Caro direttore, la riforma della legge sulla legittima difesa è stata presentata evidenziando l’aumento dei reati violenti per furti e rapine nelle abitazioni e negli esercizi commerciali a danno dei cittadini. Si tratta di una colossale menzogna. Tutti i dati ufficiali – che i promotori della legge si guardano bene dal far conoscere – sono eloquenti. Innanzitutto gli omicidi sono in forte calo, i furti nelle abitazioni sono tornati ai livelli di trent’anni fa, prima cioè del fenomeno immigrazione e sono meno di dieci anni orsono. Ma soprattutto sono più che dimezzati gli omicidi per furti e rapine. Dov’è l’emergenza? Far percepire insicurezza è una strategia. La cronaca nera nei Tg nazionali occupa il doppio del tempo medio (8%) che in quelli europei (4,7). Come sottolineano i penalisti si passa dal diritto di legittima difesa al diritto di difesa con…armi sempre più diffuse. A questo punto sì che aumenteranno gli omicidi, magari in ambito familiare. Nessuna maggior sicurezza quindi. Anzi, l’esatto contrario. E i primi a “volere” il decreto sono stati i produttori di armi, per incentivare il mercato e per introdurre in Italia un “diritto alle armi” come negli Stati Uniti.
Un cordiale saluto
Paolo Pagliani