RUBERIE: PRENDETEVI UN PO’ DI RIPOSO

E’ come un enorme elefante nella stanza della crisi italiana. Tutti ci girano intorno, lo vedono, e nessuno lo considera neppure lontanamente.

Caro direttore, sappiamo quello che è avvenuto nella Regione Lazio ma non c’è nulla di cui stupirsi; molti politicanti da sempre hanno sottratto i soldi dei contribuenti per riempirsi le tasche. Noi italiani avremmo diritto però ad un po’ di rispetto. In questo periodo caratterizzato da richieste di sacrifici che arrivano impietose da tutte le parti, servirebbe un periodo di tregua da parte della classe politica. Per cortesia fermatevi un attimo, prendetevi del riposo e sospendete i vostri indebiti arricchimenti – qualcuno le chiamerebbe ruberie – almeno fino a quando la situazione non sarà tornata alla normalità.

Cordialmente
Paolo Pagliani

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Mondopentola: conoscersi è più facile a tavola

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Golosi appuntamenti in Sala Papa Giovanni Paolo II
tra ottobre e novembre

Nato da un’idea del gruppo Nessuno Escluso, Mondopentola torna a riaccendere i fornelli per un pubblico sempre più appassionato e fedele all’iniziativa. Cinque serate programmate da ottobre a novembre dove al centro di tutto c’è sempre la cucina e la preparazione di ricette in grado di raccontare i “menù delle feste tradizionali” di tutte le comunità presenti a Novellara.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con CT9, il Gruppo Arginone, la Parrocchia di S. Stefano ed i mediatori culturali.
La cucina si conferma luogo per eccellenza d’incontro, di condivisione con gli amici, di memoria e di legame con la propria terra d’origine.
Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 3 ottobre con la cucina dell’est, che racconterà i preparativi per celebrare il Capodanno, ma anche i piatti tradizionali per osservare la Quaresima.
Si prosegue poi il 17 ottobre con la cucina turca ed araba e poi un’edizione straordinaria sabato 20 ottobre per far partecipare i delegati delle cittaslow di tutto il mondo, per poi proseguire a novembre (il 7 e 28) con la cucina italiana e cinese. Iscrizione ai corsi obbligatoria con quota di partecipazione di 2,5 euro per ogni serata presso ufficio URP.
Si ringrazia per il contributo:

  • Melacompro
  • Macellaria araba Ramama Bouchaib
  • l’Azienda Agricola Novellara
  • Seriluce – Serigrafie e Ricami
  • l’Acetaia Comunale
  • Rossi per il Verde
  • Azienda Agricola Torelli Mauro
  • Chahal’s di Paramjit Singh
  • Tutto Casa 
  • Tipolito Lugli

LE PARALIMPIADI DEI VINCENTI

Gentile direttore, enorme è stato il successo che hanno avuto su tutti i media le Paralimpiadi del mese scorso a Londra, solo una voce discorde ed infelice di un grande attore comico (e non solo), ha condannato i Giochi dove gareggiavano atleti danneggiati dalla sfortuna con la motivazione: <<Esaltano la disgrazia>>. Credo che non esista immagine più consolatoria dell’uomo senza gambe che alza la bicicletta, da lui stesso costruita, con la quale ha appena vinto una medaglia d’oro. Sarebbe giusto evitare che le Paralimpiadi, che tutti abbiamo negli occhi passino senza che portiamo alla luce il messaggio che ci fanno fatto intravedere. Mi ha commosso sentire Alex Zanardi, dopo il successo che ha alle spalle molti sacrifici, a proposito di suo figlio 14 anni, di cui ne va fiero. <<Dopo la vittoria mi ha detto: “Papà sono quasi dispiaciuto nel dirti che ti voglio bene adesso, perché sembra che te lo dica nel momento in cui hai fatto una straordinaria figura. Voglio che tu sappia che ti voglio bene perché tu sei mio padre. Punto. Sono molto orgoglioso di essere tuo figlio”>>. Gli atleti delle Paralimpiadi ce l’hanno fatta: sono vincenti. Hanno cercato e trovato gli strumenti per contrastare e superare la sventura. Sono riusciti a farcela  perché la famiglia e gli amici, li hanno aiutati. E’ utopico oggigiorno solo pensare, purtroppo, che dovremmo noi tutti aiutare gli sfortunati. Non c’è solo la lotta contro le ingiustizie sociali, ci si dovrebbe occupare pure contro quelle naturali. La sventura che colpisce un uomo non dovrebbe essere un problema suo, o di sua moglie, o della sua famiglia, ma di tutti; sarebbe il giusto traguardo dell’umanità.

