RITORNO ALLA GIOIA DI VIVERE.

linstallazione-in-salice-di-marco-casagrandeSono Bruna un’alcolista che si è avvicinata all’alcol dopo la fine del  matrimonio avvenuta dopo trent’anni di convivenza in un momento in cui l’età di entrambi, mai avrei pensato accadesse. Anch’io come altri pensavo di poter smettere in qualsiasi momento ed intanto la qualità della mia vita peggiorava di giorno in giorno. Bevevo in casa da sola crogiolandomi nell’ebbrezza dell’alcol convinta di trovare una consolazione seppur effimera. Ovviamente offuscata dai fumi del bere, non ascoltavo nessun consiglio di ogni genere anzi, mi indisponeva sempre più se qualcuno delle persone più care cercava di “farmi la predica”. E così con rimorso ricordo le discussioni accese con mia madre, che data la sua veneranda età invece di trascorrere serenamente la vecchiaia, ha sofferto molto per questa unica figlia, dipendente sempre più dall’alcol.
Non avendo figli per fortuna ho risparmiato loro questa sofferenza. Pure io come altri, mi sono isolata piano piano dalle mie conoscenze e dagli affetti più amati rifiutando la vita sociale perché così potevo bere di nascosto nella solitudine di casa. Che dire? Per fortuna non so come ho avuto la forza di contattare un gruppo di A.A. che mi ha accolto con affetto, coccolata, assistita quasi ogni giorno. Con A.A. sto imparando mediante il Programma di recupero, che il bisogno di bere è solo un sintomo, ovvero una reazione esagerata delle mie emozioni caratteriali con conseguenti ansie, paure, enfatizzazione dei problemi quotidiani, nonché autocommiserazione di me stessa dando, senza alcun dubbio, sempre colpa a qualcuno o a qualcosa del mio malessere.
Certo non sarà facile ma con il tempo, il coraggio, la buona volontà e l’aiuto reciproco voglio farcela anche perché credo che il Programma sia oltremodo un insegnamento di vita per tutti. Devo aggiungere che dopo pochi mesi di sobrietà sono più serena, sto imparando a vivere i problemi quotidiani, giorno per giorno, a prendermi cura amorevolmente della mamma senza più vittimismi e ad accettare le cose che non posso cambiare, perché solo così riuscirò a star bene con me stessa. Ringrazierò sempre A.A. per l’ accoglienza e la possibilità di recupero offertami.
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