Mostra Giacinto Sgarbi prorogata al 17 gennaio

sgarbi 2Sarà possibile visitare anche domenica 10 e 17 gennaio la mostra di quadri di Giacinto Sgarbi allestita nelle sale espositive del Museo Gonzaga di Novellara in occasione del decimo anniversario della morte del pittore.  Il Comune ha deciso di prorogare la mostra visto l’ampio riscontro ed interesse da parte dei visitatori del Museo Gonzaga.
L’esposizione, inaugurata il 6 dicembre presentava al pubblico  37 quadri di proprietà della famiglia è stata successivamente arricchita con tre opere della fine degli anni Sessanta di proprietà privata.
Sgarbi inizia a dipingere da autodidatta molto presto dedicandosi sino alla metà degli anni Sessanta al figurativo. Le opere in mostra sono suddivise su due sale, nella prima sono esposti scorci di Novellara o delle Valli dipinti negli anni Novanta. Nella seconda sala il percorso inizia con alcune opere figurative degli anni Sessanta per snodarsi poi negli anni periodi quando l’artista approda alla sua forma “surrealista” che lo caratterizzerà per sempre. Caratteristica del pittore anche la grande padronanza e il “gusto” nell’uso del colore che gli permette, con grandi risultati, anche accostamenti azzardati.
Nella sua lunga carriera Sgarbi espone in diverse mostre collettive e personali ottenendo importanti riconoscimenti.
Nel 1973 a Massa Carrara, nella 4° Rassegna Nazionale di pittura, tenutasi presso la Galleria Michelangelo, tra 100 partecipanti Giacinto Sgarbi vince il primo premio nella sezione astratta con l’opera “Dopo l’incidente” del 1972 (esposta in mostra).
In una lettera del 1987 della Galerie Salammbo di Parigi, situata a pochi metri dal Museo Picasso, gli chiedono di diventare uno dei loro artisti ufficiali e gli comunicano che le sue opere saranno esposte accanto ad artisti importanti: Dali, Roth, Toffoli, Picasso…
La mostra è visitabile dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18,30.
Ingresso libero.

Sara Germani

bussola.

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Fiera di San Cassiano: tra luna park, mostre e concerti spicca LudicaRocca, ritrovo per gli appassionati di giochi in scatola

fiera san cassiano novellara

Dal 30 aprile al 4 maggio torna la tradizionale fiera di San Cassiano a Novellara. La Piazza Unità d’Italia sarà invasa da divertenti giostre e attrazioni per i più piccoli, mentre tutto il centro storico si colorerà di sapori, profumi, mercatini dell’ingegno e mostra mercato dell’industria, artigianato artistico, auto e verde.

La fiera di San Cassiano è anche l’occasione per aprire i preziosi spazi espositivi della Rocca dei Gonzaga agli artisti locali, alle associazioni e alle scuole che partecipano attivamente creando un ricco programma che unisce, arte, cultura e storia locale.

VENERDÌ 1 MAGGIO: AL VIA LA FIERA E GRANDE CONCERTO – Venerdì 1 maggio l’amministrazione comunale inaugura in viale Roma alle ore 10.30, come da tradizione, la Fiera di San Cassiano. Quest’anno lo farà in compagnia dei volontari AUSER, impegnati da diversi mesi, nel restauro e recupero dei pezzi provenienti dal Museo della Civiltà Contadina, chiuso a seguito del terremoto del 1996. A loro, che quotidianamente offrono tempo e attenzioni al recupero del nostro recente passato ed a tutte le famiglie che hanno arricchito questa esposizione, l’amministrazione vuole dedicare uno speciale ringraziamento. Per l’occasione il novellarese Luigi Camellini donerà per l’esposizione contadina un quadro naif con richiami alla cultura contadina locale.  Inoltre, torna per il terzo anno il Concerto del Primo Maggio, a cura di Live is Life, nel cortile della Rocca, in compagnia di tante tribute band a partire dalle ore dalle ore 15.00.