Cordialità
Paolo Pagliani

Gregorio Paltrinieri ed Erica Varini sul podio dei campionati italiani di categoria estivi

Sabato 04 agosto tutti gli occhi erano puntati sulle Olimpiadi a Londra per seguire il nostro Gregorio Paltrinieri: 5° posto nella sua gara, i 1500 stile, fra gli squali del nuoto mondiale, ma le emozioni che questo nostro grande e giovane atleta ci regala non erano finite, il giorno dopo al rientro in Italia, eccolo arrivare allo Stadio del Nuoto del Foro Italico di Roma, ai “Campionati Italiani di Categoria Estivi” dove si è unito alla squadra Coopernuoto. Tre giorni di gare, tre medaglie al collo: nei 400 misti con il bronzo, chiude in 4’26’’51 stabilendo il nuovo record societario; medaglia d’argento nei 400 stile in 3’53’’51 e, dulcis in fundo, medaglia d’oro e Campione Italiano nei 1500 stile con 15’00’’68.
Ai Nazionali, Coopernuoto si è presentata con un bel numero di atleti: 22 fra Ragazzi/e ed Juniores con 40 finali individuali più sette staffette, sei femminili ed una maschile. Questa edizione era diversa dalle solite: nella categoria Ragazzi/e erano previste le finali A e B mentre per le categorie Juniores gareggiavano con la formula delle serie e quindi nessuna finale. Ed è proprio in quest’ultima categoria che Erica Varini conquista il podio con il bronzo nei 400 misti col tempo di 5’00’’62. Erica era impegnata anche nei 200 rana e 200 misti chiusi con buoni tempi. Nota di merito per Matteo Bertoldi che in finale diretta nei 400 misti si porta in 7^ postazione e segna il suo personale con 4’37’’71, in seguito conquista due Finali A nei 200 farfalla e 200 misti con ottimi tempi ed anche una Finale B nei 100 farfalla. Fra le Ragazze molto bene Alissa Ghirardini, iscritta in quattro gare, nella Finale A 200 farfalla chiude in 2’24’’72 con personale e conquista la Finale B nei 200 stile al 9° posto. Altra new-entry Alessia Costa impegnata ei 100 e 200 rana, nei 400 misti, centra la Finale B nei 200 misti chiudendo in 8^ postazione. Per la categoria Juniores, Luca Vezzadini centra il suo personale ed il nuovo record societario nei 200 farfalla con 2’05’’03. Luca ha gareggiato anche nei 100 farfalla, 100 e 200 stile. Nelle staffette Juniores da segnalare un nuovo record societario con 8’46’’09 si piazzano al 9° posto con la 4 x 200 stile: Ida Taschini, Alice Ferrari, Erica Varini e Tea Beltrami.
Gli altri atleti che hanno gareggiato: Emma Brioni 100 farfalla, Andrea Giulia Mariotti 400 misti, Michelle Alberini 200 farfalla, Benedetta Ferrari 100 e 200 dorso, Gabriele Pesenti 200 farfalla e 400 misti, Martina Reggiani 200 dorso, Ida Taschini 400 e 800 stile, 100 e 200 farfalla, Giulia Gualtieri 200 rana e Tommaso Viani 100 e 200 rana con personale. Per il completamento delle staffette hanno inoltre gareggiato: Alessandro Vezzani, Davide Caroso e Giulia Iovino.
Questo campionato, con i risultati ottenuti, ha permesso di chiudere in bellezza una stagione densa di appuntamenti e soddisfazioni. Ora le meritate vacanze e dai primi di settembre, vedremo tutti i nostri atleti al via per la nuova stagione.

Anna Torelli

POLIZIOTTI INGLESI PUNITI

Caro direttore,
leggevo che a Londra, un pulmino della polizia con lampeggianti accesi sulle strisce riservate alla fermata del bus, si è fermato davanti ad un bar dove uno dei due agenti senza fretta, è andato a prendere due caffè ritornando con calma dal suo collega. Tra i passanti incuriositi e indignati, uno si è rivolto alla polizia denunciando il grave abuso di potere. Il fatto finisce su un giornale distribuito gratuitamente nelle metropolitane e nelle mani di milioni di londinesi ed ai due agenti viene data una sonora strigliata, essendo questo comportamento inaccettabile, e posti “sotto stretta sorveglianza”.

