IL “GIOCO” E’ UNA ROVINA

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Gentile direttore, le accurate indagini degli ultimi anni hanno evidenziato una <<corrosiva>> e compulsiva dipendenza da gioco d’azzardo della popolazione giovanile. Stupisce che una buona fetta di ludopati sia rappresentanza dall’utenza femminile che nell’immaginario comune, fino a qualche tempo fa, risultava marginale. I locali da gioco specializzati sono sotto gli occhi di tutti, una sorta di pericoloso canto delle sirene, nei quali il vizio e la diabolica forza di seduzione esercitata dai tavoli da gioco, spesso si impadroniscono delle vli e confuse. Nonostante la campagna di denuncia e sensibilizzazione promossa da alcune istituzioni territoriali, il business è business e lo si deve probabilmente assecondare. Comunque il “gioco” in tutte le sue forme, dalle scommesse online, ai videopoker, fino ai più <<banali>> gratta e vinci, incide pesantemente sul sistema delle relazioni familiari e sociali; soprattutto i giovani, in preda a un’eccitazione euforica da gioco, si estraniano e si autoescludono dalla faticosa quotidianità arrivando a <<dissanguarsi>> contraendo debiti e costringendo le famiglie a farsene carico. In assenza, forse, di più appaganti stimoli esterni, deteriorano ogni legame con le attività lavorative o sviliscono le loro opportunità di studio. Giocano per soldi o per noia, rovinandosi letteralmente la vita, disgregando l’istituzione familiare e negandosi prospettive future.

Cordialmente Paolo Pagliani

info n. 349-3974777

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UNA CLASSIFICA …POCO ONOREVOLE

soldi-e-politicaGentile direttore, è ormai chiaro che tantissime persone (circa un milione) si stanno rovinando con il gioco d’azzardo e l’incoscienza di questo sistema ha fatto precipitare nella disperazione (vedi caso Preiti che ha sparato davanti a P. Chigi), migliaia di persone senza più speranza e non è possibile non rendersene conto. Si ha la percezione che i nostri governanti siano più interessati a far cassa a qualsiasi costo che a porsi il problema di certe scelte. La balzana idea di coprire il buco dell’abolizione dell’ IMU aumentando le accise sui giochi è stata subito smentita dai dati dei  Monopoli di Stato che già trattiene, al netto delle vincite, il 47,3% (seconda accise dietro solo a quella della benzina); nel 2012 lo Stato ha incamerato poco più di otto miliardi. Si possono chiedere dei sacrifici alle persone, si può chiedere di essere mortificati da tasse e gabelle, si può chiedere di cambiare stile di vita, di sopportare la povertà che incombe ma bisogna metterci la faccia, saper combattere con coraggio contro le ingiustizie, con l’esempio, dimostrando di voler ricostruire veramente il paese. cambiandolo in meglio. Nei denari buttati nell’ azzardo siamo quarti al mondo (dietro USA, Cina e Japan) mentre nella classifica europea siamo al primo posto: un primato che non ci fa onore. Il doppio dei tedeschi che pure sono molto più ricchi e ben messi di noi. Prova provata, purtroppo, che c’è uno spread che non può essere aggiustato dalla BCE. Ma solo da noi.

Cordialità
Paolo Pagliani

SIAMO UN PAESE “STRAORDINARIO”

Caro direttore, subito dopo il sisma che ha colpito la nostra Regione, il Presidente del Consiglio ha fatto visita alle zone terremotate, per rendersi conto dei danni, quantificare i primi aiuti ma ricevendo anche una contestazione da un ridotto numero di …persone. Non credo che ai più desse fastidio che egli andasse a manifestare la solidarietà e l’impegno del governo, come si addice ad una nazione “normale” ma per pochi che fischiavano. Era come fosse lui la causa della disoccupazione e del disastro dell’economia. Piacevano forse a questi, i governi precedenti che per ogni 100 euro di entrate, decidevano di spenderne 140 ma ora che arrivata gente capace, che decide che così non si può andare avanti, che bisogna ridurre le spese ed aumentare le entrate, a diversi connazionali questo non piace; meglio qualcuno che ti lascia vivere tranquillamente al disopra delle tue possibilità, come è successo all’ombra del Partenone. E così un premier che dai principali leader mondiali ci viene additato come esempio di capacità, di serietà e buongoverno, qui da noi diviene oggetto di ogni sorta di attacchi, denigrazione, fischi, lazzi, battute sceme e pseudo-satira politica. Nella nostra “straordinaria Italia credo occorra una sana “normalità” che comporta anche l’impopolare tassazione (ebbene sì!), per contrastare il dissesto finanziario. Altro che scadenza a marzo 2013, per sperare di cominciare a cambiare veramente questo “andazzo all’ italiana” ci vorrebbe Mario Monti Presidente del Consiglio per almeno altri 5 anni!

Cordialità
 Paolo Pagliani