Siamo stati scelti per essere in un equilibrio strano: un equilibrio che non può stabilirsi nè tenersi se non in movimento, se non in uno slancio. Un po’ come la bicicletta che non sta su senza girare, una bicicletta che resta abbandonata contro un muro finché qualcuno la inforca per farla correre veloce sulla strada.
Madeleine Delbrel (1904 – 1964)
Sì è vero, la bicicletta incarna un paradosso, se è ferma, cade a terra, se è in moto, è in perfetto equilibrio e funzionalità, <<chi si ferma è perduto>> diceva uno degli slogan del passato regime; al di là della retorica, dichiarava una verità spesso disattesa. Seduti ai bordi della vita, si lascia che il fiume degli venti e delle cose passi e così si dissolve la missione che ognuno di noi deve espletare. Ed è drammatico quando questa inerzia è adottata come stile di vita dai giovani, simili a biciclette appoggiate al muretto dove essi passano ore vuote: Scriveva l’antico Seneca: <<Affrettati a vivere bene perchè ogni giorno è in se stesso una vita>>.
Buona giornata
Paolo Pagliani