PER I PIU’ PICCOLI – Oltre al luna park ed alla giornata del bambini del 5 maggio, per grandi e piccini è in programma tutta la giornata del 3 maggio LudicaRocca: giochi in scatola, board games, magic e tutto ciò che gira attorno al gioco intelligente  a cura di Pro Loco con la partecipazione del Club TreEmme di Carpi. L’invito è semplice e rivolto a tutti: portate il vostro gioco in scatola preferito e mettetevi a disposizione per giocare insieme e spiegare a tutti gli interessanti le regole del gioco.

C’è sempre grande attesa e divertimento per il “Piccoli Ciceroni” i bambini delle classi quinte delle Scuole elementari di Novellara e San Giovanni che “adotteranno” una Sala espositiva del Museo Gonzaga e ne esporranno i quadri, gli arazzi e la collezione di Vasi dell’antica Spezieria dei Gesuiti. L’iniziativa, già molto apprezzata e partecipata negli anni scorsi, si svolgerà sia l’1 che  il 3 maggio (ore 10.00 – 12.30) e sarà un’occasione per vedere – con occhi diversi – il patrimonio storico-artistico conservato nel Museo.

MOSTRE, ARTE E CULTURAL’Acetaia comunale, collocata nel sottotetto della Rocca, sarà aperta per assaggi e visite guidate a cura del gruppo di volontari promotori dell’Acetaia Comunale l’ 1 e 3 maggio dalle ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30. A grande richiesta sarà in mostra la collezione di piante carnivore del giovane Marco, cittadino novellarese scomparso nel 2014. Tra le piante più curiose in mostra c’è un ibrido che è stato intitolato a Marco utilizzando il suo nickname conosciuto nel mondo degli appassionati e collezionisti “Iamsatirico”. Sempre l’1 e 3 maggio sarà aperto il ricco Archivio Storico comunale nella Rocca.

Dall’1 al 4 maggio sarà inoltre possibile visitare presso la Sala del Consiglio i dipinti di Romano Pasqualotto in Sala del Consiglio e la mostra di ricami delle allieve del corso “Reggio Ricama” presso la sala del Fico (ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 21.00). Da segnalare infine la mostra “Ritratti di pianura – Passioni e colori di una vita”, personale di pittura in memoria dell’artista Pier Giulio Beltrami che si terrà all’interno della sala espositiva del Museo Gonzaga.

La mostra è incentrata su una serie di opere che hanno come tema la pianura padana: contadine ritratte al lavoro, piegate sui campi, con il volto coperto da ampi cappelli di paglia, ma anche paesaggi tipici della nostra campagna silenziosi, assolati, ai quali si guarda con nostalgia. A fare da corollario ritratti di donne, un altro soggetto prediletto da Beltrami, dolci e forti come era la sua compagna di vita Lidia, presente in tre ritratti che aprono la mostra. Opere ad olio, acrilico, ma soprattutto acquerelli si susseguono sulle pareti della sala espositiva. Dopo la bella mostra di Palazzo Casotti a Reggio Emilia anche Novellara ha voluto rendere omaggio a questo o artista che ha vissuto a lungo a Novellara e che è morto in circostanze tragiche nel maggio 2013.

L’esposizione, che sarà aperta dall’1 al 17 maggio, è visitabile tutte le domeniche e Venerdì 1 dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. Sabato 2 e Lunedì 4 Maggio apertura pomeridiana.

