
Mezzo secolo di nomadismo celebrato a Cesenatico con musica, eventi e presentazione di libri. Una retrospettiva con tanti progetti in cantiere: un nuovo album, un inedito di Guccini e un film di Pupi Avati sulla band
di Alessandro Cagossi
I Nomadi, la band più longeva del panorama musicale italiano, e secondi solo ai Rolling Stones nel mondo, lo scorso giugno hanno celebrato 50 anni di storia con una tre giorni di musica e appuntamenti a Cesenatico. Proprio in Riviera nel 1963 inizio’ l’epopea nomadista con “il complesso” ingaggiato per suonare un’intera estate a Riccione, dove i Nomadi sono tornati nel 2003 per festeggiare i quarant’anni di carriera con un concerto in spiaggia.
A Novellara suonarono per la prima volta al molto frequentato Club Pineta. Sempre qui, nel campo sportivo hanno ricominciato nel luglio del 1990 con un memorabile concerto, dopo due anni d’inattivita’ a causa di forti contrasti fra i membri del gruppo. Ed è qui che è avvenuta la presentazione del nuovo cantante Cristiano Turato durante il NomadIncontro del 2012, quasi a ribadire che a Novellara ci sono le radici, nonostante tanti anni di successi e concerti in ogni angolo d’Italia.
Nel 1983 i Nomadi si esibirono alla Festa dell’Unità nel campovolo di Reggio per festeggiare il ventennale dell’attività. In quell’occasione Augusto diede appuntamento a tutti per la festa dei trent’anni e dei quarant’anni, ma nessuno poteva immaginare che quella sarebbe stata la sua ultima celebrazione decennale. Nel 1993 il trentennale per uno strano scherzo del destino coincise con il grande dolore per la scomparsa di Augusto frammisto agli stimoli per l’inizio dell’era di Danilo Sacco. Come luogo per la ripartenza fu scelto Levico, in Trentino, un altro luogo simbolico dove agli esordi i Nomadi suonarono un’intera stagione estiva.
A Cesenatico la band non poteva che ringraziare il pubblico del traguardo raggiunto se non regalando tre giorni di concerti, proponendo i cavalli di battaglia storici assieme alle hit più recenti. Numerosi i nomi importanti della musica italiana che hanno partecipato alla tre giorni, come Paolo Belli, Enrico Ruggeri, Gianluca Grignani, Irene Fornaciari, Dolcenera, e Omar Pedrini. A sorpresa nel concerto di domenica è salito sul palco il premier
Enrico Letta, grande fan dei Nomadi.
L’happening è stato impreziosito dalla mostra dei dipinti e dei disegni di Augusto curata da Rosy Fantuzzi, da una mostra fotografica e dalla presentazione di ben tre libri: “Ma che film la vita”, la biografia di Augusto curata da Elena Carletti e Vittorio Ariosi; “Io Vagabondo, 50 anni di Nomadi”, il romanzo della vita di Beppe Carletti scritto con Andrea Morandi; e infine “Bila Nomade, è incominciata così…” in cui Bila Copellini ripercorre i suoi cinque anni con il gruppo attraverso vecchie fotografie.
“Con Augusto mai avremmo immaginato che i Nomadi sarebbero riusciti a festeggiare i primi cinquant’anni di attività musicale circondati dall’affetto dei suoi fan. Eppure stasera siamo qui, a far festa anche nel nome di Augusto” ha detto Beppe Carletti dando il via alle celebrazioni. Mezzo secolo di Nomadi e di nomadismo, quindi. C’è da scommettere che non sarà l’ultimo traguardo della band novellarese: uscirà una raccolta celebrativa di vecchi brani riarrangiati e un dvd dell’happening di Cesenatico. Inoltre, Guccini ha scritto per loro una canzone celebrativa intitolata proprio “Nomadi” che gioca un po’ sul significato letterale e sul nome della band. Girano voci di una loro possibile partecipazione al prossimo festival di Sanremo. E infine, il regista Pupi Avati ha in mente di girare un film proprio su di loro. Insomma, la storia continua.

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