Gentile direttore, è ormai chiaro che tantissime persone (circa un milione) si stanno rovinando con il gioco d’azzardo e l’incoscienza di questo sistema ha fatto precipitare nella disperazione (vedi caso Preiti che ha sparato davanti a P. Chigi), migliaia di persone senza più speranza e non è possibile non rendersene conto. Si ha la percezione che i nostri governanti siano più interessati a far cassa a qualsiasi costo che a porsi il problema di certe scelte. La balzana idea di coprire il buco dell’abolizione dell’ IMU aumentando le accise sui giochi è stata subito smentita dai dati dei Monopoli di Stato che già trattiene, al netto delle vincite, il 47,3% (seconda accise dietro solo a quella della benzina); nel 2012 lo Stato ha incamerato poco più di otto miliardi. Si possono chiedere dei sacrifici alle persone, si può chiedere di essere mortificati da tasse e gabelle, si può chiedere di cambiare stile di vita, di sopportare la povertà che incombe ma bisogna metterci la faccia, saper combattere con coraggio contro le ingiustizie, con l’esempio, dimostrando di voler ricostruire veramente il paese. cambiandolo in meglio. Nei denari buttati nell’ azzardo siamo quarti al mondo (dietro USA, Cina e Japan) mentre nella classifica europea siamo al primo posto: un primato che non ci fa onore. Il doppio dei tedeschi che pure sono molto più ricchi e ben messi di noi. Prova provata, purtroppo, che c’è uno spread che non può essere aggiustato dalla BCE. Ma solo da noi.
Cordialità
Paolo Pagliani