Il ritorno del Nomadi Incontro

Nel terzo week-end di febbraio Novellara ospiterà di nuovo il “popolo Nomade”. Dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, quest’anno torneranno in paese i fan proprio nel giorno in cui Augusto avrebbe compiuto 76 anni.

C’è quello con il barbone che sembra il sosia di Augusto, quello che ha vent’anni ed è diventato fan perchè lo era suo nonno e poi suo padre, quella che ha conosciuto il marito proprio ad un concerto dei Nomadi e quello che “quando sento Io Vagabondo, torno giovane e mi ricarico”. I fan dei Nomadi sono un popolo variegato, inimitabile e sempre in evoluzione. A Novellara non li vediamo dal 2019. La pandemia ha imposto lo stop anche al “Nomadi incontro”, la kermesse che portava in paese diecimila e più persone. Quest’anno si riprende:
“Il 18 e il 19 febbraio sarà bellissimo ritrovare quelli che io non chiamo fan ma amici – dice Beppe Carletti -. Il calendario vuole che suoneremo proprio nel giorno del compleanno di Augusto e questo è un altro dettaglio che mi riempie di entusiasmo e di emozione. Saranno due giorni ricchi di eventi : musica, incontri, mostre e tantissima amicizia.”
Sarà anche il primo atto delle celebrazioni del sessantesimo anniversario della band!
“E’ vero – commenta Beppe – Sessant’anni di carriera non sono pochi e non li raggiungi tutti i giorni. Spesso dico che forse non siamo i migliori ma siamo i più coerenti e questa è la nostra forza che ci viene riconosciuta dal pubblico. Il 2023 sarà un anno in cui ci volgeremo indietro per vedere la nostra lunga storia e guarderemo avanti perchè questa incredibile avventura non finisce oggi”.
Il Nomadi incontro è anche l’occasione per assegnare il tributo ad Augusto. Cosa significa per voi questo riconoscimento?
“In passato è stato dato ad artisti di primo piano: Ligabue, Zucchero, Elisa, Guccini, Antonacci, Morandi e molti altri. Per noi è il modo per ricordare Augusto e per rimarcare la nostra amicizia verso persone che riteniamo abbiano dato tanto alla musica e al pensiero”.
Augusto è sempre vivo nei cuori e nelle menti di chi l’ha conosciuto. Per te cos’ha significato vivere trent’anni di carriera al suo fianco?
“Indimenticabili. E’ stato un pezzo di storia unico che ho condiviso con un uomo dalle qualità straordinarie. Mi piace che la mostra allestita allo spazio Gerra a Reggio, resti aperta fino al 19 febbraio per consentire a tutti coloro che verranno per il Nomadi incontro di visistarla. Verranno persone dalla Sicilia, dalla Sardegna, da ogni regione d’Italia e avranno la possibilità di scoprire o riscoprire Augusto attraverso i suoi appunti, i suoi schizzi, i suoi diari che sono esposti”.
L’emozione rimane anche dopo 60 anni di carriera?
“C’è sempre, soprattutto quando suono a Novellara”!
Allora apuntamento al 18 e 19 febbraio “Vi aspetto!”

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