Gentile Direttore, educati e insistenti. Ben vestiti e con solo lavoro la loro mano tesa. A decine ogni giorno ci inseguono sfruttando i nostri complessi di colpa. Sono i poveri insopportabili, quelli sotto casa. Ci incattiviscono. Non si può cambiare canale tv. Una durezza quotidiana gocciola e ci lascia indifferenti. Tutti siamo vittime di disumanità; noi e loro. Dei mendicanti neri si è detto di tutto. Che sono controllati dalla mafia nigeriana, che sono esseri sperduti dopo lo smantellamento dei centri di accoglienza, non chiedono lavoro, non fanno nulla oltre a chiedere l’elemosina. E’ il loro mestiere. Cani senza collare o con troppi collari, la società che li crea è non umana. Associazioni, chiese, volontari periodicamente dicono di censirli, in vista di occuparsene. In realtà i “lavoratori dell’elemosina” sono totalmente soli. Sferzati da ogni reazione. <<Il ministro è colpa loro. La sinistra o destra non sa governare. I sindacati si occupano solo di se stessi. Tutta colpa del Papa>>. Esistono istituzioni, Chiese, polizie, buone volontà sparse. Si uniscano, si incontrino per capire i <<poveri educati>>, partano da loro che sicuramente non mordono per mettere in piedi qualcosa. Subito, per farci tutti un poco più umani. E per capire le povertà cattive.
Cordialità
Paolo Pagliani