
Gentile direttore, leggevo giorni addietro che non sarebbe saggio sottovalutare l’importanza dei mass media ma sostenere il quotidiano e il settimanale stampato. Non è meno importante che in passato. A mio avviso si tratta di integrarli e dare prova di rispetto per chi fa più fatica ad aggiornarsi. Chi scrive, chi parla alla radio locale, chi alimenta il sito internet del quotidiano, è “giornalista di prossimità”, che vive il territorio, che conosce la realtà che descrive, che è in relazione con le persone cui si riferisce. Questi media territoriali hanno il mandato di raccontare dal di dentro le periferie, esistenziali e fisiche lavorando in sinergia con i media nazionali. Non penso che internet e gli smartphone siano destinati a sostituire la stampa quotidiana e periodica, cioè giornali e riviste. Se i quotidiani (e i settimanali) vendono un minor numero di copie, non significa che sono strumenti di comunicazione ormai obsoleti ma questa invece si arricchisce, avvalendosi di strumenti complementari e più specializzati. Il sostegno alla stampa ritengo non possa venir meno, conviene piuttosto fare uno sforzo di aggiornamento e abituarsi ad utilizzare più di uno strumento. Sarebbe utile un atteggiamento sempre più responsabile e costruttivo anche da parte di noi comuni lettori o fruitori evitando tendenze di passività che sfociano nella rassegnazione.
Cordialità
Paolo Pagliani