Sala del Consiglio gremita per salutare e ringraziare Felice Barberisi, per ventidue anni al comando della stazione dei Carabinieri di Novellara, in congedo da qualche settimana. Presenti, in prima fila, il Comandante del Carabinieri di Reggio Emilia Colonnello Antonino Buda, il Maggiore dei Carabinieri di Guastalla Luigi Regni, il Luogotenente della Guardia di Finanza di Guastalla Renato Penna, l’attuale comandante dei Carabinieri di Novellara Maresciallo Jonata Gobbini, il Comandante della Polizia Municipale Bassa Reggiana Carlo Romandini e l’ex Comandante Stefano Poma. Per l’occasione erano presenti anche gli ex sindaci novellaresi che hanno condiviso una parte di carriera con Barberisi: Fabrizio Camellini, Sergio Calzari e Raul Daoli.
Camellini ha sottolineato l’importante figura professionale di Barberisi, capace con la sua umanità e capacità d’ascolto di far rispettare la legge con grande attenzione per la comunità.
Calzari ha ricordato come abbia saputo interpretare in modo nuovo la figura del Carabiniere, prima uomo e poi militare, comprendendo anzitempo che questo gli sarebbe servito per gestire l’evoluzione socio-economica di Novellara; concetto ripreso anche da Daoli nel ricordare la sua capacità di tradurre il suo ruolo in una comunità in forte trasformazione, soggetta a disagi e problemi nuovi con grande spirito di collaborazione.
Barberisi, che da poco si è trasferito a Campagnola Emilia, ha ricevuto in questa occasione il riconoscimento di cittadino onorario di Novellara, come approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta di giovedì scorso per le seguenti motivazioni riferite dal Sindaco Carletti: “Il dottor Barberisi, Cavaliere al Merito della Repubblica, Luogotenente dell’arma, lascia la divisa, il ruolo, il compito di servitore dello Stato, svolto sempre con umanità, professionalità e zelo.
Barberisi era ed è stato un militare, un militare che ha interpretato il ruolo in termini di vicinanza alla gente. La caserma di Novellara, l’ultima dove per 22 anni ha svolto il suo servizio, ha visto il maresciallo sempre disponibile, capace di ascoltare, consigliare, far decantare le astiosità, trovare l’accordo, la ricomposizione dei vari conflitti che nascevano nella popolazione, nelle famiglie, nei condomini, nei luoghi di ritrovo.
Barberisi ci ha offerto un’interpretazione del ruolo in chiave moderna, ove la repressione quand’è necessaria non è mai gratuita e non erogata senza specifiche e certificate ragioni. Essere, a volte, un passo oltre la legge, nel senso di saperla interpretare correttamente, è stata una sua dote conosciuta e riconosciuta. In ciò ha contribuito ad un’immagine nuova e reale del servizio che l’Arma svolge; un servizio che dà fiducia alla gente, in quanto capace di accompagnare le varie vicende umane e sociali alle quali i carabinieri sono chiamati ad affrontare.
Ha saputo allacciare validi e importanti rapporti con le Amministrazioni Comunali, che in Lui hanno visto un collaboratore prezioso nel difficile compito di governo del territorio. Inoltre un altro aspetto di rilievo risiede nell’aver operato per l’integrazione sociale, l’accoglienza , la multiculturalità. Se Novellara è una città aperta, dialogante, multietnica lo deve anche a Lui, alla capacità di tenere i rapporti con il suo Comando Provinciale, con la Prefettura e con la Questura”.
Durante la mattinata anche la comunità sikh ha voluto ringraziare Barberisi per il servizio svolto per tutta la comunità ed è stato ricordato il certificato di Merito che gli è stato recentemente conferito a Bruxelles per il suo impegno nella sicurezza sociale.