Diciassettesima” Partita del cuore”

Risultato invariato: come sempre vincono i prof.

Gli anni passano, ma la “Partita del cuore”
si conferma l’evento clou  delle feste natalizie.

L’entusiasmo dei ragazzi è sempre alle stelle e il lavoro di preparazione della gara li coinvolge per diverse settimane. Infatti in primo luogo riprendono i contatti con i 4 bambini indiani che vengono adottati a distanza grazie alle offerte raccolte attraverso il progetto. Di questi “colleghi” di studio possono vedere le fotografie, le pagelle e la descrizione della loro famiglia e in questo modo possono rendersi conto delle disuguaglianze che la nostra società crea. Da qui nasce l’impegno personale per lottare contro le disuguaglianze e contribuire tutti insieme a costruire un futuro diverso per questi ragazzi indiani.
Quest’anno il premio per il “Fair Play” se lo sono guadagnati i ragazzi di 3°C, mentre la 3°B ha avuto l’onore di giocare la Partita del cuore contro noi Prof,  mettendo in campo una squadra veramente forte e ben organizzata che ha dato del filo da torcere persino all’inossidabile prof. Faraci.
Anche l’Amministrazione Comunale si presenta in palestra con una formazione  agguerrita, ma il risultato alla fine dell’incontro non è cambiato: noi Prof abbiamo vinto.
La loro formazione comprendeva: Barbara Cantarelli, Cristina Fantinati, Yussef Salmi, Ivo Germani, Gelosini, Stefano Mazzi; mentre i Prof. scesi in campo erano: Marco Faraci, Maria Leoni, Chiara Nasi, Elisa Ruscelli, Pier Paolo Pancaldi, Maria Enza Capuana, Mimmo Curieri, Francesca insieme hai catechisti Beatrice Tirabassi, Martina Ceresoli, Matteo Davolio e Federico Bartoli.
Grazie di cuore a quanti hanno voluto partecipare, in particolare i genitori che venendo in palestra hanno contribuito con la loro offerta alle adozioni e speriamo di poter continuare l’anno prossimo il progetto.

Maria Leoni

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DATE A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE E A DIO QUEL CHE E’ DI DIO – la verità sul Festival Uguali Diversi

(reddite quae sunt Caesaris, Caesari et quae sunt Dei, Deo) Così nel Vangelo di Matteo (cap.22 v.21) viene riportata la risposta data da Gesù ai Farisei, i quali speravano di metterlo contro il governo romano in Palestina. Egli con le sue parole fece ben capire che è doveroso essere soggetti, onestamente, all’autorità, distinguendo però il potere temporale da quello spirituale

Dopo aver letto le dichiarazioni della signora Cristina Fantinati
http://www.modena2000.it/2011/09/29/il-pdlo-di-novellara-ecco-come-e-andato-veramente-il-festival/
ho chiesto delucidazione a Paolo Santachiara Assessore: cultura e servizi al cittadino

Risposta:
Caro Rinaldo,
noi cominciamo a fare molta fatica a rispondere a chi fa della bugia o della fornitura di dati non corretti la regola di comportamento. Pensiamo che i lettori capiranno da soli chi dice la verità o dice il falso. Così è avvenuto a livello nazionale con chi per oltre tre anni ha negato la crisi, attribuendola ai giornali di sinistra o a chi non voleva il bene dell’Italia. Da qualche mese anche gli ultimi ciechi la vedono e tutti oggi la riconoscono e sono certo che ogni cittadino italiano ricordi le tante dichiarazioni e tragga le sue dovute conseguenze.

Ma prima di riferire per te alcuni dati vorrei fare una riflessione più generale.

In Italia molti intendono la cultura esclusivamente come uno dei tanti modi di spendere il tempo libero, quindi una spesa voluttuaria, tra le prime da tagliare nei momenti di crisi.
Il Ministro Tremonti ha sostenuto che con la cultura “non si mangia” e il Ministro Brunetta è convinto che teatranti, musicisti, tecnici di luci e artisti in genere siano tutti “fannulloni, mangiapane a tradimento”.

Certo, il bilancio della cultura, delle arti non è mai calcolabile nel breve periodo, e la sperimentazione, la progettualità, il pensiero, e la creazione non sono beni immediatamente misurabili in termini di rendimento economico, ma, come ha sostenuto nel gennaio scorso Umberto Eco, “con Giuseppe Verdi si può  mangiare, ma sicuramente non si mangia con l’anoressia culturale”.

L’Italia è il paese al mondo che detiene il maggior numero dei beni artistici e delle opere d’arte (si stima dal 55 al 70%), ed è fra i paesi più ricchi di storia e di cultura.
La cultura è pertanto per l’Italia uno dei pochi beni che non deve importare e che può essere un volano di sviluppo per l’intero paese.

Ma innanzi tutto, la cultura è un “lievito”, è elemento fondamentale per formare il tessuto sociale e civile di un paese, per la sua crescita umana e morale, per l’alimentazione dell’identità, per migliorare la qualità della vita, inoltre, per noi italiani in particolare, è di stimolo per l’economia, per lo sviluppo, per l’innovazione e la competitività.

E’ evidente che chi riveste ruoli istituzionali in ambito culturale, deve sentirsi responsabile della qualità della vita, del benessere fisico e “spirituale” della cittadinanza perché è dal cammino culturale, da ciò che si custodisce dentro, da come  si alimenta la nostra interiorità che dipende il nostro agire il nostro essere nella comunità.
Occorre  pertanto pensare, progettare e operare immettendo, stimolando, provocando azioni, situazioni che favoriscano la crescita  della conoscenza, della responsabilità,  della fratellanza, della giustizia, della valorizzazione delle diversità, del rispetto del pianeta, e del gusto del bello nella comunità.

