Gentile direttore, leggevo un articolo sulla cultura contemporanea e ho trovato una citazione perfetta, a mio avviso, sulla indifferenza: <<Il peggior peccato verso i nostri simili non è odiarli, ma essere indifferenti >>. Certo anche l’odio è un grave peccato ma forse ha ragione l’autore nel ritenere ancor più inquietante e malvagia l’indifferenza. Eppure è a questo stile di vita e di comportamento a cui ci stiamo assuefacendo. Sappiamo certamente di più sulla miseria del mondo, abbiamo occasioni per confrontarci con gli altri, differenti da noi, ma il risultato non è quello né della premura né del rigetto, bensì quello dell’insensibilità. Si è sempre più distaccati, impassibili, apatici di fronte al mondo che bussa alle porte della nostra casa ben protetta e isolata. E’ il cosiddetto “menefreghismo”, vessillo del nostro tempo. E’ necessaria una sorta di elettroshock della coscienza, che dobbiamo più spesso scuotere e interpellare, svegliandola da un letargo che è fatto di noncuranza e grigiore.
Cordialità
Paolo Pagliani