BUROCRAZIA E CORRUZIONE

informativa-antimafia-atipica-260x300Gentile direttore quando si affronta il tema corruzione è sempre frequente il rischio di cadere in una posizione retorica dove alla scontata enunciazione sui mali della stessa, corrisponde l’assenza di una concreta indicazione sulle misure capaci di debellarla. Tuttavia il contrasto alla corruzione, per essere realmente efficace, deve superare forse l’ostacolo più insidioso rappresentato dalla tendenza a ritenere che una maggiore tutela della legalità possa essere conseguita con l’emanazione di nuove norme che, per contro, diventano spesso un inestricabile groviglio di procedure e codicilli in grado di rallentare il più semplice processo decisionale. Emblematico, in tale prospettiva, è il sistema di protezione degli appalti pubblici dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, la cosiddetta <<certificazione antimafia>>, ove il riconoscimento formale previsto dalla legge non è preceduto, nè seguìto, da attività efficienti di verifica sotto il profilo sostanziale, cosi spesso è risultato sufficiente il ricorso a semplici espedienti da parte di associazioni a delinquere, come la fittizia interposta persona, per eluderlo con successo. Un controllo statale confinato alla sola sfera burocratica è destinato a risultare vano. Mancano da noi in Italia inoltre, disposizioni adeguate sulla trasparenza nel finanziamento della politica, sul conflitto d’interessi dei parlamentari, una regolamentazione del fare lobby e, prima tra gli altri, un’adeguata disciplina sugli appalti pubblici. E’ assurdo e deprimente, rinunciare a realizzare un’opera pubblica solo perchè questa insiste su un’area geografica a rischio infiltrazione e corruzione. Se un’opera serve alla collettività, non è inutile e porta sviluppo, la si fa e basta, nel rispetto delle leggi e della trasparenza. Negli ultimi trenta anni abbiamo accumulato ritardi che ne stanno minando la nostra appartenenza al novero delle nazioni industrializzate. Non dimentichiamolo.
Cordialità
Paolo Pagliani
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Comunicato Stampa Gruppo NOI (Novellara)

Noi novellara pd
[Quanto emerso col filone di indagine Aemilia ha portato gli inquirenti a nuove ed importanti indagini che hanno visto nei giorni scorsi l’arresto di altre persone oltre a beni e valori sequestrati per oltre 330 milioni di euro. Il gruppo NOI esprime profonda gratitudine verso le autorità e gli organi competenti per l’impegno profuso. Una mala pianta quella della criminalità organizzata, che va estirpata alla radice con un lavoro quotidiano di informazione e sensibilizzazione al tema. Ci fa ancora male vedere quanto le istituzioni siano allergiche alla vera antimafia, adottando un atteggiamento quasi sempre solo di apparenza e superficialitá. Arriviamo cosí a leggere su certi giornali che il problema non sono le associazioni mafiose o le famiglie mafiose, ma viene spostata l’attenzione su un problema culturale; si sposta cosí l’attenzione della legalità a un “razzismo” culturale che di nuovo divide tra nord e sud. Tutto questo non fa altro che dividere la società e dare spazio alla mafia quando invece tutta la Comunità italiana dovrebbe essere unita e forte contro ogni associazione mafiosa e contro tutti quei singoli che fanno omertà, giustificano o permettono il dilagamento della mafia. Come gruppo NOI abbiamo scelto di impegnarci e parlare di legalità due anni fa ormai e vogliamo continuare su questa strada consapevoli del grande lavoro che ancora ci aspetta. “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.” diceva Paolo Borsellino perché è solo grazie alla conoscenza del fenomeno che possiamo combatterlo e vincerlo.
A distanza di 23 anni dalla strage di via D’Amelio il tempo sembra essersi fermato. Il caso Sicilia che sta imperversando sulle pagine dei quotidiani ci dimostra quanto sia difficile far attecchire la cultura della legalità e dell’antimafia nonostante il sacrificio di vite umane che hanno speso la propria vita per questi ideali e che non devono morire relegati al ruolo di ideali stessi ma devono farsi voci, teste, braccia, gambe e mani tese a sconfiggere questo terribile cancro che è la mafia e la criminalità organizzata tutta. E così il gruppo NOI solidarizza con Lucia Borsellino, la quale, suo malgrado, ha rassegnato le dimissioni a causa di un coacervo di interessi che da sempre l’ha fortemente ostacolata e vessata. La Sanità in Sicilia è la prima Azienda fonte di reddito ed il lavoro svolto dalla Borsellino, mirato all’annientamento degli interessi particolari, degli sprechi, mirato ad una semplicità e funzionalità della Sanità in quanto diritto fondamentale dei cittadini, ha creato fastidio alla vecchia guardia non abituata ad un tale progetto di lavoro.
Il Coraggio col quale Manfredi ha parlato al palazzo di Giustizia di Palermo deve essere in ognuno di noi. Fino a quando la società civile non si farà carico di una vera e propria educazione dell’antimafia e della legalità, traducendola quotidianamente in esempi concreti per sé e per le generazioni future, la mafia avrà un vantaggio, ma la mafia è un fenomeno degli uomini e come diceva Falcone ” come tale è destinata a morire “.]