Il Festival cerca di offrire opportunità di ascolto, di riflessione, di confronto su temi chiave del nostro momento storico, chiamando persone che possano aiutarci in questa sosta e proponendo tante attività che affrontino il tema da diversi punti di vista (il cinema, il teatro, il laboratorio didattico, la musica, la  danza, il gioco, il fumetto, la biblioteca vivente, ecct). Di questo ne siamo convinti e di questo ci sentiamo responsabili nei confronti della comunità novellarese.

Ora, per quanto riguarda i dati vorrei farti solo qualche esempio: alla conferenza di Enzo Bianchi del sabato mattina alle 10.30, sotto un sole cocente, erano presenti  780 persone (sono state contate una ad una). Considera che i ragazzi dell’Istituto Don Iodi presenti erano cinquanta. Con Prodi erano presenti oltre 400 persone, con Luciano Manicardi alle 9.30 della domenica mattina circa 200 persone e lo stesso con Salvatore Natoli nel pomeriggio. Alle conferenze di Novellara hanno partecipato in totale più di 2000 persone.
Per non parlare dei laboratori didattici tenuti in Biblioteca che hanno visto la partecipazione di oltre 250 bambini e ragazzi senza considerare i laboratori degli adulti, la biblioteca vivente, ecct. Fra sabato e domenica oltre 1100 persone hanno visitato la Biblioteca, il Museo, l’Archivio storico e l’Acetaia. E da ultimo la cena sotto i portici del sabato sera ha avuto il tutto esaurito coi 340 coperti.

Per quanto riguarda i costi, il Festival è costato  68.000 euro di cui l’80% finanziato da sponsor che hanno creduto e sostenuto l’iniziativa. Il comune di Novellara ha investito  8000 euro. Manca ancora  il contributo promesso dalla Regione e quando arriverà abbasserà, o forse azzererà, il contributo di Novellara.

A chi ci accusa di sperperare i soldi vorremmo ricordare  che quando il Governo ha deciso di separare il recente referendum sull’acqua dalle elezioni amministrative, con la speranza di farlo fallire, ha speso oltre 300 milioni di euro. Questa cifra  per Novellara ha significato circa 70.000 euro. La stessa cosa è avvenuta con il referendum del 2009 dove il Governo ha speso altri 400 milioni di euro che per Novellara corrispondono a circa 100.000 euro. Questi sono stati 700 milioni spesi e sprecati che per Novellara corrispondono 170.000 euro.

Un caro saluto  paolo

Non mi rimane  che ringraziare l’amico Paolo Santachiara per la spiegazione e il chiarimento. Grazie !

Ecco il perché si è bugiardi con inesattezze e falsità

La capogruppo PDL Cristina Fantinati, in perfetto stile Berlusconiano, persiste nella sua sistematica campagna mistificatoria e continua a dire inesattezze e falsità, cercando così di ergersi a vittima di chissà quale congiura, forse nella speranza di sminuire la portata della figuraccia che ha rimediato negli ultimi giorni.
Ne sono un esempio le ultime dichiarazioni rilasciate ai giornali sul suo operato in merito alla vicenda delle bandiere pro-referendum.
Dalle parole che si leggono sulla stampa infatti sembrerebbe che la pressione esercitata sul corpo della Polizia Municipale si sarebbe limitata ad un semplice fax, fatto quasi contro voglia, con l’unico obiettivo di riportare l’amministrazione “sulla retta via” della legalità.
Dalle verifiche effettuate invece si può benissimo dimostrare (documenti alla mano) un comportamento assolutamente diverso e una cronologia degli eventi non in linea con quanto affermato dalla Fantinati.
Tutto inizia il 12/05 con una comunicazione verbale all’ufficio elettorale, seguito il 13/05 da un fax alla Polizia Municipale, al Prefetto e al Sindaco.
Quindi una serie infinita di telefonate direttamente all’ufficio dei vigili ed alla centrale operativa di Guastalla e alcune mail, una il 16/05 e l’altra il 18/05, con le quali si chiedeva addirittura conto agli agenti di polizia del numero di sanzioni elevate ai cittadini per aver violato le norme sulla propaganda elettorale.
A seguito di questo martellante pressing e viste anche le indicazioni della prefettura, la Polizia Municipale non si è potuta esimere dall’intervenire presso alcune abitazioni private, limitandosi però alla semplice segnalazione, senza applicare sanzioni.
I partiti della coalizione di maggioranza (PD, IdV, Rifondazione Comunista e Sinistra per Novellara) ritengono corretto questo modo di agire degli agenti di polizia, così come ritengono sia stato corretto l’atteggiamento del Sindaco che si è immediatamente attivato per trovare una soluzione positiva a questa disdicevole situazione.
Soluzione che è stata poi finalizzata con l’emissione di una circolare (670/2011) con la quale si invitano gli agenti a valutare di volta in volta le segnalazioni pervenute ed a discemere i casi in cui trattasi effettivamente di divieto di propaganda elettorale dai casi di semplice pubblicità, di manifestazione del proprio pensiero e come tale non perseguibile.
Riguardo poi l’affermazione di Fantinati che ci accusa di voler liberalizzare la campagna elettorale, facendo in modo che chi ha più soldi ed è più potente invade gli spazi a scapito della parità dei diritti, ha indirettamente risposto il suo leader occupando di fatto le reti televisive nazionali per la propria campagna elettorale in spregio ad ogni norma che regola la par condicio.

Partito Democratico di Novellara
Italia dei Valori
Rifondazione Comunista
Sinistra per Novellara