Non alziamo la bandiera bianca

Natale 2005-2 006

Natale 2005-2 008Don Tonino Manzotti lo scorso 20 marzo ci ha lasciati, e lo scoramento inziale c’aveva indotti a ritenere chiuso il rapporto che i novellaresi avevano con Lui mantenuto per oltre 50 anni.
Ma le riflessioni seguite, le considerazioni scaturite, i ricordi delle sue parole ci hanno fatto capire che sbagliavamo ad alzare bandiera bianca, a fermarci, quasi ad arrenderci. Il messaggio che Lui ci ha trasmesso racconta la pratica della solidarietà, dell’altruismo, dell’aiuto verso chi cerca d’uscire dalla povertà, dall’indigenza, dalle ingiustizie; narra l’importanza di sostenere chi anela al riscatto, alla dignità personale, all’essere protagonista del proprio futuro, vale a dire i motivi essenziali che hanno tenuti legati i novellaresi a questo missionario straordinario, sacerdote dedicato interamente al Suo Dio, e non di meno agli uomini che gli erano affidati.
Gli stessi motivi che una quindicina d’anni a questa parte, su iniziativa di Antonella Davolio, Giampaolo Gozzi e altri (don Candido non certo fra gli ultimi) ci avevano indotti ad organizzare il pranzo annuale; motivi tuttora attuali, validi, da perseguire.
Capacitandoci del fatto che era doveroso andare avanti, assieme alle altre realtà sparse nei vari comuni della bassa reggiana, si è deciso di dar vita ad un unico gruppo “Amici di Don Tonino”, avente le finalità di continuare a sostenere le opere per le quali il nostro missionario ha dedicato un’intera vita, e di valorizzare la figura di quest’uomo straordinario nella solidarietà, nella fede, nella relazioni interpersonali, nel di dialogo, nel confronto.
Domenica 12 ottobre scorso, sotto la sapiente regia e arte culinaria dello chef Mirò (il francesismo, in questo caso,  dà un tono ad un attore poliedrico dell’arte culinaria), abbiamo così organizzato l’annuale pranzo, avente gli stessi scopi degli anni precedenti, ovvero raccogliere fondi per le “missioni di don Tonino”.
Da notare che in tantissimi (e non è un modo di dire) c’hanno spronati a continuare e a fare il pranzo. Tante offerte sono arrivate da chi non ha potuto essere fisicamente presente. A Novellara il vento della solidarietà accompagna sempre chi lavora a tenere vivo il nostro essere ”comunità solidale”
Il pranzo è andato molto bene, verrebbe voglia di dire che è andato alla “grande”. E’ stata una giornata magica. Per le emozioni che s’avvertivano. Per il filmato, targato Franco Vivi, che ha narrato le vita di don Tonino. Per la presenza della famiglia  di don Tonino, ed in particolare di Luigi, il fratello minore.
Per la presenza della autorità : vice sindaco, assessore, parroco, preti dell’unità pastorale.  Ma anche e soprattutto per la splendida partecipazione dei novellaresi, dei brescellesi, degli amici di don Tonino.
Il menù tirolesi ha colto nel segno. Che bella mangiata ho sentito dire in pratica da tutti!
Il risultato economico è stato da record. Sì da record!! Sono stati raccolti, con le offerte, quasi 3.800 € ,depositati interamente nelle casse del gruppo, in attesa di essere finalizzati al progetto che stiamo discutendo con i confratelli di don Tonino, che là in Congo stanno portando avanti le sue opere.
Una di queste opere ci piace citarla riguarda l’ampliamento delle scuole primarie della ex parrocchia di don Tonino. Altre sette aule sarebbero necessarie per dare l’istruzione alle ragazze e ai ragazzi di quel sobborgo di Bukawu. Crediamo, per quello che abbiamo già in cassa, per l’aiuto degli Alpini della sez. Valgrande (grazie all’interessamento di Davide Silvestri e Aimone Montanari), dai Soci del Rotary di Guastalla-Brescello,  per l’introito del pranzo, di poter contribuire a finanziare questo importante progetto educativo e sociale. Inoltre questa nuova parte delle scuole verrebbe intitolata a Don Tonino Manzotti. Un progetto pensiamo che sia da sposare e da attuare con l’energia e la volontà che don Tonino ci ha testimoniate.
Nel tornare al pranzo, esprimiamo un ringraziamento speciale a Miro, allo staff del Circolo Ricreativo Novellarese, Silvana Selogna in testa, agli amici brescellesi, alla CILA, ALLE CANTINE LOMBARDINI, AL CONAD A “NON SOLO CAPPELLETTI”, AL DIANA e a tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno partecipato al pranzo e ci hanno fatto capire, con il loro entusiasmo e le loro parole, che il messaggio solidale va portato avanti, con coraggio, passione, dedizione. Al prossimo anno, dunque.

Sergio Calzari

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