
Caro direttore, non Le sarà sfuggita la notizia di cronaca che ha visto protagonisti un ventenne e un anziano (81 anni), dovuta al fatto che quest’ultimo ha “occupato” un gradino della piazza del paese nel salernitano, suscitando la rabbia del giovane che non ha trovato di meglio che inveire e lanciare un sasso (sampietrino) sul volto del malcapitato. Tutto questo sotto gli occhi della moglie alla finestra, che visto il marito sanguinante, è corsa sul luogo trovando la morte per un infarto fulminante. Il ferito è stato poi soccorso e portato all’ospedale dove però le condizioni si sono aggravate provocando il decesso. Tutto questo è accaduto in un normale pomeriggio d’estate per ragioni che con la normalità, credo, non abbiano niente in comune. Il ragazzo è ora accusato di omicidio preterintenzionale e rischia seriamente di passare la giovinezza (15-20 anni) dietro le sbarre. Forte è la tentazione di considerare il mondo in preda alla follia o a un’ubriacatura incontrollabile, soprattutto quando si notano gesti insensati, le scelte sconsiderate, le razioni isteriche che affliggono non solo la vita dei singoli ma anche la storia dei popoli. Shakespeare non esitava a dichiarare che <<la pazzia se ne va a passeggio per il mondo come il sole e non v’è luogo ove non risplenda>>. A Olivano sul Tusciano (SA) si è manifestata purtroppo benissimo.