
BUROCRAZIA E CORRUZIONE

Gentile direttore, la cattiva fama che ci accompagna all’estero, purtroppo, è alimentata da tanti fatti di corruzione e delinquenza che ne rafforzano la convinzione. I casi più eclatanti come gli scandali legati a Expo 2015, al Mose di Venezia e alla “mafia romana” ci confermano come il Paese più corrotto d’Europa. Ma l’Italia non è solo quello per fortuna.
Abbiamo bellezze ed eccellenze in ogni campo che il mondo ci invidia. E tante persone che fanno onore al Paese (es. l’astronauta Cristoforetti) ma i veri “eroi” sono quei lavoratori che, ogni mattina e in silenzio, compiono il loro dovere dando alla Patria molto più di quanto ricevono in cambio. Al primo posto vi sono le famiglie che sono una risorsa costituendo ancora un insostituibile fattore di coesione sociale, sebbene sia carente una robusta politica familiare. La corruzione e l’evasione fiscale, oltre ad essere due gravissimi mali morali, danneggiano la società in modo irreparabile perché sottraggono beni destinati alle nuove generazioni e privano di aiuti vitali le fasce di popolazione povere e ai margini della società. <> sostiene Papa Francesco. Per questo insegnamo l’onestà ai nostri ragazzi, anzi, diamo esempi di vita onesta. La furbizia alla lunga ci si ritorce contro!
Cordialità
Paolo Pagliani
GIAN CARLO CASELLI
Ospite della dodicesima serata un grande personaggio italiano: GIAN CARLO CASELLI.
Intervistato da Pierluigi Senatore parleremo dell’attività fin qui svolta dal procuratore, tra fatti di mafia e di cronaca che hanno segnato la storia del nostro paese, fino ad arrivare alle ultime inchieste di “mafia capitale” ed “operazione Aemilia”
Vi aspettiamo quindi a NOVELLARA, Mercoledì 11 alle ore 21 in teatro comunale “Franco Tagliavini” insieme a Gian Carlo Caselli e Pierluigi Senatore.
Ingresso Gratuito, non mancate!!
Decimo appuntamento per il gruppo NOI, “La Partita per la Legalità. Una sfida possibile”. Questo titolo ci porta direttamente ai due temi che saranno il fulcro della serata: Sport e Legalità. Per trattare questi argomenti, quali ospiti migliori di una delle più grandi voci delle telecronache sportive e di un giudice?! Per l’esattezza stiamo parlando di Flavio Tranquillo e Mario Conte.
Flavio Tranquillo, nato a Milano nel 1962 da padre calabrese e madre ligure, è inviato speciale per Sky Sport. Ha seguito, da radiocronista prima e da telecronista poi, tutti i più importanti avvenimenti cestistici degli ultimi trent’anni in Italia, Europa e Usa. L’impatto emotivo delle stragi del ’92 lo ha indotto a dedicare sempre maggiore attenzione a chi si sacrifica nel rischioso compito di ostacolare la criminalità organizzata.
Mario Conte, nato a Palermo nel 1967, è Gup (Giudice dell’Udienza Preliminare) presso il tribunale della sua città. Grande appassionato di sport e giornalista sportivo mancato, è diventato magistrato all’epoca degli attentati di Capaci e via d’Amelio. Ha celebrato diversi processi di mafia, tra cui Addiopizzzo quarter e Eos. È molto attivo sul fronte della sensibilizzazione degli studenti nei confronti della legalità. Vi aspettiamo quindi venerdì 24 Ottobre alle 21 in teatro “Franco Tagliavini” di Novellara.
Come la mafia usa le sue “armi” per spargere il seme della violenza e dell’odio, anche la Cultura ha le sue “armi” molto più efficaci. Le arti, possono e devono insegnare molto tramite la conoscenza. Con la conoscenza i comportamenti mafiosi, verranno debellati, distrutti, disintegrati.
E’ un lavoro di sensibilizzazione quotidiano e la cultura ha un ruolo fondamentale in tutto questo.
La cultura è importante nella lotta alla mafia. La mafia teme più la scuola e l’istruzione che le autorità, perchè si ciba dell’ignoranza e arruola i suoi adepti con false promesse. Da sempre si può far credere ad una persona ignorante, (cioè che non conosce), tutto quello che si vuole. La mafia usa la stessa tecnica per prendere consensi.
Non ci sarà futuro ne per noi, ne per i nostri figli se non prenderemo atto del problema e se non faremo nulla per, almeno provare, a combatterlo. Non servono atti eroici, ma la costanza e la pazienza, di conoscere il fenomeno, documentandosi e informandosi. Le nuove generazioni sono più sensibili all’argomento, ma i giovani da soli non bastano. C’è bisogno di tutti, deve diventare una rivoluzione culturale prima di tutto, solo in questo modo si può combattere e vincere la mafia.
Per questa sesta serata vi proponiamo un grande ospite: Giulio Cavalli.
Giulio Cavalli è nato il 26 Giugno 1977 a Milano è un attore e regista. Nel 2006 dopo aver fondato la compagnia teatrale “Bottega dei Mestieri Teatrali” produce spettacoli incentrati su alcune delle vicende e problematiche italiane. Nel 2009 va in scena con lo spettacolo: Do ut Des trattando il tema delle mafie e dei riti mafiosi appunto, attirando l’attenzione del mondo criminale che lo minaccia. Da questo episodio gli viene assegnata la scorta. Ma Cavalli procede nel suo percorso di denuncia con lo spettacolo RadioMafiopoli e molti altri. Nel 2010 gli viene assegnato il premio giovani Giuseppe Fava ed esce anche il suo primo libri: nomi, cognomi e infami. A dirigere sapientemente l’intervista ci sarà Pierluigi Senatore .
Quindi vi aspettiamo Mercoledi 5 Febbraio alle 21, teatro “Franco Tagliavini” in Rocca, (ingresso gratuito) insieme a Pierluigi Senatore e Giulio Cavalli. Ma ci sarà anche un’ospite sorpresa….Vi Aspettiamo!!
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