
Gentile direttore, pochi giorni fa ero tra quel fiume umano a MN al Festival della Letteratura per ascoltare lo scrittore Carofiglio in Piazza Castello. Nella presentazione del suo ultimo libro alcune frasi dell’ex togato hanno riscosso entusiastici consensi. La parola gentilezza ad esempio è un sostantivo importante che ci permette di percepire gli altri punti di vista. E’ un valore politico. Con questa si può cambiare il mondo partendo dall’accettazione dell’idea che nessuno di noi è detentore della verità. Purtroppo oggi si fa politica attraverso lo strumento dell’ego che porta a sopraffare qualcuno. Stuzzicato dal conduttore se gli ricordava qualcuno in particolare ha risposto :<<Nooo>> ridendo, poi lasciandosi andare, non ha nominato il nome di quel ministro che di recente ha cercato di impedire ad un gruppo di richiedenti asilo di scendere da un pattugliatore della guardia costiera italiana ignorando che le navi battenti bandiera italiana sono terreno italiano. In compenso è convinto di avere dalla sua parte 60 milioni di persone. Proseguendo nel suo intervento molto applaudito, lo scrittore confermava che oggi va di moda lo sdegno, figlio del rancore, una virtù civile mentre l’indignazione verso determinate situazioni, non è più praticata. Ci siamo assuefatti alle bugie dei politici, non ci indigniamo più, molti sono diventati dei sudditi. Condivido questa affermazione rammentando il principio dei panem et circences che non valeva solo per gli antichi romani: ancor oggi, basta che uno prometta un’elargizione o cancellazione di tasse e riesca a narcotizzare la massa con qualche sport popolare, che si ha facilmente la caduta di ogni indignazione morale. Il vantaggio personale, a scapito di quello generale, il corporativismo, la superficialità nei giudizi riescono agevolmente a far dimenticare il bene comune, il senso dello Stato, gli obblighi civici. E’ per questo che lo sdegno etico, autentico, come fremito della coscienza, è una virtù e non l’ira rabbiosa che è uno dei vizi capitali. Il grande Montanelli in una sua citazione sempre incisiva delineava che: <<Oggi manca la capacità di indignazione. Spesso si dice che l’opinione pubblica è indignata. E magari è anche vero: al mattino. Alla sera siamo tutti a guardare la partita>>.
Cordialità
Paolo Pagliani
Paolo Pagliani
Bravissimo. Meriti una ricompensa. Ciao
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Grazie