Project: piccole ditte creano

Una azienda di Novellara al lavoro nel mondo e dal mondo. Interessante colloquio con Roberto Ghiacci contitolare della ditta. Disegni strutturali, progetti meccanici, indi progetti con una significativa componente di design sono le attività che Project sviluppa e perfeziona nel tempo.

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Mi capita, nelle occasioni in cui mi ritrovo a parlare di lavori moderni, di non riuscire sempre a coglierne tutta  la complessità. Le mie delimitate capacità informatiche, la formazione culturale agro-naturalistica e… anche l’età,  mi confortano nel farmene una ragione. La curiosità mi porta tuttavia a contatto con queste realtà sempre più presenti nelle relazioni quotidiane. Così, parlando saltuariamente con Roberto Ghiacci, di cui fino a poco tempo fa conoscevo solo il nome, sono rimasto a più riprese suggestionato dalle attività a cui si dedicava in quei momenti. Una volta era la progettazione di un volante per automobile di una nota ditta francese, un’altra la progettazione dei cofani di una casa automobilistica svedese…..lavoro di design ne avevo concluso. Poi, a ingarbugliarmi le idee un’altra volta, mi spiega che in quel momento il lavoro consisteva nella progettazione degli impianti elettrici di auto di prestigio, progettazione intesa come studio dei percorsi dei fili, delle connessioni, della localizzazione delle schede elettriche e quant’altro. Dopo aver appreso che nei suoi campi di attività rientravano anche macchine da caffè, motori della Piaggio, sale operative mobili della RAI, in parte create a Novellara da una piccola ditta, forse sconosciuta ai più, è nata forte la spinta a conoscerla di più e a farla conoscere. La Project, di cui Roberto è titolare insieme a due soci, Alessandro Caltabellotta e Pietro Davolio, nasce nel 1990 e conta attualmente  13 addetti, tutti neo-diplomati/laureati o ex disoccupati. Si può dire che la sua fondazione è  prolungamento ed evoluzione del lavoro che Roberto ha svolto in precedenza in industrie locali, ultima la Slanzi motori, come progettista. Disegni strutturali, progetti meccanici, indi progetti con una significativa componente di design sono le attività che Project sviluppa e perfeziona nel tempo. Passando in rassegna elaborati relativi ai lavori realizzati in oltre venti anni di vita si delinea un campo di attività variegato, l’aspetto meccanico vi gioca certamente un ruolo preponderante, ma sempre con sfumature ed espansioni su profili di razionalizzazione , economicità, funzionalità. Interessante anche il modo in cui l’ esigenza di un cliente prende corpo, con una intensa interazione con le realtà in atto, siano esse esperienze aziendali consolidate, macchine da perfezionare, prodotti da rendere più efficienti e funzionali. Non a caso una parte del lavoro si svolge con un distacco di tecnici presso le ditte clienti, per coglierne pienamente le esigenze a partire dallo stato di fatto in essere. I tecnici di Project  collaborano indirettamente in questa forma con la Ferrari e con altre case automobilistiche Europee, lavorano da 10 anni con Lamborghini (Audi). Con una società di Torino si erano create le condizione per una collaborazione con Chrysler, ma si è dovuto rinunciare per limiti operativi legati alla carente disponibilità di (e del) personale. Una parte delle attività si possono svolgere con modalità del telelavoro, in “conference call”, “video conferenze” ecc ma, seppur più ridotta, permane l’esigenza della presenza fisica sul luogo del lavoro. Ma come si procura il lavoro Project? Il sito informatico, la rete WEB, sono importanti per farsi conoscere, ma ancora  vale l’essere conosciuti come ditta affidabile e responsabile che onora gli impegni di lavoro con alta qualificazione e puntualità. Cosa non facile di questi tempi: tutto deve essere prodotto immediatamente e la definizione del progetto predomina sulla realizzazione. Il cosiddetto passaparola, sostenuto da consolidati comportamenti virtuosi, gioca quindi un peso importante.
Così Project è impegnata nella progettazione di conchiglie per fondere basamenti e teste per motori di auto e moto, macchine agricole, apparecchiature medicali, macchine per cantieri, sollevatori telescopici, carrelli elevatori e prodotti che poi si possono vedere in vendita o transitare per strada.
Il dialogo si sposta dai temi più strettamente produttivi a quelli del contesto in cui le aziende operano: la formazione scolastica, la formazione professionale, gli stages degli studenti presso l’azienda . Le idee nate dalle esperienze concrete, se non adottate tal quali, meriterebbero di essere prese in considerazione, verificate e interpretate nelle sedi in cui si definiscono gli assetti e l’organizzazione dei servizi alle imprese. In una realtà in cui l’informatizzazione, soprattutto del disegno, è assoluta, mi colpisce che lamenti che i diplomati non siano in grado di schizzare a mano un’ idea, una figura da perfezionare successivamente al computer. Qualche considerazione si spinge sulle più recenti strutture, in primis Tecnopolo, ma anche Università e centri collegati, nate per fornire supporti alle imprese. La globalizzazione e la concorrenza sempre più accentuate spingono a un continuo aggiornamento che potrebbe essere così agevolato anche nelle piccole scale aziendali fortemente specializzate. Ultima annotazione, Project ha rapporti prevalenti a livello Europeo, a scala mondiale ha rapporti episodici,  ad esempio con l’India, ma nessuno con l’area Cina. L’augurio è che nonostante il già vasto spazio in cui si muove, possa esplorare i notevoli orizzonti aperti oltre la siepe (Dopo “Il giovane meraviglioso” è il momento di Leopardi….) .

Michele Crotti

Novellara (RE) Galleria Z.Fumagalli, 6 tel. 0522 653675

Novellara (RE) Galleria Z.Fumagalli, 6 tel. 0522 653675

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