Finalmente, dopo due anni in Rocca a causa della pandemia, Novellara Balsamica torna in Piazza a Novellara, in una nuova veste!

Quest’anno infatti, la Proloco e il Comune di Novellara saranno affiancati da l’Acetaia Comunale, dalla Confraternita dell’Aceto Balsamico e da Studio Esagono di Rubiera.
Domenica 9 ottobre Piazza Unità d’Italia si colorerà di un mercatino enogastronomico di prodotti locali (frutta, verdura, spezie e molto altro) e dell’artigianato,con espositori di prodotti dell’ingegno, sculture, gioielli fatti a mano, prodotti in resina, ceramica, legno, pelle e materiali di riciclo, illustrazioni e dipinti, candele e molto altro.
Sarà presente il ristorante a cura di Proloco con un menù a base di prodotti a km 0 e di stagione, come lasagne di zucca, caponata, e altro. Si potrà assistere anche alla cottura del mosto dell’Acetaia Comunale di Novellarae dei ciccioli.
Ad animare la piazza saranno presenti alcune postazioni di musicisti di strada dalle ore 10 alle 19. I buskers si esibiranno durante tutta la giornata alternandosi nelle diverse postazioni. Tra gli artisti che si esibiranno ci sono gruppi locali come Follon Brown, Rufus Party e Ukulele Radio Show, e ospiti da tutta Italia come Gabriele Catoni, cantautore Milanese, Mojo River, Tizio Bononcini, cantautore Bolognese, Anastasia Caperchi, giovane cantautrice, Felsna Kasbah, Band funk-fusion di Bologna e infine Phill Reynolds, partecipante di alcune puntate della scorsa edizione di X Factor.
Inoltre, saranno proposti diversi laboratori per grandi e piccini legati all’ambito del cibo e non solo!
Saràpossibile fermarsi ad ascoltare la musica sorseggiando una birra in compagnia grazie al Bar della Proloco che per l’occasione avrà anche un menù predefinito per stuzzicare qualcosa nell’orario dell’aperitivo. Una domenica dinamica, vivace e colorata in cui tutti i presenti potranno passeggiare in Piazza a Novellara e vivere una giornata di festa tra buona musica e buon cibo.
Appuntamento quindi a domenica 9 ottobre in Piazza Unità d’Italia a Novellara!
Cecilia Moscardini

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IO VOTO

Non c’è una ragione plausibile per rinunciare ad un diritto fondamentale: quello di contribuire a determinare il proprio futuro.

Non ho mai avuto la pretesa in 35 anni di professione di suggerire per chi votare perchè ho sempre pensato che ogni persona abbia capacità autonome e sufficienti per decidere a chi affidare la propria fiducia senza bisogno che intervengano opinionisti (me compreso). Anche per questa tornata elettorale continuerò su questo solco. Non vi dirò dunque per chi votare ma vi spiegherò perchè io il 25 settembre voterò. Credo che ogni uomo sia un animale solitario e nel contempo sociale. Quando ci si sposa lo si fa davanti a testimoni. Costoro rappresentano la comunità perchè gli sposi dicono a tutti che non vogliono costruire solamente un’esperienza privata ma intendono con la loro scelta contribuire al benessere del loro paese, della loro città, della loro nazione. Quando si studia in una scuola, lo si fa certamente per ottenere il proprio titolo ma al contempo per partecipare ad un percorso d’insieme che si chiama vita di classe , ricerca di gruppo o al giorno d’oggi anche “lavoro di team”. Quando si intraprende un’esperienza lavorativa non c’è dubbio che lo si faccia per portare a casa uno stipendio. Parimenti si contribuisce al miglioramento di un’azienda, di una cooperativa, di un segmento più ampio e in un’ultima analisi dell’intera comunità. La dimensione personale e quella sociale della persona si intersecano sempre in un perpetuo cercarsi dell’io e del noi. Andare a votare significa farsi carico di un pezzo di noi. Non andarci è come rinunciare alla cura di una parte di noi stessi. C’è di più: il voto non è un obbligo di legge ma una grande possibilità di esprimere me stesso. La croce sulla scheda è l’inizio di un percorso che fino alla tornata elettorale successiva mi impegnerà a controllare, stimolare, interloquire e cercare le persone sulle quali ho puntato la mia fiducia. E’ come quando si costruisce una casa: il primo giorno la si inaugura magari con una festa tra amici ma nei giorni che seguono la cureremo, la abbelliremo, la restaureremo quando necessario, la sentiremo nostra e non la lasceremo andare in malora perchè è parte di noi. Io voterò perchè sento il mio paese parte di me e so che se non votassi non potrei partecipare a testa alta negli anni successivi al dialogo politico che contribuirà a rendere la mia terra migliore. Chi dice “non voterò perchè non mi interessa” , vaneggia. Egli forse non è interessato a trovare un ospedle quando avrà bisogno o la merce al supermercato oppure una scuola per figli e nipoti o anche soltanto un rivenditore di cellulari se il suo unico interesse è quello ? Sappia che senza politica , tutto questo non ci sarebbe: neppure il rivenditore di telefonini ma al suo posto avremmo una giungla dove la politica sarebbe sostituita dalle pistole. Chi dice : “Non vado perchè non so chi votare”, si informi. Se costui avesse male ad una gamba, non cercherebbe un ortopedico ? O se avesse problemi per districarsi con le norme che regolano il suo lavoro o la pensione non andrebbe da un consulente ? Ebbene, qui c’è in ballo una parte della tua vita: quella sociale. Non lasciare che qualcun altro decida per te. Chi dice “non vado a votare perchè sono tutti uguali”, è come lo studente che arriva all’esame senza aver studiato . Dov’eri in questi ultimi anni ? Oggi, oltre ai mass media tradizionali, internet è una miniera di informazioni. Non è vero che siano tutti uguali. Buona parte degli italiani sa che Dybala è molto meglio del centravanti della Pistoiese e che Lukaku non è come l’attaccante del Palermo. Allora perchè non dovremmo con altrettanta sagacia conoscere il valore dei nostri politici ? Io voterò perchè sono nato libero e voglio mantenere la mia libertà che trova il massim o compimento nella libertà della mia comunità. Può essere che tanti non si sentano più rappresentati da questa classe politica e siano stanchi di doverla votare con sistemi che impediscono di fatto la scelta dei candidati, ma unendosi nel non voto a coloro che lo fanno per mancanza di responsabilità, menefreghismo, comportamenti di comodo , allargano la schiera dell’indifferenza e del disimpegno peggiorando ulteriormente l’importanza di noi cittadini e lasciando campo libero a chi gioca allo sfascio proprio per allontanare le persone serie dalla lotta politica. Non saranno loro a scrivere le migliori pagine della storia ma la partecipazione, il confronto, lo studio, l’informazione. Non sono soltanto belle parole: è la storia dell’uomo che ci dice questo perchè laddove ognuno ha pensato per sè, è arrivato qualcuno (a volte straniero) che si è preso tutta la torta e quando si è cominciato a reclamare era troppo tardi.