www.comunedinovellara.gov.it

La tavola ai tempi dei Gonzaga

tavola_2764_9882“Alla tavola dei Gonzaga di Novellara tra Cinque e Seicento” il primo volumetto della Collana di ricerche per la Storia di Novellara pubblicato dall’Archivio storico “V.Davolio e A.Cerlini” del Comune di Novellara sarà presentato domenica 1 marzo alle ore 17.00 nella Sala del Consiglio di Novellara.
Il testo, che racconta dell’alimentazione alla tavola dei Gonzaga di Novellara, ma anche degli antichi rimedi per curare gli ammalati, è il  frutto di anni di ricerca storica compiuta da Maria Gabriella Barilli che con grande pazienza ha trascritto tantissime lettere contenute all’interno delle trecento buste e più di corrispondenza tra conti e contesse di Novellara.
Un racconto culinario davvero curioso che dalla Contessa Costanza, passando per Alfonso I, Vittoria e Camillo II racconta di usi e costumi, tavola e piacere, convivialità e valorizzazione del cibo in un momento in cui l’EXPO sta portando in primo piano il valore del cibo. Ai presenti sarà consegnata copia dell’opuscolo che sarà successivamente messo in vendita presso il bookshop del Museo Gonzaga.
Al termine aperitivo con l’Acetaia comunale.

Fiori e frutti nella ceramica rinascimentale

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Domenica 18 maggio 2014 alle ore 15,30 si inaugurerà, presso il Museo Gonzaga di Novellara, la mostra “Fiori e frutti nella ceramica rinascimentale”, organizzata in memoria di Anselmo Formizzi, presidente della Delegazione di Mantova dell’Associazione Nazionale Amici della Ceramica. Come scrive Mario Folloni Bolognesi nel catalogo della mostra “La cultura nel settore ceramico di Formizzi, è partita dal ritrovamento di piccoli frammenti …, ma poi con il suo studio successivo della ceramica da parata, della ceramica corrente di uso quotidiano, di quella devozionale, da casa e da convento, di targhe e di Madonne, Formizzi è diventato uno “studioso ricercatore”. I pezzi esposti si distinguono in due tipologie, la ceramica graffita e quella che viene definita mezza maiolica perché non più graffita bensì dipinta con vari colori su argilla cotta, ricoperta di ingobbio e invetriata.
All’inaugurazione interverranno la studiosa Maria Rosa Palvarini Gobio Casali, Romolo Magnani e Mario Folloni Bolognesi.
L’esposizione sarà visitabile sino all’8 giugno tutte le domeniche dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30.

Sara Germani

L'isola che non c'è

Martedì 8 aprile nuovo appuntamento con Serate Rosé

Proseguono le iniziative nell’ambito del progetto “Serate Rosé”,  che il Comune di Novellara organizza avvalendosi del patrocinio della provincia di Reggio Emilia e di ANCI Giovani Emilia Romagna.
Il progetto prevede che il giorno 8 di ogni mese – da Gennaio a Maggio – si svolga un appuntamento riconoscibile per tutti i cittadini, dedicato alle pari opportunità e ricordando esattamente la ricorrenza dell’8 Marzo.
Martedì 8 aprile, alle ore 21, il Loggiato del Museo Gonzaga ospiterà una degustazione di vino rosato offerto dalle Cantine Lombardini di Novellara. A seguire, alle 21,30, si terrà un dibattito sul tema “Contro la pubblicità sessista: azioni e programmi”. Interveranno Natalia Maramotti, Assessore alla Cura della Comunità del Comune di Reggio Emilia, per lunghi anni Consigliera di parità della Provincia e Nadia Rossi, Assessore alle politiche di genere del Comune di Rimini.
Serate Rosè vuole sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza, mediante appuntamenti fissi che affrontino a 360 gradi il tema della condizione femminile e della cultura del rispetto. Questo progetto si propone come uno strumento attuale per affrontare in concreto i problemi legati all’eguaglianza di genere.

L’ingresso è gratuito. 

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Sabato 29 marzo ore 16.00 inaugurazione restauri del cortile e del Loggiato della Rocca dei Gonzaga ed intitolazione Archivio storico