INSEGNAMO L’ONESTA’ AI GIOVANI

corruzioneGentile direttore, la cattiva fama che ci accompagna all’estero, purtroppo, è alimentata da tanti fatti di corruzione e delinquenza che ne rafforzano la convinzione. I casi più eclatanti come gli scandali legati a Expo 2015, al Mose di Venezia e alla “mafia romana” ci confermano come il Paese più corrotto d’Europa. Ma l’Italia non è solo quello per fortuna.
Abbiamo bellezze ed eccellenze in ogni campo che il mondo ci invidia. E tante persone che fanno onore al Paese (es. l’astronauta Cristoforetti) ma i veri “eroi” sono quei lavoratori che, ogni mattina e in silenzio, compiono il loro dovere dando alla Patria molto più di quanto ricevono in cambio. Al primo posto vi sono le famiglie che sono una risorsa costituendo ancora un insostituibile fattore di coesione sociale, sebbene sia carente una robusta politica familiare. La corruzione e l’evasione fiscale, oltre ad essere due gravissimi mali morali, danneggiano la società in modo irreparabile perché sottraggono beni destinati alle nuove generazioni e privano di aiuti vitali le fasce di popolazione povere e ai margini della società. <> sostiene Papa Francesco. Per questo insegnamo l’onestà ai nostri ragazzi, anzi, diamo esempi di vita onesta. La furbizia alla lunga ci si ritorce contro!

Cordialità
Paolo Pagliani

Vent’anni…tra inchieste e processi.

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GIAN CARLO CASELLI

Ospite della dodicesima serata un grande personaggio italiano: GIAN CARLO CASELLI.

Intervistato da Pierluigi Senatore parleremo dell’attività fin qui svolta dal procuratore, tra fatti di mafia e di cronaca che hanno segnato la storia del nostro paese, fino ad arrivare alle ultime inchieste di “mafia capitale” ed “operazione Aemilia”

Vi aspettiamo quindi a NOVELLARA, Mercoledì 11 alle ore 21 in teatro comunale “Franco Tagliavini” insieme a Gian Carlo Caselli e Pierluigi Senatore.

Ingresso Gratuito, non mancate!!

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LA PARTITA PER LA LEGALITA’

nologoDecimo appuntamento per il gruppo NOI, “La Partita per la Legalità. Una sfida possibile”. Questo titolo ci porta direttamente ai due temi che saranno il fulcro della serata: Sport e Legalità. Per trattare questi argomenti, quali ospiti migliori di una delle più grandi voci delle telecronache sportive e di un giudice?! Per l’esattezza stiamo parlando di Flavio Tranquillo e Mario Conte.
Flavio Tranquillo, nato a Milano nel 1962 da padre calabrese e madre ligure, è inviato speciale per Sky Sport. Ha seguito, da radiocronista prima e da telecronista poi, tutti i più importanti avvenimenti cestistici degli ultimi trent’anni in Italia, Europa e Usa. L’impatto emotivo delle stragi del ’92 lo ha indotto a dedicare sempre maggiore attenzione a chi si sacrifica nel rischioso compito di ostacolare la criminalità organizzata.
Mario Conte, nato a Palermo nel 1967, è Gup (Giudice dell’Udienza Preliminare) presso il tribunale della sua città. Grande appassionato di sport e giornalista sportivo mancato, è diventato magistrato all’epoca degli attentati di Capaci e via d’Amelio. Ha celebrato diversi processi di mafia, tra cui Addiopizzzo quarter e Eos. È molto attivo sul fronte della sensibilizzazione degli studenti nei confronti della legalità. Vi aspettiamo quindi venerdì 24 Ottobre alle 21 in teatro “Franco Tagliavini” di Novellara.

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Cultura, un’arma contro la mafia?

2014_TesseramentoCome la mafia usa le sue “armi” per spargere il seme della violenza e dell’odio, anche la Cultura ha le sue “armi” molto più efficaci. Le arti, possono e devono insegnare molto tramite la conoscenza. Con la conoscenza i comportamenti mafiosi, verranno debellati, distrutti, disintegrati.
E’ un lavoro di sensibilizzazione quotidiano e la cultura ha un ruolo fondamentale in tutto questo.
La cultura è importante nella lotta alla mafia. La mafia teme più la scuola e l’istruzione che le autorità, perchè si ciba dell’ignoranza e arruola i suoi adepti con false promesse. Da sempre si può far credere ad una persona ignorante, (cioè che non conosce), tutto quello che si vuole. La mafia usa la stessa tecnica per prendere consensi.
Non ci sarà futuro ne per noi, ne per i nostri figli se non prenderemo atto del problema e se non faremo nulla per, almeno provare, a combatterlo. Non servono atti eroici, ma la costanza e la pazienza, di conoscere il fenomeno, documentandosi e informandosi. Le nuove generazioni sono più sensibili all’argomento, ma i giovani da soli non bastano. C’è bisogno di tutti, deve diventare una rivoluzione culturale prima di tutto, solo in questo modo si può combattere e vincere la mafia.
Per questa sesta serata vi proponiamo un grande ospite: Giulio Cavalli.
Giulio Cavalli è nato il 26 Giugno 1977 a Milano è un attore e regista. Nel 2006 dopo aver fondato la compagnia teatrale “Bottega dei Mestieri Teatrali” produce spettacoli incentrati su alcune delle vicende e problematiche italiane. Nel 2009 va in scena con lo spettacolo: Do ut Des trattando il tema delle mafie e dei riti mafiosi appunto, attirando l’attenzione del mondo criminale che lo minaccia. Da questo episodio gli viene assegnata la scorta. Ma Cavalli procede nel suo percorso di denuncia con lo spettacolo RadioMafiopoli e molti altri. Nel 2010 gli viene assegnato il premio giovani Giuseppe Fava ed esce anche il suo primo libri: nomi, cognomi e infami. A dirigere sapientemente l’intervista ci sarà Pierluigi Senatore .
Quindi vi aspettiamo Mercoledi 5 Febbraio alle 21, teatro “Franco Tagliavini” in Rocca, (ingresso gratuito) insieme a Pierluigi Senatore e Giulio Cavalli. Ma ci sarà anche un’ospite sorpresa….Vi Aspettiamo!!

http://nuoviorizzontiinsieme.wordpress.com/

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