Mattia Mariani

CS – Vergognoso sciacallaggio della Destra

Il Sindaco Elena Carletti afferma: “Sciacallaggio. Le accuse a vanvera rivolte al Comune di Novellara sono un atto di puro sciacallaggio. La Destra specula sul rapporto tra il Comune di Novellara e l’Associazione Etoile quando questo è sempre stato professionale, legale e trasparente. Ogni tipo di insinuazione è fuorviante e cerca esclusivamente di confondere le persone tra presunti reati attribuiti a un singolo e l’agire del Comune. Si ritengono vergognosi il comunicato diffuso dal Centrodestra e l’utilizzo strumentale di fotografie istituzionali e del passato, volti a portare discredito all’operato dell’Amministrazione Comunale che nulla ha a che fare con le indagini in atto e le accuse rivolte a Daniele Franci”. L’Amministrazione comunale ha conferito incarichi e acquistato prestazioni artistiche professionali dall’Associazione Etoile, come peraltro capita quotidianamente con innumerevoli realtà imprenditoriali, utilizzando i criteri di trasparenza e legalità previsti dalla Legge. L’Amministrazione normalmente ha rapporti di collaborazione e incarichi con decine di soggetti e associazioni per la realizzazione della programmazione della rassegna culturale e teatrale, che riscuote da anni un più che positivo riscontro dal pubblico. Se necessario, si valuterà come concludere i rapporti con l’Associazione che ad oggi non risulta coinvolta e con la quale vi è in essere un solo contratto ed una sola convenzione.

Cecilia Moscardini

Miss Anguria – Dal 22 al 24 luglio

Dopo due anni in cui per via delle vicende della pandemia si era concentrata la festa in una sola giornata all’interno del cortile della Rocca, si ritorna a festeggiare il dolce frutto per tre giorni nella piazza di Novellara. Dal 22 al 24 luglio si svolge la diciottesima edizione di Miss Anguria organizzata da Pro loco e produttori agricoli.
In piazza Unità d’Italia ci saranno stand gastronomici, intagliatori, mercatini, laboratori per adulti e bambini, giochi, mestieri antichi, concerti, sfilata dei carri delle angurie giganti e i concorsi legati al cocomero.

Si comincia venerdì con LaBBanda che ripercorrerà tutte le canzoni del film I blues Brothers da Gimme some Lovin’ a Think da Sweet Home Chicago a Jailhouse Rock.

Sabato si inizierà con il concorso del grado zuccherino per poi chiudere la serata con il concerto degli Spingi Gonzales.