Sabato 29 marzo, alle ore 16, a Novellara, si terrà l’inaugurazione dei restauri del cortile e del Loggiato della Rocca dei Gonzaga, a cui prenderanno parte Raul Daoli, Sindaco di Novellara, Paolo Santachiara, Assessore alla cultura, Andrea Capelli della Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici dell’Emilia Romagna e l’Arch. Graziano Borghi.
E’ stato infatti portato a termine il restauro delle facciate del cortile della dimora gonzaghesca, un altro importante tassello che completa i lavori eseguiti in questi anni dall’Amministrazione comunale, per riportare la Rocca al suo antico splendore. Per l’intero intervento sono stati spesi oltre 500mila euro, in parte con risorse stanziate a bilancio ed in parte con contributi della Regione Emilia Romagna (91.200 euro con fondi P.O.R. FESR per il lato nord e 61.667 tramite L. 16/2001 per il lato sud, est ed ovest).
Nel lato ovest del cortile è stato ripristinato l’intonaco a calce, mentre le altre facciate sono state restaurate, rimuovendo le parti non originali. Per permettere un restauro il più rispettoso possibile, i restauratori hanno effettuato delle analisi chimiche  ed è stata creata una pasta di intonaco simile a quella originale. Durante il restauro del portico sono state ritrovate delle decorazioni, probabilmente affreschi benaugurali realizzati in occasione di sposalizi. Le facciate, inoltre, sono state tinteggiate secondo i colori originali, mentre  nel loggiato al piano superiore, dove si trova il Museo Gonzaga, sono stati collocati dei vetri e tendaggi alla bolognese.
Durante il pomeriggio si terrà inoltre l’intitolazione dell’Archivio storico comunale a Don Vincenzo Davolio, insigne storico novellarese dedicatosi al riordino dell’archivio dei Gonzaga, nonché autore delle “Memorie storiche di Novellara e de’ suoi Principi”  e ad Aldo Cerlini, illustre studioso, noto per la sua competenza in materia archivistica e paleografica.
Dalle ore 17,30 sarà possibile visitare il Museo, dove si terrà anche un breve intrattenimento musicale.

Sara Germani

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Ultime occasioni per visitare la mostra fotografica “Besa – un codice d’onore”

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Prosegue la mostra fotografica di Norman H. Gershman promossa da Istoreco “Besa: un codice d’onore. Albanesi musulmani che salvarono gli ebrei durante la Shoah”, visitabile tutte le domeniche fino alle 2 febbraio presso il Museo Gonzaga all’interno della Rocca di Novellara (orario d’apertura 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30). Ingresso gratuito.
BESA racconta , con immagini e parole, i testimoni diretti della solidarietà dell’Albania della guerra, concentrandosi su chi allora era bambino e oggi può raccontare quanto accaduto. A partire dai numeri. Nel 1933 l’Albania contava 803mila abitanti, fra cui solamente 200 ebrei. Ma quasi duemila profughi arrivarono dalla Germania dopo il 1933 e l’arrivo di Hitler al potere, ed altre migliaia vi cercarono rifugio dopo il conflitto. Nel 1943, quando il paese è stato occupato dai nazisti e comprende porzioni di territorio montenegrino, kosovaro e macedone, arriva un gesto di enorme coraggio. La popolazione albanese si rifiuta di obbedire all’ordine degli occupanti di consegnare le liste degli ebrei che risiedono entro i confini nazionali. Inoltre varie agenzie governative forniscono a molte famiglie ebree documenti falsi, con cui mischiarsi nel resto della comunità, senza far distinzione fra ebrei “albanesi” e profughi.
Mio padre diceva che i tedeschi avrebbero dovuto sterminare la sua famiglia, prima che lui permettesse loro di uccidere gli ebrei ospiti a casa nostra”. Sono parole splendide, di coraggio e umanità, che descrivono  il fortissimo obbligo morale che c’è alla base di BESA, un codice d’onore ancora oggi ritenuto il più elevato codice etico dell’Albania. “Besa” significa letteralmente “mantenere una promessa”: colui che agisce secondo il “Besa” è una persona che mantiene la parola data, qualcuno a cui si può affidare la propria vita e quella dei propri cari.
L’Albania, un paese europeo a maggioranza musulmana, ha successo dove altre nazioni europee falliscono. Tutti gli ebrei residenti in Albania durante l’occupazione tedesca, sia quelli di origine locale, sia quelli provenienti dall’estero, si salvano ad esclusione di una sola famiglia. Nel paese ci sono più ebrei alla fine della guerra che prima del suo inizio.

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