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bene comune
PRIMARIE 30/12/12: I CANDIDATI – Giovedì sera confronto TV
Antonella
IncertiLeana
PignedoliRoberta
PavariniMarco
CatellaniPaolo
GandolfiMaino
MarchiGiuseppe
Beppe PaganiLe primarie del Pd per scegliere i candidati alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio approdano su Telereggio. Giovedì 27 sera alle 20,40 i 7 esponenti del Pd in corsa per un posto in Parlamento saranno protagonisti di un confronto negli studi della TV reggiana. Le caratteristiche del programma saranno simili a quelle del confronto fra i candidati leader del centrosinistra trasmesso qualche settimana fa da Sky: una serie di domande uguali per tutti, con un paio di minuti per presentarsi e di volta in volta spiegare le ragioni della propria candidatura e gli obiettivi che ci si pongono. Il dibattito sarà replicato venerdì 28 alle 14,45 e alle 23,30 e sabato 29 alle 10,15 e alle 22,40. Qui trovate le biografie e qualche idea dei candidati.
CHI VOTA:
Votano gli iscritti al PD e i cittadini che si sono registrati per le Primarie “Italia. Bene comune” del 25 novembre.
Per votare occorre versare la quota di 2 Euro per la campagna elettoraleQUANDO SI VOTA:
Si vota domenica 30 dicembre dalle ore 8 alle 21DOVE SI VOTA:
Qui trovi l’elenco dei seggi a Reggio Emilia e provincia:
http://www.pdreggioemilia.it/binary_files/allegati/SEGGI_56881.pdfCOME SI VOTA:
Si possono esprimere fino a un massimo di due preferenze, una per una donna e una per un uomoPer altre informazioni: www.pdreggioemilia.it e www.primarieparlamentaripd.it
Ecco il facsimile della scheda:
Ballottaggio del 2 dicembre
Ci si deve recare nello stesso seggio dove si è votato domenica scorsa, sempre dalle ore 8 alle ore 20.
Potranno votare:
- tutti coloro che hanno votato al primo turno di domenica 25 e che quindi si sono registrati (anche on line) entro la data del 25 novembre e sono in possesso del certificato di elettore di centrosinistra. Non dovranno versare alcun contributo (in quanto già versato al momento dell’iscrizione).
- coloro che, pur non avendo votato al primo turno, si sono comunque registrati entro il 25 novembre e sono muniti di certificato di elettore di centrosinistra;
- tutti coloro che si sono pre-registrati online e che non hanno completato l’iscrizione non recandosi al seggio domenica 25/11. Potranno votare dopo aver versato il contributo di 2 euro e ritirato il loro certificato di elettore.
Ecco cosa chiamano sviluppo – COMMERCIO TIRANNO
Caro direttore,
viviamo uno strano mondo grazie alla globalizzazione, nel senso che molte cose che potrebbero esser prodotte sottocasa, vengono dall’altra parte del pianeta; un caso classico è quello delle scarpe sportive. Queste possono aver percorso migliaia di chilometri, dalla Cina, all’Indonesia, alla Romania parlando solo della manifattura, altrimenti le distanze si raddoppiano o triplicano perchè la gomma è estratta in Malaysia, trasferita in Corea per la raffinazione e inviata in Indonesia per l’assemblaggio. Se si considerano tutti gli altri materiali, ci si renderà conto della situazione. Un’altra piccola esperienza interessante può essere vedere camion di acqua in bottiglia, che dal Nord vanno al Sud e viceversa; tutto questo può avere un senso rientrando nella logica del denaro. Sicuramente non ne ha, se si ragiona nell’ottica del buon senso, della gente e del pianeta stesso. La giustificazione che ci viene data è che l’obiettivo da perseguire è la espansione dei mercati e che il commercio è garanzia di ricchezza per tutti. Dovrebbero però spiegarci perchè i paesi del Sud hanno cominciato a impoverirsi proprio quando sono stati catapultati nel commercio internazionale e conoscendo più guerre. Dovrebbero smettere di raccontarci bugie, sforzandosi di convincerci che il loro scopo è il benessere della gente. Il sistema ha a cuore solo l’arricchimento dei mercanti e in particolare di quelli forti. Non a caso questi spostano di continuo la produzione sullo scacchiere mondiale in base alle loro convenienze trattando la gente come straccioni, da usare e gettare. Si rimane in quei posti dove i salari sono miserabili, appena gli operai ottengono miglioramenti, le fabbriche fuggono; esempio da Taiwan nelle Filippine quindi se nascono moti di rivolta, si passa in Cambogia ecc. Purtroppo le imprese continueranno a muoversi finchè non sarà stato raggiunto il fondo dello sfruttamento mettendo i lavoratori a repentaglio continuo. Precarietà permanente: ecco cosa chiamano sviluppo. E’ arrivato il tempo di dire basta ad accordi internazionali per proteggere gli interessi delle grandi imprese (multinazionali). L’umanità ha bisogno di un’Organizzazione mondiale del bene comune, non del commercio, perchè il nostro interesse primario è la salvaguardia degli elementi naturali su cui si basa la nostra esistenza: il clima, l’ acqua, i mari, le foreste, i pesci, il petrolio, i minerali: La natura e la giustizia hanno bisogno di protezione, non di libero arbitrio. Hanno bisogno di regole per disciplinare la pesca, il taglio dei boschi, l’uso e la spartizione delle risorse usando anche leve fiscali!! Non deve essere la natura ad adattarsi alle esigenze del commercio ma l’inverso ripristinando la gerarchia dei valori. Non si vive per commerciare. Si commercia per vivere. Non possiamo più concepire il mercato come il signore della vita; quando ci accorgiamo che diventa un mostro che ci uccide e divora; dobbiamo fermarlo e ridimensionarlo. Deve rimanere uno strumento al nostro servizio.
Buona domenica
Paolo Pagliani