Buon Natale dagli Headache


Eccoci qua! Per augurare a tutti un buon Natale abbiamo pensato di farvi un piccolo regalino ecco a voi il primo nostro video su You Tube! La canzone è “silent night” che equivale ad “Astro del ciel” in Italia.
Speriamo vi piaccia!
Ecco il link Silent Night-Headache mi piace, iscrivetevi e condividete! …ci vediamo domenica!
natalizi.

natale-NOVELLARA

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RESPONSABILITA’ DI TUTTI

unnamedCaro direttore, mi chiedo quando riusciremo a vedere un’Italia migliore, in tutti i sensi. Potremmo cominciare a farla migliore noi, gente comune, nel nostro piccolo, con semplici gesti, finalmente con una vittoria sulla pigrizia e rassegnazione, senza abbandonarci alla sfiducia e allo sconforto, rimettendo in moto quell’energia e creatività, che tante volte ci hanno risollevato nei periodi più bui della nostra storia. Il momento attuale fa registrare freddezza e disimpegno, soprattutto da parte dei giovani, non solo nei confronti della politica ma anche verso un’attiva partecipazione sociale. La colpa probabilmente è di noi adulti, ma anche della stessa politica, con le sue contraddizioni che allontanano le nuove generazioni o ne raffreddano gli entusiasmi. Cominciamo a credere davvero che un’Italia migliore possiamo contribuire a costruirla anche noi quotidianamente, con il nostro modo di vivere, con il nostro senso morale, con la nostra onestà, con il nostro talento difendendo l’ambiente, con il rispetto della legge scritta e non scritta e con la coscienza che non ci sono diritti da riscuotere se non si pagano i doveri. Pensando alle future generazioni, altrimenti destinate ad un triste esilio.

Cordialità
Paolo Pagliani

AF-cuore

SORDITÀ POLITICA

sordo_mano_530Gentile direttore, desidero esprimere il mio disappunto per la sordità dei politici e di tanta parte dell’altra classe dirigente, al “grido di dolore” del popolo italiano. Guardando i tg oltre al caos parlamentare ed altro, osservo che le auto di servizio a politici o alti funzionari sono tutte di fabbricazione straniera; non una, dico una, di fabbricazione italiana. Oltre a ciò, non sono mai di modesta cilindrata…Chi le paga? Chi le mantiene? Chi le ha scelte a nome mio, suo e di tanti milioni di italiani (oltre 8) che soffrono la fame? Davvero stiamo facendo la fine di tanti popoli sfruttati del Terzo Mondo, ritrovandoci governati da corrotti, incapaci e avidi che lasciano al resto d’Europa le decisioni di casa nostra. Sono vent’anni che ci hanno promesso riforme, cambiamenti seri, invece siamo costretti ad assistere a quotidiane e demolitorie picconate, di quanto era stato costruito negli anni Sessanta del secolo scorso (es. sentenze che fanno mettere le mani nei capelli…ecc.). Siamo con le pezze al sedere – mi scusi l’espressione, sebbene – e quanto mi fa rabbia pensarci – in Italia non manchino persone capaci, veramente capaci per affrontare le attuali problematiche. Purtroppo accanto a tanta capacità ci sono troppe persone arrivate immeritatamente in posti chiave sia a livello politico, che manageriale, che tecnico-scientifico. Stiamo buttando alle ortiche una Italia sognata, sofferta, costruita con passione dagli Olivetti, Mattei, Falcone, Borsellino che tanta parte delle ultime generazioni non sa nemmeno chi siano stati. Non c’è però da rassegnarsi al brutto spettacolo di una classe politica e dirigenziale che in troppi suoi esponenti non è riuscita e sembra non riuscire più a vedere (e a vedersi) con gli occhi del cittadino comune. E’ un problema incredibilmente serio esser scivolati verso un <<baratro>> di impoverimento, di intolleranza, di incattivimento. Ora sembra stia cambiando qualcosa…vedremo!
Cordialità
Paolo Pagliani
Testata www Novellara viva

PIÙ EUROPA CONTRO LA CRISI

rondine
Gentile direttore, le elezioni di due mesi orsono hanno disegnato un’Europa diversa, più complicata ma tre quarti del nuovo parlamento, crede nella validità della casa comune, pur bisognosa di evidenti restauri. Tra gli euroscettici poi corrono differenze profonde e in alcuni casi contrapposte. Tutto questo mette ancora più in luce l’esigenza di utilizzare la legislatura appena aperta per correggere i difetti venuti a galla: a partire da un’azione molto più coordinata e incisiva nei confronti della crisi che ormai da sei anni sta strangolando il mondo intero. Rafforzare la cooperazione, lotta alla disoccupazione che ora interessa pure la benestante Germania, rendere più forti le azioni comunitarie, rilanciare lo sviluppo è un compito essenziale cui può fornire un importante contributo proprio l’Italia che ha assunto la Presidenza semestrale. Il logo scelto per caratterizzare questo incarico è una rondine stilizzata, con testa verde e becco rosso in campo bianco e una lunga coda blu; tricolore italiano coniugato con l’azzurro europeo. Un messaggio di speranza, per chi ha voglia di volare.
Cordialità
Paolo Pagliani
VIENI A TROVARMI TI ASPETTA UN'ESTATE DI OCCASIONI.

VIENI A TROVARMI TI ASPETTA UN’ESTATE DI OCCASIONI.