Domenica 24 luglio in Piazza Unità entrano finalmente in scena le angurie giganti, prima una sfilata con le aspiranti miss e poi la pesatura. Tutti i partecipanti sono tradizionalmente abbonatissimi e non vogliono rivelare anticipazioni ma ci sono segnali che indicano che anche quest’anno si supereranno i cento chili.

Nel corso della serata saranno premiati anche i cocomeri col maggior grado zuccherino e sarà consegnata la Borsa di Studio in memoria di Gabriele Bartoli da parte della famiglia.

Naturalmente la festa non è solo questo, ci sono stand gastronomici, mercatini, mostra di oggetti della civiltà contadina, mestieri antichi, intagliatori di anguria e uno spazio dedicato ai giovanissimi con laboratori.

Portare avanti una festa così grande non è certamente un’attività leggera, si deve essere pronti ad affrontare ogni tipo di imprevisto, ottemperare a severe norme di sicurezza, far fronte a costi crescenti e in qualche caso anche della mancanza di qualche storico volontario. Però la Pro loco e i produttori agricoli locali sono orgogliosi di non aver ceduto a queste difficoltà e di essere arrivati così alla diciottesima edizione senza alcuna soluzione di continuità. Non sarebbe stato possibile senza lo sforzo di tanti volontari che meritano sempre infiniti ringraziamenti, la collaborazione del Comune di Novellara, ed il sostegno delle associazioni di categorie e delle ditte locali.

Crediamo che il mondo agricolo del nostro territorio meriti tutto questo, per la sua importanza storica, per la capacità di rinnovarsi nella continuità, per il coraggio delle nuove generazioni di agricoltori ad impegnarsi sempre in nuove sfide.

Il programma completo della kermesse è sul sito del Comune.

Cecilia Moscardini

CS – POSA DELLA PRIMA PIETRA LABORATORIO ARMONIA

Sabato 18 giugno il Comune di Novellara, insieme ad Andria Cooperativa di Abitanti e Accento Cooperativa, poserà la prima pietra del Laboratorio Armonia, nuovo centro di comunità che nasce all’interno del quartiere Armonia. Si tratta di un momento simbolico per dare il via alla costruzione del nuovo spazio. Il progetto prevede infatti la realizzazione di una struttura polifunzionale denominata “Laboratorio Armonia”, che sarà al servizio del quartiere Armonia e della comunità novellarese intera. L’obiettivo principale è quello di dare vita ad un “co-housing” di quartiere e di comunità, che metta in rete opportunità nuove e già esistenti in un’ottica collaborativa e aperta.

Più nel dettaglio, lo spazio è pensato come:

–    ATTIVATORE SOCIALE DI SINERGIE: coordinamento e attivazione di forme di collaborazione e interazione che esaltino le potenzialità del Parco Augusto, del quartiere Armonia e del territorio e le relazioni tra gli abitanti, le associazioni e tutta la comunità;

–   INNESCO DI CONDIVISIONI: promozione e partecipazione attiva delle persone in un’ottica di “welfare di comunità”, pensato per attivare tutte le risorse presenti con uno sguardo intergenerazionale;

–    CULTURA DEL DONO: creazione di processi di condivisione, collaborazione ed esaltazione delle risorse e competenze presenti sul territorio nell’ottica di mutuo aiuto e sostegno reciproco.

Lo spazio è improntato al massimo della flessibilità di utilizzo con l’obiettivo di poter rispondere, anche a livello strutturale ed organizzativo, alle iniziative ed attività che saranno pensate dal “Laboratorio di Comunità”.

Appuntamento quindi sabato 18 giugno dalle ore 10 al Parco Augusto di Novellara (accesso di fronte al civico 45) quando verrà aperto lo Spazio Gioco e si alterneranno letture animate, laboratori e giochi a cura della biblioteca e della ludoteca comunale. Alle ore 11 interverranno il Sindaco Elena Carletti, Matteo Daolio per la Cooperativa Sociale Accento e Luca Borghi per Andria Cooperativa di Abitanti. Alle ore 11:30 verrà poi posata la Prima Pietra.

“NON ABBANDONAMMO SAMAN”

Intervista al Sindaco Elena Carletti sul caso della ragazza pakistana scomparsa.

