Gentile direttore, insieme ad alcuni amici si stava discutendo su cosa lasciamo ai nostri ragazzi. Guardando la situazione economica e la crisi che ci attanaglia, non facciamo altro che accumulare macerie su macerie scaricando i costi sociali sulle nuove generazioni, che non vedono di meglio per il loro futuro che andarlo a cercare altrove, in altre nazioni. Ma si constatava che la situazione è ancor più grave, davvero drammatica, se badiamo al degrado etico, a ogni livello, di questa nostra società che sembra non aver altro obiettivo che la ricerca sfrenata di soldi, a ogni costo e con qualsiasi mezzo. Schiavi del “dio denaro” cui sacrificare tutto, senza pietà per nessuno. La cronaca di tutti i giorni è davvero impietosa. Basta aprire un giornale o accendere la TV: la corruzione è agli onori della cronaca. Fa ribrezzo inoltre sapere che si possa speculare e arricchirsi sulla pelle e sul dolore di tanti “poveri cristi” (rom e immigrati…), sia per consensi elettorali sia per vile guadagno. O che il cinismo umano sia arrivato al punto orribile e demenziale che ci si auguri prossime scosse di terremoto o montagne di monnezza. Concludevamo che sarebbe necessario, per salvare il Paese, dare una bella ripulita “in alto” ed impegnarci come cittadini ad educare lealmente e onestamente i nostri figli con un comportamento morale lecito e giusto. E far loro capire che la nostra gioia è solo nel lavoro e nel sentirsi utili per gli altri.
Cordialità
Paolo Pagliani