ASTUZIA E FURBIZIA

imbroglio-e-imbroglioni-T-SxxXKwCaro direttore, leggevo una sarcastica riflessione di Prezzolini sulla furbizia e gli italiani che hanno un tale culto per la stessa che arriva persino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è alto in Italia non soltanto per la propria furbizia ma per la reverenza che l’italiano in generale ha della stessa. C’è differenza tra astuzia o acume che è la perfezione della ragione dalla furbizia che è una specie di istinto che porta a cercare solo il proprio interesse o benessere. La furbizia è, in pratica, l’ingegnosità votata al tornaconto personale, all’egoismo, è la sagacia consacrata alla malizia e alla scaltrezza; è anche il trucco o la truffa destinata all’inganno o al raggiro della persona ingenua. C’è un noto uomo politico che primeggia in questo, che viene esaltato come furbissimo da una platea immensa di illusi. Sarebbe necessario invece ritrovare il vaccino della critica, dell’esercizio intellettuale, della verifica morale, contro l’anchilosarsi della ragione e della coscienza che può infettare tutti, rendendoci un po’ sciocchi. C’è però una speranza: che si possono imbrogliare tante persone per molto tempo, ma non tutti per sempre. La rete delle furberie può reggere a lungo ma non è invincibile né infinita: <<anche se ci sono più sciocchi che furbi al mondo, altrimenti i furbi non avrebbero abbastanza per vivere>>.
Cordialità
Paolo Pagliani
Pubblicità

ORA SICCITÀ DOPO INONDAZIONI

Gentile direttore, la palla di fuoco africana ci attanaglia da settimane disidratando i terreni coltivati e portando allo scoperto i letti dei fiumi in secca. La TV ci propina impietosamente le immagini di ciò che l’ uomo “furbo” riesce a smaltire in modo rapido ed economico. Ci si sbarazza di tutto senza pudore, tanto l’ acqua tutto copre e tutto trascina dimostrando scarso senso civico. Ciò che il Tevere e l’ Arno mostrano ai residenti ed ai turisti è l’ immagine classica della situazione e del nostro grado di civiltà. I meteorologi prevedono per fine mese violenti temporali, grandinate e disastri vari, che aggiungeranno danni alla nostra agricoltura già oltre il limite di sopportazione. Non sarebbe il caso, mi sono ripetutamente chiesto pure tempo addietro, di approfittare del momento per ripulire gli alvei dei fiumi, le spiagge, i boschetti, i fossi di tutto il luridume, oggi in bella vista, per rendere meno pesanti le intemperanze climatiche preannunciate? Risulterebbe prioritario darsi da fare ora, senza andare a piangere e chiedere interventi straordinari a danno avvenuto!
Cordialmente
Paolo Pagliani