Gentile direttore, consumare con rispetto significa trattare bene gli oggetti affinché possano durare a lungo. La società dei consumi ci ha abituati a buttare via le cose quando sono ancora utilizzabili solo perché non sono più di moda o perché non più all’avanguardia tecnologica. Quando un oggetto non è più riparabile diventa inesorabilmente un rifiuto ma con adeguati accorgimenti può tornare a vivere in altri prodotti: il segreto si chiama riciclaggio. Nel caso del vetro pur non essendo un materiale inquinante, una bottiglia di vetro impiega 4.000 anni per essere smaltita nell’ambiente mentre per realizzarla (350 gr.) con materiale riciclato, occorrono solo 350 grammi di rottame di vetro rifuso; per realizzarla ex novo occorrono 420 gr. di materiale estrattivo. Per la produzione di una tonnellata di carta dalla cellulosa vengono utilizzati 15 alberi, 440 mila litri di acqua e un’energia di 7600 kW. Se si ricicla invece la carta non occorre abbattere foreste, la quantità d’acqua si riduce a 1800 lt., l’energia necessaria si riduce di due terzi e con emissioni di anidride carbonica dimezzate. Produciamo sempre più rifiuti e il problema principale è come smaltirli; riciclarli è una buona pratica quotidiana di ogni cittadino per aiutare il mondo, risparmiando grandi quantità di risorse naturali non rinnovabili e di salvare risorse come gli alberi.
Cordialità
Paolo Pagliani