Le cose cambiano: un messaggio contro l’omofobia

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Nel 2010, dopo alcuni suicidi di ragazzi omosessuali vittime del bullismo omofobo, lo scrittore e attivista Dan Savage e suo marito Terry Miller hanno caricato su YouTube un messaggio di speranza e conforto. Da quel video nacque un sito, una campagna web “Its gets better” e un progetto  editoriale tutto italiano “Le cose cambiano” (Ibsn edizioni e Girls and Boys) che il 10 gennaio alle ore 21.00 al Teatro della Rocca Franco Tagliavini viene trasposto nella versione teatrale.

Prodotto da CTE Etoile insieme al teatro novellarese, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia ed in collaborazione con Arcigay, lo spettacolo “Le cose cambiano” con ritmo e semplicità dell’azione scenica voluta dal regista Daniele Franci racconta dati, testimonianze, buoni consigli, episodi tristi o divertenti, per ricordare a tutti i ragazzi LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) che stanno affrontando un momento difficile o che faticano ad immaginare un futuro, che non sono soli e che le cose cambieranno in positivo.
È un messaggio forte e chiaro contro l’omofobia rivolta al vasto pubblico, partendo dal mondo della scuola (è prevista una matinée per le scuole): il cambiamento sta avvenendo e non bisogna avere paura né essere complici silenziosi di atti discriminatori e violenti.
Biglietti euro 15.00 – ridotto euro 13.00 acquistabili in biblioteca o un’ora prima in biglietteria del Teatro.
Maggiori informazioni sul progetto/spettacolo

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SUBDOLA PRESSIONE MEDIATICA

caos-politicoGentile direttore, si può palesemente notare la pretesa di assegnare alle parole un significato molto diverso da quello etimologico. Ad esempio “omofobia” che significa paura del proprio simile, viene stravolta intendendo la “discriminazione di chi è omosessuale” facendo violenza al linguaggio, poiché “discriminare” come primo significato ha distinguere e non quello di emarginare. Altro esempio “matrimonio omosessuale” è un ossimoro perchè matrimonio significa “dono della maternità” il che biologicamente comporta una relazione tra sessi diversi. La pressione mediatica per introdurre questi nuovi significati è condotta in maniera sfumata attraverso la pubblicità, i salotti televisivi e chi critica, viene relegato come reazionario e perseguito non solo verbalmente. Il vuoto etico e la dittatura del relativismo sono concause di questa situazione in cui ciò che è giusto non è un dato di coscienza ma imposto dall’alto in maniera subdola, così accanto alla giustizia reale, guadagna sempre più quella mediatica; una neolingua!
Cordialità
Paolo Pagliani
Per gli inserzionisti del PORTICO, il vantaggio di essere visibile on-line.

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