stato totalmente devoluto al Comune di Rolo, che lo utilizzerà nella ricostruzione di una palestra resa inagibile dal terremoto del 29 maggio. Il ricavato comprende anche la vendita dei biglietti della lotteria, distribuiti in tutto il paese grazie ad uno staff di ragazze e donne instancabili.
A tutti un “infinito” grazie, nella speranza che chi giocherà in quella palestra, anche un “pò” nostra, possa divertirsi e gioire “stando bene”.
I ragazzi dell’Oratorio
www.sporteben-essere.it
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