Gentile direttore, il nuovo programma del governo esclude gli immigrati residenti in Italia, in situazione regolare, dal reddito di cittadinanza e dalle agevolazioni fiscali previste per i soli italiani. Eppure, i <<non italiani>> continueranno a pagare le tasse. Non giova certo all’integrazione il fatto che un immigrato che lavora onestamente e paga le tasse, qualora chiudesse la fabbrica non abbia un sussidio mentre il suo collega italiano lo riceva. Tanto meno una madre algerina non accetterà mai che, a pari reddito, lei debba pagare l’asilo comunale per il figlio e la sua vicina italiana no. E così via per altre agevolazioni fiscali quando in Italia vivono oltre 5 milioni di immigrati, molti dei quali lavoratori e contribuenti che non hanno ancora ottenuto la cittadinanza a causa di mille cavilli burocratici ma che di fatto sono italiani nel cuore e nella cultura. A mio avviso, i cittadini che pagano le tasse hanno diritto alle stesse agevolazioni, qualsiasi sia la loro nazionalità. Non è elemosina: è un sacrosanto diritto. Negarlo non è un comportamento degno di una nazione che vorrebbe continuare a far parte del mondo civile.
Cordialità
Paolo Pagliani
Anche il diritto di volo sono ai cittadini italiano è una discriminazione?