A storie del genere vien da sorridere e si rimane interdetti perché noi siamo abituati a ben altri tipi di abusi, come ad auto blu che sfrecciano fregandosene di qualsiasi divieto, si fermano sui marciapiedi, tagliano la strada, parcheggiano ovunque, scorrazzano impunite in corsie preferenziali. C’é da chiedersi se sono loro gli inglesi degli ottusi nevrotici ossessionati dall’ordine e dalle regole, oppure noi italiani ad aver abbassato ormai il livello di tolleranza, al punto che niente è più in grado di farci indignare; figuriamoci una vicenda così futile!

Cordialmente
Paolo Pagliani
Novellara

GENEOCIDIO NUCLEARE

http://www.youtube.com/watch?v=yQDM1AO5qjs
“Secondo alcuni studi quasi un milione di persone sono già morte a causa del disastro di Chernobyl. Ma OMS e AIEA dicono altro. Ritengo che Chernobyl sia stato uno dei più mostruosi insabbiamenti nella storia della medicina. Tutti dovrebbero sapere di questa storia.
E oggi facciamo i conti col Giappone. Quanto accaduto in Giappone, come ordine di grandezza, è molte volte peggio di Chernobyl. Mai in vita mia avrei pensato che 6 reattori nucleari potevano essere a rischio. Conoscevo tre ingegneri della General Eletric che hanno collaborato nella pianificazione dei reattori di prima generazione prodotti dalla GE. Questi tre ingegneri si sono dimessi proprio perché sapevano benissimo che questi reattori sono pericolosi. E i giapponesi hanno pensato bene di andare a costruirli proprio sopra ad una faglia sismica. I reattori hanno resistito parzialmente al terremoto ma non allo tsunami. L’energia elettrica è mancata ed è proprio l’energia elettrica che spinge l’acqua di raffreddamento (un milione di galloni al minuto) a ognuno dei 6 reattori. Senza l’acqua di raffreddamento le barre di combustibile si surriscaldano fino a sciogliersi, proprio com’è capitato a Three-Mile Island e a Chernobyl. I generatori d’emergenza, ognuno grande come una casa, sono stati distrutti dallo tsunami e non è rimasto alcun rimedio per fare circolare l’acqua di raffreddamento nei reattori. In più, sui tetti dei reattori, non dentro all’involucro stesso dei reattori, ci sono dei bagni di raffreddamento. Ogni anno rimuovono circa 30 tonnellate delle barre di combustibile più radioattive.
Ognuna delle barre è lunga 12 piedi, ed è spessa mezzo pollice. Emette un livello così elevato di radioattività, tipo raggi-X, che se tu dovessi stargli accanto per un solo paio di minuti, moriresti senz’altro. Non moriresti stecchito ma … vi ricordate ancora quel Litvinenko, il Russo che è stato avvelenato con il Polonio, beh moriresti proprio così, ti cascherebbero i capelli, emorragia fatale, e moriresti di un’infezione gigantesca, come muoiono anche quelli affetti da Aids. Per di più, queste barre sono anche termicamente caldissime quindi devono essere sommerse in un grosso bagno e raffreddate costantemente.
In Giappone ci sono state tre esplosioni di Idrogeno le quali hanno scoperchiato l’edificio, non l’involucro del reattore ma il tetto dell’edificio stesso. Il che ha esposto il bagno di raffreddamento. Due di questi bagni di raffreddamento ora sono secchi e non contengono nessuna acqua, il che ha conseguenze disastrose.
Le barre di combustibile sono rivestite con un materiale che si chiama Zirconio. Quando lo Zirconio viene esposto all’aria, brucia. A Fukushima 2 dei bagni di raffreddamento producono 20 volte più radiazione di quanta ne produce il nocciolo del reattore. Considerate che in ognuno dei noccioli dei reattori c’è tanta radiazione quanta prodotta da mille bombe come quella sgaciata su Hiroshima.
Si tratta di energia diabolica. E=mc2 è l’energia che fa esplodere le bombe nucleari. Einstein disse che
“l’energia nucleare è un modo pazzesco per fare bollire l’acqua!” Questo è l’unico utilizzo dell’energia nucleare: fare bollire l’acqua con calore pazzesco per produrre il vapore che poi fa girare le turbine che quindi producono energia elettrica. Quando si pratica la fissione dell’Uranio, si formano circa 200 elementi, ognuno dei quali è ancora più velenoso dell’Uranio per il corpo umano. Nonostante il fatto che l’Uranio sia così velenoso, gli americani lo hanno comunque usato a Fallujah, e pure a Baghdad. Ora a Fallujah, 80% dei neonati nasce senza cervello, con un occhio solo e senza arti superiori. I dottori del posto hanno addirittura detto alle donne di smettere di fare figli.
