

Caro direttore, con altri amici si avverte quanto malumore in questi giorni ci producano le notizie che vengono riportate. Situazioni, disagi, guerre, giro di soldi, stili di vita, incontri, accuse pesanti…che non c’entrano nulla con la maggioranza della gente, delle famiglie e dei giovani. Siamo bombardati (e tirati) da una parte e dall’altra su qualcosa di privato che diventa di dominio pubblico, o su una personalità pubblica che ci coinvolge, (ancora), nella sua vita privata. Ma le vittime di questa situazione non sono i giudici, non sono le ragazze, non è solo una parte politica, non è una personalità che era ai vertici istituzionali… La vera vittima è l’intero popolo italiano, la nostra gente, con i problemi e i drammi (quelli reali) del nostro Paese che “gridano” di essere messi al centro dell’attenzione e in prima pagina (lavoro in primis). Di fronte a problemi sociali epocali, si è smarrito il senso del servizio, della solidarietà, per perseguire unicamente i propri interessi. Il Papa nel discorso recente, in occasione di un incontro sull’Expo di Milano, ha ripetuto più volte la parola sofisma, cioè di non credere a ragionamenti apparentemente logici ma che in realtà portano a conclusioni false o assurde. E’ triste constatare quanta distanza esiste dal bene comune.
Cordialità
Paolo Pagliani