NON ALIMENTIAMO LA MACCHINA DELL’ ODIO

odio_by_proyectocabra-d68nmfuGentile direttore, sono tempi davvero bui, quelli in cui un libero cittadino viene “arrestato” o preso a sassate da un gruppo di sconosciuti mentre cammina per la strada.
Se poi la persona in questione è un ex deputato ora consigliere a To (O. Napoli) e una onorevole della Repubblica (D. Santanchè), i brividi lungo la schiena di qualsiasi italiano di buon senso dovrebbero aumentare. Perché vuol dire che la macchina dell’odio alimentata con palate di populismo, demagogia, ignoranza e paura sta macinando strada e incontra sempre meno ostacoli. E non si parli di goliardia o di provocazione, per favore. E’ stato necessario l’intervento della Forza pubblica in soccorso dei malcapitati.
Ma dove si vuole arrivare con i forconi, “vaffa” e “li scoveremo casa per casa”? Questa è una china terribile potenzialmente senza ritorno. Lo insegna la storia: subito dopo ci sono i manganelli e l’olio di ricino. Poi il mitra. Ci pensi bene chi non lascia mai senza carburante la macchina dell’odio, perché un giorno potrebbe finire anche lui sotto le ruote.
Paolo Pagliani
Portico_alien
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