Gentile direttore,
la fotografia del Ferragosto dell’Italia che non ce la fa più, (non era difficile da indovinare), è stato l’assalto alle mense dei poveri della Caritas. Dalla Milano da bere mezza vuota per le vacanze estive, uno dei posti più affollati il 15 Agosto, è stata la mensa per i poveri dei frati cappuccini. Anche a Roma la Comunità di Sant’Egidio, è riuscita a servire un migliaio di pasti caldi. Nella nostra regione nel ricco capoluogo, 250 persone, (un record), hanno usufruito del pranzo ferragostano, organizzato dalla pastorale della Cei, in collaborazione con Camst, importante azienda di catering. Sono i nuovi poveri gli utenti in crescita delle mense e dei dormitori; pensionati che non ce la fanno a tirare avanti con 600 euro al mese, ex mariti stritolati dalle condizioni economiche della separazione e del divorzio, disoccupati, cassintegrati. Si vanno a sedere a fianco di barboni e agli extracomunitari senza permesso di soggiorno. E’ andata peggio a Salerno dove per mancanza di volontari e di viveri, hanno costretto il gestore della mensa a chiudere per il ponte festivo la struttura, che avrebbe fornito un pasto caldo a circa 150 indigenti. “Me ne vergogno, ha affermato tristemente, ma non ho potuto fare altrimenti”. Auguriamoci che dopo tante promesse, si riescano a salvaguardare i ceti più deboli, nonostante i tagli previsti. Ma le garanzie della volontà di trovare soluzioni migliori, è importantissimo che restino e ci siano, nonostante il peggiorare della nostra situazione economica.
Cordialità
Paolo Pagliani
Novellara