“Quando si dice…”: non avere il becco di un quattrino

baratto-senza-denaroChi non l’ha mai sentito dire, anche se (si spera) soltanto per scherzo!… Perché questa malinconica espressione significa essere in miseria, ritrovarsi senza nulla (purtroppo, però, quest’espressione sta tornando di moda, introdotta a forza nelle case di centinaia di migliaia di italiani, europei e occidentali. Si può dire, stando a un’analisi filosofico-realistica, che la miseria sta pareggiando lentamente ma inesorabilmente i conti tra sfruttatori e sfruttati…).
Chiusa la parentesi – il quattrino era una moneta di basso valore istituita nel Medio Evo e coniata fino al XIX secolo dalle zecche di vari Stati della penisola italiana prima dell’Unità (1860). La sua coniazione, dato il minimo valore, era generalmente in rame (almeno dal XVII secolo).
Ci volevano 3 quattrini per formare 1 soldo. Quindi non averne neanche il becco significava nella più concreta realtà non avere proprio nulla – dato che il “becco”, in gergo popolano, era il bordo rialzato della moneta, assolutamente di valore irrisorio (semmai lo si fosse potuto considerare e spendere…). Probabilmente, il termine “becco” significava anche scheggia, piccolo pezzo, ma il significato più ampio dell’espressione non cambia, anzi ne risulta negativamente amplificato. Come dire: la miseria, quando decide di bussare, bussa a tutte le porte che incontra…… e in Italia, finora, ne ha bussate tante… troppe. Ma non quelle giuste.

Prossimo articolo:  Non tutti sanno che… il primo Presidente della Repubblica Italiana fu un monarchico.

Massimo Vecchi

Conchiglia web

LA NAVE CHE AFFONDA

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Caro direttore, leggendo un articolo del 1969 che diceva <<l’Occidente è una nave che affonda dove tutti ignorano la falla e lavorano assiduamente per rendere sempre più comoda la navigazione e dove non si vuol discutere che di problemi immediati… Ma la vera salute non sopraggiunge forse perché si è capaci di scoprire la vera malattia?>>, trovo che si riveli attuale anche per noi oggi. E’ come l’immagine suggestiva di un Titanic speronato e squarciato che procede verso l’affondamento mentre sul ponte si studia come migliorare la piscina o i servizi di bordo o il comfort delle camere. Non ci si preoccupa più di tanto dei problemi veri della nostra esistenza, della società, non cincischiando su questioni marginali. Per guarire da una malattia bisogna avere il coraggio di guardarla in faccia, nella sua gravità e non ricorrendo a rimedi illusori a placebo o ad artificiose sicurezze. Si deve ritornare al rigore, all’autenticità, spogliandosi della fatuità, della rissa politica continua, della superficialità, della banalità. Non è un monito pedante ma il necessario ritorno alla sostanza dei problemi (primo il lavoro), ai valori, alle domande vere e non il galleggiare o il perenne tirare a campare!

Cordialità
Paolo Pagliani 

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne a Novellara

spinelli barbara rapporto cedaw

3 pubblicitàDall’inizio del 2013 ad oggi si contano 65 casi di femminicidio in Italia, un dato in costante aumento e che, al di là dei fatti di cronaca, deve far riflettere, discutere e agire le piccole comunità locali.
Con questo obiettivo dal 23 al 25 novembre il Comune di Novellara, in collaborazione con Pro Loco ed i commercianti aderenti a “Novellara Viva” hanno deciso per la prima volta di aderire alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (designata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 novembre) attraverso una serie di iniziative di riflessione, conoscenza e sensibilizzazione.
Innanzitutto per dire basta alle violenze sulle donne, i commercianti di Novellara esporranno dal 23 al 25 novembre delle scarpe rosse, simbolo contro il femminicidio nelle proprie vetrine. Sarà invece l’onorevole Vanna Iori ad aprire, domenica 24 novembre a partire dalle ore 10.30 presso la Sala del Consiglio la mattinata di sensibilizzazione ed informazione rispetto a questa tematica. In particolare la parlamentare reggiana illustrerà gli aspetti fondamentali del decreto 93/2013  sulle disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, che lei ha fortemente voluto (in particolare per tutelare le donne in gravidanza).
Discriminazioni di genere, violenza sulle donne e mobbing sono al centro delle letture che seguiranno, proposte dall’attrice Maria Antonietta Centoducati che, accompagnata dalla musica di Gianni Binelli e Ovidio Bigi, leggerà alcune vere testimonianze tratte da “I lividi sul cuore”.
“La condizione femminile in Italia, anche delle giovani migranti, è un tema caro e sentito da parte dell’amministrazione comunale novellarese ed in particolare delle donne che compongono il gruppo di maggioranza in Consiglio Comunale” afferma la Vice Sindaco Barbara Cantarelli e ricorda “da anni programmiamo Settimana Donna per celebrare l’8 marzo in modo mai banale, ma sempre facendo attenzione a riconoscere il valore ed il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro, mentre in sede consiliare abbiamo presentato e approvato mozioni volte a sostenere e tutelare i diritti fondamentali dei minori e delle donne, contrastare la pratica delle dimissioni in bianco e abbiamo illustrato il rapporto Cedaw del 2011 in Consiglio Comunale. Ora ci sembrava doveroso aderire alla giornata internazionale per mantenere alta l’attenzione su questi temi”