L’UOMO DI DENARI

Aumento-pressione-fiscale-corruzione-debito-pubblicoGentile direttore, è molto triste sentire ogni giorno notizie legate a corruzione ed a risvolti veramente strani e patologici che legano molte persone al denaro. Questo, non sempre è usato per acquistare qualcosa, talvolta serve semplicemente a palesare la propria forza, il proprio potere.
Principio primo assoluto oggi ed è doloroso affermarlo, è il denaro. L’etica è morta, le leggi non bastano a regolare una società e talora vendono promulgate solo per trarre vantaggi individuali trascurando la giustizia e l’uguaglianza, che ormai non significano assolutamente nulla. Si possono enumerare tanti modi per appropriarsi del denaro, rubandolo, ottenendolo con la corruzione, con la concussione, con la falsità, attraverso comportamenti criminali. Inoltre usando la burocrazia delle carte bollate e il potere dell’imbroglio legato alla legalità. C’è da sforzarsi per trattenere l’indignazione per urlare contro i “corvi” di una civiltà agonizzante, una civiltà che nel passato ha saputo dare all’uomo un volto più nobile, più umano. Si dovrebbe parlare di vera economia cioè la regolamentazione equilibrata e saggia della casa comune del mondo nella quale tutti viviamo; è necessario un connubio tra morale e affari. Perchè ogni prevaricazione rompe l’armonia della convivenza, ogni scandalo ne inquina l’atmosfera, ogni evasione dai doveri civici e fiscali è un furto al bene comune.
Cordialità 
Paolo Pagliani
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COMUNICARE PER UMANIZZARE

FOTO-SAGGIAEgregio direttore, la <<fabbrica della notizia>> è capace di trasformare ciò che è irrilevante in un evento mentre i criteri di notiziabilità decretano che solo alcuni accadimenti diventino notizia; quelli più catastrofici, o legati a interessi economici. Senza contare il rischio denunciato anche da papa Francesco:<<Il danno causato da pseudo-modelli, basati sul consumismo e il culto dell’apparire, che influenzano i ceti sociali più poveri e incrementano la disgregazione dei legami familiari>>. Un sociologo scriveva che:<<Nell’era della informazione istantanea, le dicerie sono la realtà>>. Anche la politica ha imparato a usare blog e social media in chiave populistica e anche su questi territori, si rischia di replicare la sterile logica degli schieramenti contrapposti ascoltando solo chi ci somiglia e insultando chi la pensa diversamente. Ma ci sono anche buone notizie. Se si esce dall’imperativo tecno-economico (quel che è fattibile va fatto; quel che rende va fatto) e si adotta uno sguardo di simpatia per ciò che è umano, si può acquistare una grande libertà anche nel campo della comunicazione mediale. Ripartire dalla << disciplina comportamentale >>, ci consente di raccontare con amicizia e mostrare che è possibile una comunicazione capace di dire la verità nel linguaggio della bellezza; che si può alimentare la speranza senza raccontare favole e sfuggire alla doppia trappola del cinismo nichilista e del buonismo consolatorio un po’ stucchevole. Si può inoltre usare lo straordinario dono del linguaggio per rompere slogan e luoghi comuni immaginando insieme nuove vie di umanità.
Cordiali saluti
Paolo Pagliani

Ecco il perché si è bugiardi con inesattezze e falsità

La capogruppo PDL Cristina Fantinati, in perfetto stile Berlusconiano, persiste nella sua sistematica campagna mistificatoria e continua a dire inesattezze e falsità, cercando così di ergersi a vittima di chissà quale congiura, forse nella speranza di sminuire la portata della figuraccia che ha rimediato negli ultimi giorni.
Ne sono un esempio le ultime dichiarazioni rilasciate ai giornali sul suo operato in merito alla vicenda delle bandiere pro-referendum.
Dalle parole che si leggono sulla stampa infatti sembrerebbe che la pressione esercitata sul corpo della Polizia Municipale si sarebbe limitata ad un semplice fax, fatto quasi contro voglia, con l’unico obiettivo di riportare l’amministrazione “sulla retta via” della legalità.
Dalle verifiche effettuate invece si può benissimo dimostrare (documenti alla mano) un comportamento assolutamente diverso e una cronologia degli eventi non in linea con quanto affermato dalla Fantinati.
Tutto inizia il 12/05 con una comunicazione verbale all’ufficio elettorale, seguito il 13/05 da un fax alla Polizia Municipale, al Prefetto e al Sindaco.
Quindi una serie infinita di telefonate direttamente all’ufficio dei vigili ed alla centrale operativa di Guastalla e alcune mail, una il 16/05 e l’altra il 18/05, con le quali si chiedeva addirittura conto agli agenti di polizia del numero di sanzioni elevate ai cittadini per aver violato le norme sulla propaganda elettorale.
A seguito di questo martellante pressing e viste anche le indicazioni della prefettura, la Polizia Municipale non si è potuta esimere dall’intervenire presso alcune abitazioni private, limitandosi però alla semplice segnalazione, senza applicare sanzioni.
I partiti della coalizione di maggioranza (PD, IdV, Rifondazione Comunista e Sinistra per Novellara) ritengono corretto questo modo di agire degli agenti di polizia, così come ritengono sia stato corretto l’atteggiamento del Sindaco che si è immediatamente attivato per trovare una soluzione positiva a questa disdicevole situazione.
Soluzione che è stata poi finalizzata con l’emissione di una circolare (670/2011) con la quale si invitano gli agenti a valutare di volta in volta le segnalazioni pervenute ed a discemere i casi in cui trattasi effettivamente di divieto di propaganda elettorale dai casi di semplice pubblicità, di manifestazione del proprio pensiero e come tale non perseguibile.
Riguardo poi l’affermazione di Fantinati che ci accusa di voler liberalizzare la campagna elettorale, facendo in modo che chi ha più soldi ed è più potente invade gli spazi a scapito della parità dei diritti, ha indirettamente risposto il suo leader occupando di fatto le reti televisive nazionali per la propria campagna elettorale in spregio ad ogni norma che regola la par condicio.

Partito Democratico di Novellara
Italia dei Valori
Rifondazione Comunista
Sinistra per Novellara