Ad un anno di distanza dalla scomparsa di Saman Abbas, quali sono i sentimenti nell’opinione pubblica e come è stata e viene vissuta tra la gente questa drammatica vicenda?
Il caso di Saman Abbas ha colpito moltissimo la nostra comunità sia per la vicenda in sé, per la violenza immane, per il sistema criminale ricostruito dagli inquirenti, per il mistero di un corpo mai trovato, sia per il fatto che per un’intera estate e tutt’oggi siamo stati e siamo al centro di un morboso interesse mediatico.
Novellara e il suo sistema di accoglienza ha raccolto delle critiche. C’è qualcosa che si poteva fare e che non si è fatto?
Non abbiamo mai smesso di interrogarci, di approfondire, di metterci in discussione da allora e stiamo portando avanti nuovi progetti, anche finanziati dalla Regione, per migliorare competenze, sensibilità e per qualificare sempre più il nostro sistema. Sul fronte femminile poi, da anni lavoriamo sul progetto “Rosa dei venti” per favorire l’inclusione e l’emancipazione delle donne.
Detto ciò, nella vicenda di Saman Abbas il sistema dei servizi ha sempre agito in accordo con il Tribunale e con le Forze dell’ordine, applicando tutti gli strumenti possibili. Saman non è stata abbandonata, ma ha creduto forse di potere conquistare una propria libertà, svincolandosi dalla famiglia e, purtroppo, anche dalla protezione che abbiamo cercato di garantirle per mesi e che avremmo continuato certamente a garantirle.
C’è da dire che sul tema dei matrimoni forzati il sistema giuridico italiano deve evolversi, deve mettere a disposizione strumenti più efficaci e noi ci siamo sempre messi a disposizione della Politica per potere dare un nostro contributo di esperienza rispetto a un tema che purtroppo conosciamo da anni. La Regione ci sta ascoltando e alcune nostre proposte sono state accolte nel piano triennale contro la violenza di genere. Ho anche letto della cosiddetta “Legge Saman” che riguarda il rilascio del permesso di soggiorno alle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio. E’ un piccolo, ma ancora insufficiente, passo in avanti.
Noi però non ci fermiamo e intendiamo portare avanti proposte e idee che stiamo elaborando con le migliori Università e con legali specializzati in questa materia.
Mi sia però permesso dire un’altra cosa: al di là dei limiti giuridici citati, questo nostro sistema tanto criticato per il caso Saman è lo stesso sistema che ha salvato dal matrimonio forzato diverse altre donne, di cui naturalmente non si parla e di cui non intendo parlare. Ma sarebbe profondamente ingiusto demolire un sistema che in questi anni ha raggiunto risultati importanti e che ha fatto in generale dell’accoglienza e del dialogo un segno distintivo.
Le associazioni che rappresentano i cittadini stranieri residenti hanno dato inizialmente segnali importanti. Sono seguiti dei passi concreti sulle prese di distanza manifestate?
Durante la tempesta mediatica dello scorso anno c’è stata una mobilitazione. Lo stesso Console del Pakistan si è recato a Novellara per incontrare me e i rappresentanti della comunità pakistana del territorio della Bassa.
Purtroppo a Novellara non è rappresentata la comunità pakistana, non esiste cioè un’associazione. E, nonostante le sollecitazioni del Consolato, ancora non si è costituita, cosa che sarebbe davvero auspicabile per potere costruire progetti e confronti, così come accade con altre comunità, come quella indiana, con cui da anni abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione.
Alcune persone di origine pakistana si sono avvicinate e partecipano alle iniziative che organizziamo; spero che abbiano la determinazione e la forza di intraprendere un percorso.
Quale potrebbe essere la conclusione giudiziaria della vicenda?
Mi auguro venga fatta piena chiarezza sulla sorte di Saman e che i responsabili siano condannati in modo esemplare. Credo che il Pakistan dovrebbe dare massima collaborazione per rintracciare i genitori ancora latitanti; questo sarebbe un fatto importantissimo per dimostrare a tutti che quanto accaduto a Saman non deve più accadere e che i matrimoni forzati sono una barbarie.
Il Comune di Novellara, nel caso di rinvio a giudizio di qualche persona ritenuta responsabile, si costituirà parte lesa?
Ci stiamo confrontando con i nostri legali, l’intenzione è quella di costituirci parte civile.

Paolo Paterlini
Sergio Calzari

LE BIMBE E I BIMBI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA ARCOBALENO PER LA PACE

Questa mattina le bimbe e i bimbi della scuola dell’infanzia Arcobaleno si sono raccolti nel cortile della Rocca per manifestare a gran voce il loro desiderio di pace.
I bambini hanno incontrato il Sindaco Elena Carletti, a cui hanno illustrato gli striscioni realizzati dalle tre sezioni.
Viviamo tempi molto angoscianti a causa dell’attuale situazione internazionale, ma l’entusiasmo con cui i giovanissimi coltivano la speranza in un futuro migliore
non può che essere un’ispirazione per tutti noi. Ringraziamo insegnanti ed educatrici per l’impegno costante che pongono nella sensibilizzazione a tematiche così importanti.
Ci uniamo alla richiesta delle bambine e dei bambini della scuola Arcobaleno che, nella straordinaria semplicità delle loro parole, danno voce al desiderio di tutti noi: “non vogliamo la guerra, fate pace”

Ilaria Codeluppi