L’incidenza di cancro infantile è aumentato di circa 12 volte. Questo è un genocidio. È una vera guerra nucleare quella che si svolge in Iraq. L’Uranio che utilizzano dura per più di 4,5 miliardi d’anni, quindi stanno contaminando la culla della civiltà.
Comunque sia, negl’impianti nucleari ci sono dei livelli altissimi di radiazione. Ci sono 200 elementi, alcuni durano pochi secondi ed altri invece milioni d’anni. Lo Iodio radioattivo per esempio dura sei settimane e provoca il cancro della tiroide.
A Chernobyl oltre 20.000 persone hanno contratto il cancro della tiroide. Hanno dovuto farsi prelevare la tiroide e morirebbero senz’altro se smettessero di assumere dosi giornaliere di medicinali supplementari, proprio come un diabetico deve assumere dosi giornaliere di Insulina.
Lo Stronzio 90 si disperderà. Durerà circa 600 anni. Entra nelle ossa e provoca il cancro delle ossa o la leucemia.
Anche il Cesio dura circa 600 anni. Si trova dappertutto in Europa. Il 40% dell’Europa è tuttora radioattiva. Gli alimenti turchi sono tuttora molto radioattivi. Non acquistate mai albicocche secche prodotte in Turchia ed evitate le nocciole prodotte in Turchia. I turchi si sono arrabbiati moltissimo con i Russi, tanto che hanno spedito tutto il loro thè radioattivo in Russia a seguito del disastro a Chernobyl. Comunque, il 40% dell’Europa rimane tuttora radioattiva. Nelle aziende agricole Britanniche gli agnelli sono così pieni di Cesio che non possono nemmeno venderli. Qualsiasi alimento prodotto in Europa è a rischio.
Ma tutto ciò non è niente rispetto a cosa sta capitando ora. Uno degli elementi più mortali rimane il Plutonio, il quale prende il nome da Plutone, dio degli inferi. Solamente un milionesimo di un grammo, se inalato, provoca il cancro. Teoricamente, una sola libbra di questo elemento sarebbe sufficiente per provocare il cancro in tutta la gente esistente nel mondo. Ognuno dei reattori contiene 250 chili di Plutonio al suo interno, e qui si parla di chilogrammi. Bastano solo 2.5 chilogrammi per produrre una bomba perche attualmente si utilizza il Plutonio per produrre le bombe. Il Canada vende attualmente solo due cose. Vende il grano per la vita e l’Uranio per la morte.
Il Plutonio fuoriuscirà e si disperderà per tutto l’emisfero boreale. Sta tuttora già viaggiando verso l’America del Nord.
Poi c’è lo Iodio 129 radioattivo, il che ha una “half-life” di 17 milioni d’anni, e poi ancora lo Stronzio, il Cesio, il Trizio, e potrei continuare ad infinitum…
Quando piove precipita anche la radioattività e si concentra negli alimenti. Se finisce in mare, viene concentrata centinaia di volte dalle alghe, poi dai pesciolini, poi dai pesci più grandi ed infine dagli esseri umani che stanno all’apice della catena alimentare. Questi elementi radioattivi non hanno alcun gusto o odore e non sono visibili. Sono silenziosi! Quando entrano nel corpo, non si muore immediatamente dal cancro. Ci vogliono 5-6 anni per contrarre il cancro e quando una persona ha il cancro, non può risalire al boccone di pesce che gliel’ha procurato. Qualsiasi tipo di radiazione è dannosa. Ha un effetto cumulativo e ogni dose che si assume aumenta il rischio di contrattare il cancro.
Se piove e la radioattività precipita, non si devono produrre alimenti. Il che significa non magiare qualsiasi alimento per i prossimi 600 anni!
Ho sentito che le scorie radioattive, qui in Canada, verranno seppellite nei dintorni del Lago Ontario. Quindi fuoriuscirà e durerà per milioni d’anni, finirà nell’acqua e quindi nella catena alimentare. Questa radioattività finirà per provocare delle vere e proprie epidemie di cancri, leucemie e malattie genetiche in eterno. Questo è il più importante rischio per la sanità pubblica che il mondo abbia mai visto, a parte il rischio onnipresente di una guerra nucleare. Einstein disse che “lo spaccamento dell’atomo ha cambiato tutto meno che il modo di pensare del uomo!” Molto profondo… E quindi si galleggia verso una catastrofe incomparabile! Siamo troppo arroganti. Abbiamo un eccesso di presunzione e secondo me il mesencefalo rettile del cervello di certi uomini è completamente patologico. Siamo di fronte ad una situazione dove siamo riusciti ad imbrigliare la forza del sole. Tutto pero è fuori controllo e oramai non possiamo farci più nulla!”