
Gentile direttore, tutti ci lamentiamo di qualche cosa che non va in Italia, i treni sono sporchi e sempre in ritardo, i politici sono tutti corrotti, ci nascondono la verità, la sanità pubblica non funziona… Ma perché non iniziamo a vedere la parte positiva delle cose e non le condividiamo? I treni regionali non sono pulitissimi ma molto economici e spesso in orario. Cerchiamo di denunciare gli onorevoli corrotti, ma per coloro che non lo sono riconosciamolo. La Sanità pubblica fa ottime cose, (specie da noi), salva molte persone: diciamolo. Il volontariato è una struttura portante ed in una comunità occorre educarsi a fare memoria di ciò che è buono, di ciò su cui siamo fondati, di ciò in cui crediamo e speriamo. Senza questa tensione a un bene comune un Paese non va da nessuna parte. Si arena nelle sue carenze, nei suoi difetti, nei suoi pubblici e privati peccati. Si intristisce e si ferma. Bisogna coltivare il bene comune come un giardino prezioso. Esserne consapevoli, sottolineare tutto ciò che è buono, tutto ciò che funziona. Bisognerebbe ricominciare da un quotidiano esercizio di gratitudine: grazie a coloro perché i treni vanno, l’autobus è puntuale, la scuola dei bambini è pulita. Proviamo a pensarci: ogni mattina trovare una ragione per dire grazie, nelle nostre città. La gratitudine fa bene all’ anima, tanto quanto l’indignazione amareggia.
Cordialità
Paolo Pagliani