
Risultato: nel lungo periodo si tende a preferire la socialità tipica dei social network all’impegno che ci vuole nel mantenere relazioni nelle nostre comunità. Il rischio è che la tecnologia invece di integrare spazi e tempi di relazione li sostituica del tutto.
Che fare? E’ fondamentale il recupero della conversazione e dell’interazione diretta cercando di resistere alle tentazioni del mondo tecno; a proposito a Milano è sorto un ristorante in cui il Wi Fi non è collegato, proprio per indurre i clienti al dialogo (mi sembra una buona idea). E’ nella conversazione che si impara a relazionarsi con l’altro: attraverso il proprio corpo provando empatia sperimentando emozioni e accettando anche la propria vulnerabilità.
Cordialità
Paolo Pagliani
Paolo Pagliani
