Gentile direttore, la dipendenza da cellulare fa parte di una nuova categoria: quella della dipendenza senza sostanza.
L’uso del telefonino sta diventando sempre più eccessivo; è ormai il il mezzo privilegiato per comunicare e avere contatti con il prossimo e dimostra anche una incapacità a mantenere momenti di assenza di comunicazione.
Si registrano sempre più frequenti i casi di ansia se il telefonino è scarico o non ha segnale.
Quindi un disturbo che viene vissuto <<fisicamente>>, sulla propria pelle.
Il telefonino impone una distanza fisica dall’altro, non c’è l’incontro faccia a faccia facendo mancare tutta una serie di importanti stimoli: visivi, olfattivi, tattili.
Ormai con l’sms si litiga, si corteggia, lo si usa per tutto creando un isolamento, in cui vengono a mancare gli scambi relazionali. E in questa difficoltà non si cura la fantasia, non c’è crescita, perché ci si ritira dal mondo.
Anche i genitori, grazie al telefonino che regalano sempre più spesso ai figli, hanno questi sotto controllo, per sapere dove sono, cosa fanno.
Esso ha ormai invaso la nostra vita: si mangia, si lavora, si guida, non concentrandoci così su ciò che si fa nella telefonata, che ahinoi rimane una comunicazione incompleta.
Cordialità
Paolo Pagliani